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"Chiusa la scuola di Fabbriche di Vallico, tutta colpa di Giannini"
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Andrea Campani va in pensione: "Un saluto alla scuola al... rovescio"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera di Andrea Campani che dal 31 agosto è andato in pensione dopo aver trascorso gli ultimi sette anni della sua carriera come assistente amministrativo addetto alla didattica presso il Comprensivo di Borgo a Mozzano
I giochi in Toscana, fra tradizione e modernità
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Convegno su San Pellegrino in Alpe: digitalizzazione e accessibilità dei documenti storici
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Navigare nel mercato del lavoro nella Valle del Serchio: opportunità e crescita professionale
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Casinò italiano o casinò straniero? Quando si tratta di online, il bivio si pone dinanzi a tutti coloro i quali…
Scoperte archeologiche nella Valle del Serchio. Gli Etruschi lungo il fiume
Le scelte insediative vincenti degli Etruschi Nella selezione dei territori da occupare, gli Etruschi sono stati in assoluto i…
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Chi si ricorda di Ted, l'Orsacchiotto Irriverente?
Ted, l’orsacchiotto irriverente, è diventato una figura iconica del cinema moderna, grazie al suo omonimo film uscito nel 2012. Creato da Seth MacFarlane, Ted ha conquistato il pubblico con il suo modo di fare sfacciato e le sue avventure
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera di Andrea Campani che dal 31 agosto è andato in pensione dopo aver trascorso gli ultimi sette anni della sua carriera come assistente amministrativo addetto alla didattica presso il Comprensivo di Borgo a Mozzano:
"Da sabato scorso non sono più un dipendente pubblico del MIM.
Il doveroso momento dei saluti è arrivato. Doveroso perché in questi ultimi sette anni non solo ho certato di dare il meglio di me stesso, mettendo un po’ di umanità, di empatia, di cuore…. nel mio lavoro, ma soprattutto per i rapporti che ho avuto con i docenti e specialmente con i genitori degli alunni.
Un rapporto aperto, improntato sul dialogo e sulla collaborazione che, credetemi, ha accresciuto le mie esperienze professionali, personali ed umane!
Se i docenti mi hanno supportato, e sopportato, i genitori piano piano mi hanno spesso dimostrato una fiducia immensa, talvolta definendomi un preciso punto di riferimento per tutti loro.
Non tutto è stato perfetto, “falla chi fa!”, Al piacere per i ringraziamenti ricevuti vanno accostate anche le critiche, per lo più costruttive, per ciò che poteva esser fatto meglio.
Ma il meglio non sempre dipende da un semplice assistente amministrativo!
Lascio una scuola abbastanza in salute, con un corpo docente consolidato ed ancora attento ai bisogni dei singoli alunni, dove la centralità della didattica è basata, nei limiti del possibile, sulle singole necessità dei ragazzi. Il Comprensivo del Borgo resta ancora un po’ un’isola felice!
Un sistema scuola, comunque, che non è più quello di qualche anno fa perché la scuola di oggi è un sistema ormai dove si assiste sempre di più ad una “dematerializzazione” dei rapporti umani (vedi registro elettronico, colloqui da prenotare ed effettuare da remoto, rapporti con la segreteria da tenere tramite posta elettronica…), dove prima viene il progetto dall’alto (PON ecc. ecc.) proposto/imposto dal Ministero e non una progettualità territoriale dal basso in base alle esigenze del territorio… dove la didattica dovrebbe essere nulla di più di una semplice acquisizione di procedure informatiche e non lo sviluppo di un autonomo pensiero critico, un sistema dove conta di più la realizzazione del/i progetto/i e non dell’individuo, che poi sarebbe il fine supremo di un sistema educativo! Un sistema sempre più carico di cavillose procedure burocratiche (spesso inutili e/o ripetitive) a tutti i livelli, anche didattici, e soprattutto a carico degli sconosciuti uffici di segreteria, dove la mole di lavoro negli ultimi anni è a dir poco quintuplicata! Motivo principale per cui ho anticipato di un anno il mio collocamento a riposo!
