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Una conferenza sul 'catarsismo' negli ultimi giorni della mostra
Dopo gli studi all'Istituto d'arte di Lucca, a soli 15 anni Catarsini compì un viaggio a Parigi dove conobbe Amedeo Modigliani; poi nell'agosto del 1918 incontrò Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista, e un anno più tardi strinse amicizia con Lorenzo Viani che sarebbe durata per tutta la vita
Alfredo Catarsini, riprende la rassegna "Anteprime alla Fondazione"
Iniziate a fine gennaio del 2024, e proseguite fino a maggio inoltrato attraverso ben otto appuntamenti, venerdì 17 gennaio alle ore 18 alla sede della Fondazione Alfredo Catarsini 1899 riprende la rassegna "Anteprime alla Fondazione", sempre con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
Pescaglia e zona distretto: svolta nella gestione dei servizi socio-sanitari
La conferenza zonale dei sindaci adotta il criterio della quota capitaria. Si tratta di una svolta nella gestione dei servizi socio-sanitari della Piana di Lucca
Approvato il bilancio di previsione 2025. Remaschi: "Coreglia investe nel futuro"
Coreglia Antelminelli affronta il 2025 con un bilancio da oltre 5 milioni di spesa corrente, 2,7 milioni di euro di investimenti e un piano triennale delle opere pubbliche da 7 milioni
Coreglia, firmato l'accordo sindacale a sostegno delle fasce più vulnerabili
Con l'approvazione del bilancio di previsione 2025 è stato rinnovato anche l'accordo sindacale tra l'amministrazione comunale di Coreglia Antelminelli e i sindacati confederali CGIL-CISL-UIL e dei pensionati SPI-FNP-UILP
Italo e Luigi, compagni di banco in viaggio: in un libro l'amicizia tra due medici
Martedì 14 gennaio, alle 16, il professor Pietro Paolo Angelini presenterà, alla presenza dei due autori, il libro "Compagni di banco in viaggio" di Italo Giovanni Burrelli e Luigi Bonaldi nella sala consiliare del palazzo comunale a Coreglia Antelminelli
Teatro Bambi, folgorante inizio di stagione: sold-out alla prima
Parte con il botto la stagione 2024/2025 del Teatro Bambi di Coreglia Antelminelli. Il primo appuntamento in cartellone, lo "Spettacolo di Dario Ballantini", previsto per domenica 12 gennaio, ha già registrato il tutto esaurito
Alfredo Catarsini: dopo 36 anni ricompare un’opera di cui si erano perse le tracce
Tra il 1943 e il 1945 anche Alfredo Catarsini fu sfollato da Viareggio a San Martino in Freddana, località frazione di Pescaglia
Coreglia e il maestro Gianfalco Masini: un sodalizio artistico vincente
Volge al termine la rassegna d’arte “Presepiale”, inaugurata il 9 dicembre nelle sale del Palazzo Il Forte a Coreglia Antelminelli, a cura del maestro Gianfalco Masini
La befana viene giù dal campanile: un successo da tutto esaurito a Coreglia
Un successo da tutto-esaurito quello che ieri sera si è visto a Coreglia Antelminelli per la festa dell'epifania, quando la befana è scesa nella piazza del comune direttamente dal campanile, distribuendo doni e dolci a tutti i presenti
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Continua a ottenere un grande successo di pubblico l'esposizione temporanea Il Novecento di Catarsini. Dalla macchia alla macchina, che propone una trentina di opere, fra dipinti e disegni di Alfredo Catarsini, promossa dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899 ETS e allestita fino al prossimo 23 gennaio al secondo piano di Palazzo Lavison, in Piazza della Signoria a Firenze, negli spazi che ospitano gli uffici regionali dei consulenti finanziari e wealth manager di Azimut. Anzi,da una settimana la mostra si è arricchita di nuovo dipinto di Catarsini – Mare agitato, del 1969 – che era stato in mostra sempre a Firenze (Palazzo Strozzi) nel 1981e poi, dopo un altro paio di esposizioni, dal 1989 se ne erano perse le tracce.
Arricchita dal catalogo comprendente tutte le opere in mostra e i testi di Elena Martinelli, Rodolfo Bona, Elena Pontiggia, Cristina Acidini, Sandro Gorra e Claudia Menichini, la mostra è ancora visitabile solo su appuntamento nell'ambito di una visita guidata condotta da un rappresentante della Fondazione Catarsini. Per concordare giorno e ora della visitazuno dei seguenti numeri: 055.2652401 oppure 342.1684031.
L'ultimo degli appuntamenti di approfondimento è la conferenza prevista per martedì 21 gennaio alle ore 18, che seguirà la visita guidata fissata per le ore 16. Alla conferenza dal titolo "Catarsini, il Novecento e il Catarsismo" interverranno Stefano Casciu (Direttore regionale dei Musei nazionali della Toscana), Rodolfo Bona (storico dell'arte) e Sandro Gorra (creativo nel mondo dell'advertising e scultore).
