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Sotto il cielo grigio di Londra, con l’anima colorata di Toscana
Josette Sedami Agbo, Josy, è un'appassionata di cibo, musica e viaggi. Originaria del Benin, ha vissuto e lavorato molti anni in Valle del Serchio. Su "La Gazzetta del Serchio" (www.lagazzettadelserchio.net) cura la rubrica "Tea&Ribollita": un viaggio tra la tradizione toscana e lo stile londinese ·

Ricordo di Billie Holiday: anima sensuale del blues e del jazz
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo ricordo della grande cantante statunitense Billie Holiday a cura di Bruno Pollacci, direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa, con allegata una sua opera nel giorno della ricorrenza della sua nascita (7 aprile 1915)

Applausi per "Il metodo del dottor Cooper" a Fornaci: i Mercantidarte lo dedicano a Nilo Riani
Maria Tina Biagioni è un'insegnante in pensione, da sempre appassionata di teatro e di spettacolo, amante della musica. Su La Gazzetta del Serchio cura la rubrica "Il teatro è servito". Foto di Roberto Rocchiccioli

Visibile e invisibile: il filo che unisce il Duca Frate, Orlando e Filippo passa da Castelnuovo
Romina Marovelli, curatrice sensoriale e sommelier, cura su La Gazzetta del Serchio (www.lagazzettadelserchio.net) la rubrica "Il Senso invisibile": un viaggio tra le mura dei borghi antichi che costellano il nostro territorio, dove si annidano le storie di grandi personaggi, tra il profumo delle erbe e della carta, che riporta alla luce ricordi sopiti

"Colto da un improvviso problema cardiaco, un sentito ringraziamento per il tempestivo soccorso"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera, a firma della signora Eugenia Regoli, nella quale si ringrazia la macchina dei soccorsi che si è attivata tempestivamente per il marito Cesare Piagentini colto da un improvviso problema cardiaco

Il sonno: fondamentale per il benessere fisico e mentale
La dottoressa Beatrice Gentilini, 32 anni, originaria di Lucca, è laureata in psicologia clinica e della salute. Per la "Gazzetta del Serchio" (www.lagazzettadelserchio.net) cura la rubrica mensile "Abbi cura di te" avvalendosi della collaborazione attiva di professioniste nella realizzazione di articoli a tema benessere. Video

Mal di testa e dolore cervicale: il ruolo dei muscoli suboccipitali
Il fisioterapista e osteopata dottor Federico Rocchiccioli, titolare del centro R2 a Castelnuovo di Garfagnana, cura su La Gazzetta del Serchio (www.lagazzettadelserchio.net) la rubrica "Garfawellness" che ha lo scopo di aiutare i lettori a prendersi cura del proprio corpo in modo semplice e pratico

"Un ricordo del maestro Luigi Roni"
Riceviamo e pubblichiamo questo intervento, a firma dell'associazione musicale "Il Serchio delle Muse", in ricordo del maestro Luigi Roni, basso di fama internazionale, originario di Calomini, scomparso nel 2020

Matteotti, anatomia di un delitto: grandioso spettacolo all'Alfieri
Maria Tina Biagioni è un'insegnante in pensione, da sempre appassionata di teatro e di spettacolo, amante della musica. Su La Gazzetta del Serchio cura la rubrica "Il teatro è servito"

Necci, il profumo di un tempo ritrovato
La scrittrice Cinzia Troili, nata ad Ascoli Piceno, ha origini, per linea materna, a Coreglia Antelminelli. Ha collaborato, per più di 10 anni, con “Il Giornale di Coreglia Antelminelli” e ha scritto articoli storici per pubblicazioni dedicate. Su “La Gazzetta del Serchio” (www.lagazzettadelserchio.net) cura la rubrica mensile “L’espresso delle 11.15”