Le cause ormai si perdono nel tempo, dai Decreti Delegati, alla Riforma Gelmini, alla Buona Scuola di Renzi, carenza di organico…
I nostri ragazzi ormai arrivano in molti casi alle medie sapendo scrivere spesso solo in stampatello, avendo letto si e no un paio di romanzi; ad una mia osservazione su ciò, una giovane docente mi ha risposto “ma tanto oggi esistono le tastiere… leggere leggono sui social, l’importante che sappiano usare bene il computer, poi se non sanno scrivere a mano la prima letterina d’amore, poco importa, esistono messaggini, le “emotion” da inserire nei testi…piattaforme e social vari…”
Non voglio tediarvi ulteriormente, rinnovo i miei saluti e ringraziamenti per questa esperienza con un augurio per un sereno e proficuo cammino scolastico a tutti voi, nessuno escluso: alunni, genitori, docenti, colleghi e dirigenti.
Forse un po’ mi mancherete ed egoisticamente, almeno per un po’, spero vi mancherò anch’io!
Con affetto"
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La Toscana è una delle regioni italiane più apprezzate a livello internazionale; non è un caso che in ogni periodo dell’anno, anche nei mesi più freddi, venga presa d’assalto da turisti provenienti dalle altre regioni d’Italia, ma anche da visitatori che arrivano da ogni parte del mondo.
Del resto, le varie città, i paesi e i borghi che ne fanno parte sono ricchi di testimonianze storiche e artistiche di grandissimo rilievo. Anche dal punto di vista naturalistico, il territorio toscano è particolarmente ricco e interessante.
Come in ogni territorio che ha alle spalle antiche origini, anche quello toscano ha una notevole storia per quanto riguarda i giochi, da quelli più moderni fino ad arrivare a quelli più legati alle tradizioni.
1.I giochi moderni in terra toscana
Per quanto riguarda i giochi più moderni, è molto apprezzato il Lotto che, pur avendo antiche origini, oggi viene giocato anche online. Del resto sono stati molti i cambiamenti che hanno riguardato questo gioco, come per esempio l’aggiunta di opzioni come il Simbolotto, opzione gratuita che può essere scelta selezionando la ruota del mese identificata dalla lettera S. A ogni mese è associata una determinata ruota e per quanto riguarda quello attuale, il Simbolotto nel mese di agosto è associato alla Ruota Nazionale.
Altri giochi moderni molto apprezzati sono il MillionDAY, il 10eLotto e i Gratta e Vinci. Ovviamente per praticare questi giochi, che prevedono vincite in denaro, è necessario essere maggiorenni.
Ci sono poi tantissimi giochi moderni e tecnologici destinati ai bambini e ai ragazzi più grandi, giochi che hanno man mano soppiantato quelli di qualche decennio fa: oggi è decisamente più comune l’utilizzo della PlayStation piuttosto che dei “soldatini” di plastica o dei “biliardini”…
2.I giochi più tradizionali in Toscana
I giochi moderni sono in continua evoluzione e continuamente escono fuori nuove proposte digitali che magari ricalcano in parte giochi di più antica origine.
In Toscana comunque sono ancora molto amati i giochi tradizionali, magari proposti nelle sagre paesane, come era una volta usuale fare in molte località.
Un posto d’eccellenza va sicuramente ai giochi di carte, quelli giocabili con le carte toscane; il mazzo di queste è composto da quaranta carte suddivise in quattro semi: cuori, fiori, picche e mattoni (così in Toscana si indicano i “quadri”). Giochi tradizionali praticati con le carte toscane sono briscola, scopa, ventuno (tressette), rubamazzo ecc. Epici scontri tra vecchi giocatori si svolgono nei bar e nei circoli, fra grida e risate e non mancano poi tornei organizzati nel corso delle tante sagre del periodo estivo.
Oltre ai giochi di carte, nella tradizione popolare si trovano anche giochi più fisici come per esempio palla toscana, ghinè (una specie di baseball), campana, nascondino (talvolta indicato con il termine “rimpiattino”), palla prigioniera, bandiera (nota anche come “gioco del fazzoletto”), guardie e ladri, strega impalata ecc.
3.I giochi tradizionali in Maremma
Oltre ai giochi summenzionati, in Maremma erano diffusi anche altri giochi come per esempio il “gioco delle piastre”, il “gioco del battimuro”, la “guerra francese” (altresì nota come “chiapparella”), la “nizzola”, la “morra”, la “ruzzola” e tantissimi altri ancora. Insomma, un vero e proprio repertorio che ogni tanto è opportuno ricordare perché rappresenta un interessante spaccato di un’epoca.