Esiste una Castelnuovo segreta. Una Garfagnana, segreta. Un capoluogo e una terra nascosti, tutti da scoprire (o, nel caso, ri-scoprire), come in un'appassionante caccia al tesoro dove arricchirsi sì, ma di emozioni e di bellezza. Un crocevia di sensazioni uniche dove perdersi con gusto, coltivando il piacere di imboccare una strada che non si sa bene dove porti.
Può capitare d'imbattersi ad un incrocio dove visibile e invisibile si incontrano. Da edifici, libri, paesaggi, suoni, odori, sapori possono emergere ricordi e suggestioni che raccontano la storia di un posto. O, magari, il vissuto di un individuo. Un intreccio tra passato e presente, che può snodarsi in un'epifania di futuro.
Per intraprendere un percorso del genere, però, è necessaria una guida che ce lo indichi. Romina Marovelli, curatrice sensoriale e sommelier, è la persona giusta perché in grado di unire storia, gastronomia e design olfattivo per creare esperienze che valorizzano il raggiungimento di un benessere a 360°.
Da oggi, in esclusiva su La Gazzetta del Serchio (www.lagazzettadelserchio.net), parte la sua rubrica "Il Senso invisibile". Un viaggio tra le mura dei borghi antichi che costellano il nostro territorio, dove si annidano le storie di grandi personaggi, tra il profumo delle erbe e della carta, che riporta alla luce ricordi sopiti, e infine tra il silenzio rigenerativo dei nostri monasteri, dove si riscopre un equilibrio perduto, così difficile da raggiungere, ma impossibile da dimenticare una volta provato.
Le figure di Ariosto, Alfieri e Alfonso III riemergono come ombre sottili, suggerendo la presenza di qualcosa di eterno, di rigenerativo, lontano dalla movida ma a contatto con la natura e la storia letteraria; con Alfonso III riemerge l'arte monastica da scoprire attraverso affascinanti taste workshop; e le smellwalks, ovvero le passeggiate olfattive e letterarie, aprono un varco spazio-tempo nella nostra memoria.
"La mia esperienza - spiega Romina Marovelli - nasce, da oltre 20 anni, dall'azienda casearia di famiglia e si evolve poi nello shop Marovelli che raccoglie eccellenze selezionate per offrire abbinamenti di qualità tra formaggi, vini, distillati e specialità gastronomiche. Parte del mio lavoro è la selezione di cantine direttamente in cantina, esplorando e scegliendo etichette che esprimano al meglio il legame tra terroir e sensorialità".
"Oltre ad essere Food e Beverage certificata Luiss e tecnico sensoriale ONAF - sottolinea Marovelli - ho sviluppato il Centro Studi "La Penisola dei Sensi", un luogo dedicato alla ricerca sulla cultura del cibo e della salute. Attraverso smellwalks, degustazioni, workshop e consulenze, faccio emergere il sapere antico dei monasteri e lo connetto con la maestria contemporanea dei Sarti del Cibo. Collaboro con realtà come Felicetti, Valdotaine e Medicina in Cucina tra cui allergologi, integrando l'esperienza sensoriale con un approccio al benessere consapevole".
"Il mio lavoro - conclude - si estende anche al design olfattivo, con cui trasformo il racconto della storia in un'esperienza sensoriale immersiva. Memoria, emozione e territorio si intrecciano nei miei percorsi, offrendo un modo nuovo di vivere il cibo e il benessere".
La Gazzetta del Serchio accoglie con entusiasmo questo spazio che, in un anno importante come quello del Giubileo, vuole essere anche una possibile 'mappa alternativa' per cammini storici e religiosi da intraprendere su un territorio, certo, difficile da raggiungere ma, una volta raggiunto, impossibile da dimenticare.