Rubriche
Il dolore pelvico si può affrontare: parliamone, capiamolo, trattiamolo
Il dottor Federico Rocchiccioli, titolare del centro R2 a Castelnuovo di Garfagnana, è un fisioterapista e osteopata. Su La Gazzetta del Serchio (www.lagazzettadelserchio.net) cura la rubrica "Garfawellness" che ha lo scopo di aiutare i lettori a prendersi cura del proprio corpo in modo semplice e pratico. Video

Pasqua a passo… d’uovo
Josette Sedami Agbo, Josy, è un'appassionata di cibo, musica e viaggi. Originaria del Benin, ha vissuto e lavorato molti anni in Valle del Serchio. Su "La Gazzetta del Serchio" (www.lagazzettadelserchio.net) cura la rubrica "Tea&Ribollita": un viaggio tra la tradizione toscana e lo stile londinese

I custodi insistono: "Costruire altrove l'asilo o spostare l'antenna telefonica"
Riceviamo e pubblichiamo questo intervento dei "Custodi degli alberi e del suolo" che tornano sulla questione del nuovo asilo in costruzione in Piangrande nel comune di Barga

Recupero scolastico: il ruolo del supporto psicologico
La dottoressa Beatrice Gentilini, 32 anni, originaria di Lucca, è laureata in psicologia clinica e della salute. Cura su La Gazzetta del Serchio (www.lagazzettadelserchio.net) la rubrica "Abbi cura di te" avvalendosi della collaborazione attiva delle professioniste del centro nella realizzazione di articoli a tema benessere. Video

Androgynus, musica all'Alfieri: una lezione di vita tra rock e psichedelia
Maria Tina Biagioni è un'insegnante in pensione, da sempre appassionata di teatro e di spettacolo, amante della musica. Su La Gazzetta del Serchio cura la rubrica "Il teatro è servito". Foto di Roberto Rocchiccioli

"A Coreglia uno studio dentistico con vista mozzafiato sul borgo"
Riceviamo e pubblichiamo questo intervento del vice-sindaco Giorgio Franco Daniele in merito al rinnovo dello studio del dottor Pietro Aucelli, medico dentista, a Coreglia Antelminelli

"85 candeline per il grande pianista e compositore jazz Herbie Hancock"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo ricordo di Bruno Pollacci, direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa, in omaggio al grande pianista, tastierista, compositore ed attore Herbie Hancock nel giorno del suo 85° compleanno

"Piano di Coreglia, finalmente in funzione il nuovo Postamat"
Riceviamo e pubblichiamo questo intervento del vice-sindaco Giorgio Franco Daniele a seguito dell'installazione del nuovo sportello prelievi automatico presso l'ufficio postale di Piano di Coreglia

Il pub: sacro, profano e rigorosamente alle 5 del pomeriggio
Josette Sedami Agbo, Josy, è un'appassionata di cibo, musica e viaggi. Originaria del Benin, ha vissuto e lavorato molti anni in Valle del Serchio. Su "La Gazzetta del Serchio" (www.lagazzettadelserchio.net) cura la rubrica "Tea&Ribollita": un viaggio tra la tradizione toscana e lo stile londinese ·

Sotto il cielo grigio di Londra, con l’anima colorata di Toscana
Josette Sedami Agbo, Josy, è un'appassionata di cibo, musica e viaggi. Originaria del Benin, ha vissuto e lavorato molti anni in Valle del Serchio. Su "La Gazzetta del Serchio" (www.lagazzettadelserchio.net) cura la rubrica "Tea&Ribollita": un viaggio tra la tradizione toscana e lo stile londinese ·