Secondo Casciu, infatti «La Fondazione Catarsini rappresenta nel panorama toscano una eccellenza per le sue attività rivolte alla valorizzazione dell'arte del Novecento attraverso l'opera del pittore viareggino nelle sue varie declinazioni stilistiche, ma anche per la sensibilità nei confronti dell'accessibilità all'arte per persone disabili, in particolare ciechi e ipovedenti. La mostra fiorentina, presso Azimut, e le attività collaterali per la sua promozione, in particolare rivolte ai non vedenti, hanno rappresentato una vetrina importante. Come Direttore regionale dei musei nazionali della Toscana del Ministero della Cultura - conclude - ho sin dall'inizio appoggiato in maniera convinta la Fondazione Catarsini, offrendo per quanto possibile il supporto di competenze ed esperienze maturate nel campo della accessibilità al patrimonio culturale per persone con disabilità visiva».
Da parte sua Bona ripercorrerà «le ragioni della mostra antologica, le peculiarità e il significato della vicenda artistica di Catarsini a partire dalla nascita del suo amore per la pittura, avvenuto nell'ambiente viareggino, sotto il segno di Viani e dei pittori della Darsena. Una vocazione, la sua, che si è sviluppata attraverso un inesausto spirito di ricerca e di confronto con le principali esperienze e con alcuni tra i protagonisti della pittura italiana del Novecento, da Fattori a Marinetti e Carrà, dal Futurismo alla Metafisica e al Surrealismo, fino ad arrivare al Fronte Nuovo delle Arti e alle rotture formali e alla temperatura espressiva in cui si è incubato il realismo esistenziale italiano degli anni Cinquanta. Una ricerca che ha portato alla sua invenzione del Riflessismo prima e del Simbolismo meccanico poi. Due originali modalità espressive attraverso le quali Catarsini ha registrato i grandi cambiamenti del secolo breve, riflettendo sul problematico rapporto tra natura, uomo e macchina fattosi sempre più pressante nel secondo dopoguerra e oggi di grande attualità. Un artista, Catarsini, per il quale la pittura è sempre proiezione interiore della realtà, espressione potente di un modo assolutamente originale di sentire la propria terra, di penetrarla nella carne e nello spirito e di trasfigurarla nel colore».
Nel suo intervento, Gorra invece illustrerà quello che lui stesso ha definito "Catarsismo": «La potenza della pittura di Catarsini – afferma il creativo milanese – è proprio l'andare diretto al cuore della pennellata, dell'essenza, della coscienza. E ciò accadeva sia che dipingesse una marina, sia che tracciasse disegni meccanici e perfino quando scriveva testi; io lo affermo da creativo, non certo da critico d'arte, e ciò che noto è questa sua estrema pulizia dei dettagli, dei particolari, per andare a considerare i contenuti profondi, lasciandoli appositamente quasi non finiti, affinché ognuno li interpreti a modo suo, facendo arrivare al cuore delle persone che guardano i suoi dipinti, o che leggono le sue parole, la capacità di ritrovarsi nello spirito vero, nell'anima della rappresentazione dell'immagine. A parer mio ciò rende Catarsini un neorealista molto istintivo; non scordiamoci, infatti, che lui era un combattente, passionale, pronto a opporsi a chi non era d'accordo con lui. Ed è divertente rilevare il legame tra il suo cognome, Catarsini, e una sorta di catarsi, cioè di pulizia delle piccole cose, perché lui vuole andare nell'anima del momento. Questo per me è il Catarsismo».
Catarsini, 70 anni di parabola artistica
Dopo gli studi all'Istituto d'arte di Lucca, a soli 15 anni Catarsini compì un viaggio a Parigi dove conobbe Amedeo Modigliani; poi nell'agosto del 1918 incontrò Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista, e un anno più tardi strinse amicizia con Lorenzo Viani che sarebbe durata per tutta la vita.
La prima mostra cui parteciparono i dipinti di Catarsini è datata 1927, a Bologna, ma solo due anni dopo, nella sua Viareggio, l'Artista tenne la sua prima personale a Palazzo Paolina Bonaparte, laddove oggi sono ospitati il suo archivio documentale e la fedele ricostruzione del suo studio d'artista.
Questi momenti hanno costituito l'avvio della lunga carriera durante la quale Alfredo Catarsini ha svolto il ruolo di intellettuale e di artista attento ai mutamenti, sempre aggiornato e interprete del suo tempo. L'uomo e l'universo femminile, il lavoro, i sentimenti, i luoghi dove è nato e vissuto, i paesaggi, la contemporaneità sono stati i suoi motivi di ispirazione, declinati in modo differente in 70 anni di attività.
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Iniziate a fine gennaio del 2024, e proseguite fino a maggio inoltrato attraverso ben otto appuntamenti, venerdì 17 gennaio alle ore 18 alla sede della Fondazione Alfredo Catarsini 1899 (via Palermo 4, a Viareggio) riprende la rassegna "Anteprime alla Fondazione", sempre con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili (gradita la prenotazione 3421684031).