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Per chi ha un’azienda uno degli aspetti più complessi e impegnativi da gestire è quello inerente le ferie dei dipendenti. Si tratta di un’attività che andrebbe sempre programmata per tempo, sia durante il periodo estivo che in quello invernale, quando non è meno frequente che i collaboratori o gli stessi datori di lavoro possano decidere di predisporre dei momenti di pausa.
La pianificazione delle ferie si rivela essenziale per evitare di trovarsi con meno risorse di quelle necessarie per portare avanti la propria attività, con tutte le spiacevoli conseguenze del caso. Inoltre, permette di mantenere un rapporto di fiducia e chiarezza tra le parti, senza che subentrino possibili incomprensioni.
Non mancano gli accorgimenti in grado di fare la differenza nella gestione delle ferie invernali dei dipendenti, alcuni dei quali possono essere applicati alla luce degli ultimi sviluppi che hanno interessato le nuove tecnologie. In questo articolo ci soffermiamo su quelli più efficaci.
Il valore aggiunto di un software per la gestione di ferie e permessi
Una delle soluzioni più valide per chi si occupa dell’amministrazione dei dipendenti è quella di dotarsi di un software per la gestione di ferie e permessi a cui il collaboratore può accedere in completa autonomia e non solo da PC, ma anche tramite app per smartphone e tablet.
Questo tipo di programma consente di semplificare la procedura di richiesta e approvazione di ferie e permessi, avendo un quadro esatto di quanto concordato, che rimane così sempre a disposizione per tutte le parti coinvolte nel processo: addetti del comparto amministrativo, lavoratore, datore di lavoro, responsabili delle risorse umane e via dicendo.
Ogni singola richiesta viene visualizzata tempestivamente dalla figura preposta all’approvazione e, allo stesso tempo, il dipendente può effettuarla in pochi clic.
Inoltre, questa tipologia di software può anche permettere di rilevare le presenze del personale ed elaborare i turni di lavoro.
Pertanto, qualora si avessero dei dubbi su quando la persona si trova in ferie è possibile accedere alle informazioni registrate all’interno del programma e consultare il foglio presenze e assenze, cosa che può fare lo stesso dipendente.
Insomma, un programma per la gestione di ferie e permessi e più in generale dei dipendenti dà modo di occuparsi a 360° di questi aspetti, integrandoli al meglio nei processi aziendali.
Un criterio unilaterale per l’approvazione
Non tutti i periodi dell’anno presentano il medesimo livello di produttività per le imprese: la stagione invernale può quindi rivelarsi un momento preferenziale affinché il dipendente richieda delle ferie oppure il contrario.
Di questi elementi il datore di lavoro dovrà essere perfettamente a conoscenza, così come i suoi collaboratori più stretti nella gestione delle risorse umane. Ciò gli permetterà di programmare nel momento migliore la “sua parte di ferie”, adottando un criterio di approvazione unilaterale per le richieste di tutti i dipendenti. Fare delle disparità, infatti, è assolutamente da evitare, in quanto controproducente e poiché può creare dei precedenti a cui sottrarsi in futuro diventa più difficile.
Se c’è un periodo che risulta particolarmente ambito da tutti è bene fare in modo che non vada sempre alla stessa persona, accontentando a turno un po’ tutte le risorse che possono essere interessate.
Controllare le ferie maturate
È buona prassi, prima di approvare il piano ferie - e vale per quelle estive come per quelle invernali - verificare se il dipendente ha effettivamente maturato ciò che va a richiedere, così da sapere se ha senso o meno convalidare una determinata proposta.
Se poi ci si accorge che le ferie maturate sono tante, è bene fare in modo che il collaboratore possa consumarle gradualmente e andare in vacanza, questo per più ragioni: per evitare che debba “smaltire” le ore tutte in una volta e poi per non dover pagare in busta paga quanto non goduto (se trattasi di ferie non obbligatorie) in relazione alle disposizioni del CCNL di riferimento.
Un software per la gestione di ferie e permessi permette anche in questo caso di avere tutto sotto controllo, sapendo esattamente cosa il dipendente ha maturato, cosa ha goduto e le ore che è bene utilizzi prima di dover sostenere dei costi aggiuntivi importanti per l’impresa.
La trasparenza, prima di tutto, anche per la revoca delle ferie