- Scritto da Redazione
- Rubriche
- Visite: 2444
Alcuni la definiscono un “quasi realtà” ovvero quell’esperienza che si vive all’interno di un mondo virtuale dove, attraverso l’emulazione della realtà è possibile di replicare situazioni simili o addirittura impossibili da esperire nella vita reale. Ma il quesito è: per cosa viene usata la realtà virtuale e cosa si intende con “immersiva”?
Per animare contenuti in eventi live, creare scenografie spettacolari, definire percorsi all’interno di musei o siti archeologici, acquistare beni, ma anche testare macchine, sempre virtualmente, s’intende. Quelli virtuali sono mondi all’interno dei quali l’utente può vivere esperienze, viaggiare, scoprire prodotti e contenuti, incontrare altri utenti. Si tratta di scenari, veri e propri ambienti costellati di oggetti virtuali, luoghi-non luoghi in cui l’interazione diventa altamente coinvolgente. Gli scenari infatti sono adattivi, spostando il punto di vista, muovendosi con il proprio corpo e usando le mani per gestire gli oggetti lo spazio si modella al nostro sguardo. Per le esperienze più immersive sono indispensabili i visori. Un mondo, quello del virtuale, che offre proposte per ogni esigenza ed uso, possono essere esperienze legate alla cultura, alla scienza, al business, al gioco come al marketing. Con riferimento al gioco, anche il live streaming che non necessita di oculus offre alcuni aspetti tipici della virtual reality proiettando l’utente da remoto direttamente sul tavolo da gioco di un casino dal vivo, di fronte a croupier veri e con altri giocatori reali tutti ovviamente connessi in rete nello stesso momento.
Mentre invece la realtà aumentata mantiene la connessione dell’utente con il mondo reale, aggiungendo alla realtà percepita delle grafiche, immagini o dati interattivi generati dal computer. Possiamo interpretarla ad un livello ancora più avanzato, che ci permette di aggiungere contenuti 3D e multimediali in tempo reale, usando il tracciamento ottico o a infrarossi grazie al quale vengono riconosciuti non solo gli ambienti ma anche i volti e i movimenti, e aumentando così il grado di interazione.
E infine abbiamo la realtà mista (MR) che unisce realtà virtuale e realtà aumentata, dal mondo reale traiamo informazioni utili che si mischiano ad altre info ed oggetti virtuali inseriti e fruibili in relazione al luogo o al contenuto scelto.
Ecco alcuni esempi noti e meno noti se si parla di virtual e augmented reality: Pokemon GO, sviluppata da Niantic e The Pokemon Company, è stato uno dei primi progetti di successo ad aver applicato la realtà virtuale al mondo dei videogiochi con una precisione disarmante. Per capirne la diffusione e il gradimento basti pensare che l’azienda creatrice ha avuto grazie a questo titolo un’impennata in borsa del +25%.
Passiamo allo shopping detto 4.0, in questo caso la realtà aumentata serve per portare l'esperienza di un negozio fisico nell'online. Cui si unisce l'intelligenza artificiale che permette di proporre al cliente solo i prodotti del catalogo che veramente potrebbero soddisfare i suoi gusti facendo inoltre risparmiare tempo. Un avatar li prova per lui, magari “indossando” il suo stesso volto, sicuramente con la sua stessa taglia. E l’esperienza di acquisto si fa subito immersiva.
Chiudiamo con esempio che riguarda la nostra regione: “Desideri cambiare punto d’ascolto e immergerti in una dimensione percettiva completamente nuova? Qui all’ORT è possibile”. È lo slogan dell’orchestra della toscana che promuove la sua offerta in modalità augmented reality per cambiare punto di vista e, appunto, di ascolto.
- Scritto da Redazione
- Rubriche
- Visite: 2849
Le scelte insediative vincenti degli Etruschi
Nella selezione dei territori da occupare, gli Etruschi sono stati in assoluto i più efficaci: vicinanza ai corsi d'acqua, pianure fertili, alture inespugnabili, roccia tenera ma resistente di origine vulcanica da sfruttare per l'edilizia abitativa e funeraria. La vicinanza ai fiumi o nelle zone costiere ha determinato il successo della loro civiltà che si estendeva dall'Emilia Romagna alla Campania ed è stata la più fiorente della penisola che solo più tardi si sarebbe potuta chiamare Italia, fino al conflitto con i Romani.
La Valle del Serchio da scoprire in primavera
Un fiume che pochi sanno essere più corposo dell'Arno, più lungo e famoso ma con una portata minore, che molte volte nel corso della storia ha visto degli sviluppi legati all'attività umana che hanno influito sul suo percorso originale già in antichità. Un luogo denso di storia, immerso nella natura, ideale per fare trekking ammirando le bellezze naturali e archeologiche che si affacciano sulle sue sponde. Meta ideale in queste prime giornate soleggiate di vacanza da godersi in sicurezza con la giusta protezione da insetti, abrasioni e raggi UV.
Gli Etruschi e la frequentazione della Valle del Serchio
Secondo il classico schema della dodecapoli, l'alleanza di 12 città etrusche, la zona non fa eccezione; è quindi possibile trovare, compresa l'odierna Pisa, ben 12 siti archeologici etruschi lungo il corso del Serchio, vestigia di città legate tra loro da vincoli economici e politici. Sono emersi insediamenti a capanna già di VIII secolo a.C. di cultura Villanoviana, soluzione abitativa che troviamo ancora in località Chiarone fino al V secolo a.C., testimoniata dalla presenza di buche di palo. Come in altri centri eminenti etruschi, anche lungo il Serchio sono stati trovati oggetti di provenienza greca (ceramica attica) derivata dagli scambi a lungo raggio degli abili navigatori etruschi. Lucca e Pisa sono le maggiori città che hanno avuto contatti in diverse epoche storiche e con finalità diverse grazie all'eccellente mezzo di comunicazione e traffico che è stato il Serchio.
Ad ovest degli abitati, Etruschi e Romani, pongono sempre le loro necropoli poiché simbolicamente è il luogo nel quale anche il sole va a morire. La piana del Serchio ovviamente non fa eccezione ed oltre alle tombe variamente danneggiate da scavi clandestini, sono stati rinvenuti anche importanti luoghi di culto. Questi hanno restituito bronzi votivi in località Ponte a Moriano attualmente conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, scrigno dei maggiori tesori etruschi della Toscana.
I Romani a lavoro lungo il fiume
Tra i maggiori ingegneri dell'antichità della penisola italica, i Romani hanno apportato continue modifiche al corso del fiume modellandolo sui bisogni di approvvigionamento di risorse a supporto all'attività belligerante. La loro attività di miglioramento conobbe un arresto solo in età tardoantica, cioè con le incursioni barbariche che disgregarono l'Impero nella sua parte occidentale. Con questo blocco avvenne quello che poi sarebbe stato un enorme problema nel Medioevo e nei secoli successivi: senza la corretta manutenzione degli argini e le bonifiche, il fiume Serchio finì per esondare a più riprese nel corso del tempo.