Come lo scorso anno, saranno incontri che ci accompagneranno fino a primavera dipanandosi attraverso un ricco e diversificato calendario di incontri con personaggi della cultura, del giornalismo e dell'arte
Il primo appuntamento di questa nuova stagione – che cade nel giorno del compleanno di Alfredo Catarsini, il quale sarà ricordato dalla Presidente della Fondazione a lui intitolata – chiuderà di fatto l'anno delle celebrazioni pucciniane che proprio la Fondazione Catarsini aprì il 18 marzo del 2024, alla presenza di Eva Fabbri, Lisa Domenici ed Elena Torre, con la partecipazione di Maria Giovanna Parra che rivelò la storia de La Crocetta, il dipinto a olio su tela realizzato da Catarsini nella villa pucciniana di Chiatri, frazione del comune di Lucca, dove l'Artista rimase sfollato per un certo periodo nel 1944. Riscoperta nel 2023 a Firenze, l'opera fa parte di una collezione privata e non era mai stata esposta in pubblico.
Stavolta un altro evento pucciniano chiude l'anno intitolato al grande compositore lucchese, la presentazione del libro di Lisa Domenici ed Emiliano Sarti dal titolo Dalla mia casa son partito. Spigolature pucciniane inedite fra Torre del Lago e l'America (editore Tralerighe Libri).
I due autori dialogheranno con Patrizia Mavilla (Direttore della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini); previsto anche il saluto di Fabrizio Miracolo (Presidente della Fondazione Festival Pucciniano).
Il libro
Dopo un'analisi dei rapporti tra il musicista e i luoghi a lui più cari (Torre del Lago, Abetone, Chiatri) e i personaggi ivi conosciuti, il libro si sofferma su alcuni dei momenti più interessanti della vita del Maestro, tra il 1900 e il 1910, quando le sue opere si aprirono al Giappone e all'America, con due lavori ispirati ad altrettante opere del drammaturgo americano David Belasco.
E proprio a Madama Butterfly e alla Fanciulla del West vengono dedicati due capitoli per mostrare differenze e analogie fra libretto e testo letterario. Riguardo a "Fanciulla" si pubblica la traduzione italiana finora sconosciuta che Dalla Vecchia fece del testo di Belasco e sulla quale lavorarono i librettisti di Puccini. Di queste due opere gli auori analizzano l'accoglienza ricevuta in terra pucciniana, con le prime rappresentazioni a Lucca e Viareggio.
Si fa luce anche sui rapporti di Puccini con le prime interepreti delle due opere prese in considerazione: Rosina Storchio prima Butterfly e Emmy Destinn prima Minnie.
Le "spigolature" che propongono Lisa Domenici e Emiliano Sarti frugano anche nei momenti privati di Puccini in quegli anni, con la pubblicazione di lettere inedite inviate da Elvira Bonturi la moglie del compositore, a Doria Manfredi, la giovane domestica che entrò in casa Puccini nel 1903. per la prima volta vengono pubblicate anche le foto relative alla famiglia di Doria.
Quindi molti elementi di questo libro sono una novità e vengono pubblicati per la prima volta: un contributo offerto dagli autori, utile per approfondire la conoscenza di Giacomo Puccini.
Gli autori
Lisa Domenici critico musicale e giornalista. Autrice di saggi divulgativi e di svariati volumi, fra cui "Il Festival Puccini" di Torre del Lago; "Le signore Butterfly" dedicato alle prime interpreti Rosina Storchio alla Scala , Salomea Kruceniski a Brescia e Maria Farneti a Napoli; "All'opera. Viaggio nei teatri di Livorno, Lucca, Pisa e Torre del Lago"; "Rosetta Pampanini storica Butterfly". Ha scritto il libretto dell'opera da camera "Jeanne d'Arc", andata in scena nel 2017 a Torre del Lago con musica della compositrice toscana Giuliana Spalletti, con la quale Domenici collabora da tempo ( testi di varie liriche per canto e strumenti e la cantata scenica "29 giugno 2009" per soli, coro e orchestra commemorativa del disastro ferroviario di Viareggio). Collabora con la casa discografica Kicco Music di Milano. Vive a Viareggio.
Emiliano Sarti si è laureato in lettere a Pisa con una tesi in letteratura greca (relatore prof. Graziano Arrighetti). Vive a Lucca dove ha insegnato per lungo tempo latino e greco al liceo classico "Machiavelli". I suoi interessi vertono principalmente sulla letteratura greco-latina e sulla vita e opere di Giacomo Puccini. Ha pubblicato diversi volumi sulla letteratura greca e latina tra cui "Amore e morte nella lirica greca"; "Carpe diem. Pagine di poesia latina"; "L'uomo multiforme. Una lettura dell'Odissea"; "Il pianto della storia. Una lettura dell'Eneide". A Puccini ha dedicato una biografia: "Il mio mistero è chiuso in me. Vita e opera di Giacomo Puccini", e una storia delle rappresentazioni delle sue opere al teatro del Giglio : "Puccini al Giglio. Le opere di Puccini al teatro di Lucca".