Adottare una comunicazione all’insegna della trasparenza è essenziale, all’interno dell’azienda e dovrebbe essere sempre fatto con tutti: sia con l’ultimo collaboratore assunto sia con il manager che c’è da più tempo.
Ciò parte prima di tutto dal fatto di rendere chiari sia i criteri che le procedure che si intende seguire per l’approvazione delle ferie, persino per quanto concerne l’eventuale revoca di giorni già autorizzati.
Gli imprevisti capitano, ma è come vengono gestiti a fare la differenza. La revoca delle ferie andrebbe fatta unicamente in presenza di situazioni eccezionali, così come l’accettazione di eventuali richieste di modifiche da parte del dipendente. Diversamente, se il datore di lavoro cambia idea, il collaboratore può persino richiedere un risarcimento per i costi sostenuti in occasione delle vacanze: una situazione da evitare il più possibile.
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Alcuni la definiscono un “quasi realtà” ovvero quell’esperienza che si vive all’interno di un mondo virtuale dove, attraverso l’emulazione della realtà è possibile di replicare situazioni simili o addirittura impossibili da esperire nella vita reale. Ma il quesito è: per cosa viene usata la realtà virtuale e cosa si intende con “immersiva”?
Per animare contenuti in eventi live, creare scenografie spettacolari, definire percorsi all’interno di musei o siti archeologici, acquistare beni, ma anche testare macchine, sempre virtualmente, s’intende. Quelli virtuali sono mondi all’interno dei quali l’utente può vivere esperienze, viaggiare, scoprire prodotti e contenuti, incontrare altri utenti. Si tratta di scenari, veri e propri ambienti costellati di oggetti virtuali, luoghi-non luoghi in cui l’interazione diventa altamente coinvolgente. Gli scenari infatti sono adattivi, spostando il punto di vista, muovendosi con il proprio corpo e usando le mani per gestire gli oggetti lo spazio si modella al nostro sguardo. Per le esperienze più immersive sono indispensabili i visori. Un mondo, quello del virtuale, che offre proposte per ogni esigenza ed uso, possono essere esperienze legate alla cultura, alla scienza, al business, al gioco come al marketing. Con riferimento al gioco, anche il live streaming che non necessita di oculus offre alcuni aspetti tipici della virtual reality proiettando l’utente da remoto direttamente sul tavolo da gioco di un casino dal vivo, di fronte a croupier veri e con altri giocatori reali tutti ovviamente connessi in rete nello stesso momento.
Mentre invece la realtà aumentata mantiene la connessione dell’utente con il mondo reale, aggiungendo alla realtà percepita delle grafiche, immagini o dati interattivi generati dal computer. Possiamo interpretarla ad un livello ancora più avanzato, che ci permette di aggiungere contenuti 3D e multimediali in tempo reale, usando il tracciamento ottico o a infrarossi grazie al quale vengono riconosciuti non solo gli ambienti ma anche i volti e i movimenti, e aumentando così il grado di interazione.
E infine abbiamo la realtà mista (MR) che unisce realtà virtuale e realtà aumentata, dal mondo reale traiamo informazioni utili che si mischiano ad altre info ed oggetti virtuali inseriti e fruibili in relazione al luogo o al contenuto scelto.
Ecco alcuni esempi noti e meno noti se si parla di virtual e augmented reality: Pokemon GO, sviluppata da Niantic e The Pokemon Company, è stato uno dei primi progetti di successo ad aver applicato la realtà virtuale al mondo dei videogiochi con una precisione disarmante. Per capirne la diffusione e il gradimento basti pensare che l’azienda creatrice ha avuto grazie a questo titolo un’impennata in borsa del +25%.
Passiamo allo shopping detto 4.0, in questo caso la realtà aumentata serve per portare l'esperienza di un negozio fisico nell'online. Cui si unisce l'intelligenza artificiale che permette di proporre al cliente solo i prodotti del catalogo che veramente potrebbero soddisfare i suoi gusti facendo inoltre risparmiare tempo. Un avatar li prova per lui, magari “indossando” il suo stesso volto, sicuramente con la sua stessa taglia. E l’esperienza di acquisto si fa subito immersiva.
Chiudiamo con esempio che riguarda la nostra regione: “Desideri cambiare punto d’ascolto e immergerti in una dimensione percettiva completamente nuova? Qui all’ORT è possibile”. È lo slogan dell’orchestra della toscana che promuove la sua offerta in modalità augmented reality per cambiare punto di vista e, appunto, di ascolto.