Il "Metodo del Dottor Cooper" è uno spettacolo messo in scena dai Mercantidarte: una compagnia teatrale di Fornaci di Barga, che ha realizzato molti lavori - compresi, anche, dei musical grandiosi - nel corso degli anni.
L'allestimento è liberamente tratto dalla commedia francese "Toc Toc" di Laurent Baffie, che racconta la storia di sei pazienti affetti da diversi disturbi compulsivi, i quali si incontrano nella sala d'attesa proprio del dottor Cooper. Il primo film tratto da quest'opera d'oltralpe era spagnolo, del 2017, con titolo "Toc Toc" (dove Toc sta, letteralmente, per "Trouble obsessionnel compulsif" che, in italiano, diventa Doc ovvero "disturbo ossessivo compulsivo"); poi, lo scorso anno, c'è stato un film italiano dal titolo "Una terapia di gruppo" con Claudio Bisio.
Il cast è composto da Luca Lunatici (Guglielmo), Davide Gennai (Emilio), Dario Casci (Pepe), Sara Capanni (Lili), Antonella Camerlingo (Maria), Elena Bertoncini (Bianca) e, infine, Elena Rossi (assistente del dottor Cooper). Divertenti e convincenti gli attori nel vestire i panni di personaggi fuori dalle righe, affetti da varie sindromi - come quella di Tourette o l'eccessiva ossessione per i numeri o per la pulizia; personaggi che aspettano in una sala di attesa di incontrare il famoso dottore, il quale, però, tarda ad arrivare.
Tra di loro, ovviamente, si crea una certa complicità. Inizialmente, nell'attesa, si mettono a giocare a Monopoli, ma poi decidono di provare a sperimentare una vera e propria terapia di gruppo. Come? Confrontando e condividendo le loro ossessioni. Naturalmente, insieme alle situazioni comiche, ci sono anche momenti di riflessione, soprattutto per la situazione particolare dei personaggi che li porta, normalmente, ad isolarsi. Invece, in gruppo, scoprono che la condivisione delle loro manie e l'accettazione reciproca possono davvero essere molto importanti.
Ovviamente, il finale è a sorpresa. Ma non troppo! La commedia coinvolge perché alcuni attori sono molto bravi e le scenette che creano risultano davvero esilaranti. Per cui si ride, e parecchio. Dietro le quinte ci hanno accolto Paola Tognini, alle luci, e la regista, Carla Riani, che ha curato anche l'adattamento teatrale.
Lo spettacolo è dedicato a Nilo Riani, musicista e personaggio importante nella compagnia dei Mercantidarte - nella scena fornacina e non solo - recentemente scomparso: "Questa sera, mentre il sipario si alza su un'altra storia di follia e umanità, non possiamo fare a meno di pensarti. Perché era proprio nella follia della compagnia che trovavi la bellezza più autentica. E perché, in fondo, ci hai lasciato il metodo migliore per affrontare qualsiasi scena della vita: restare uniti". La dedica l'ha fatta sul palco Nicola Grisanti, presidente dell'associazione teatrale.
La commedia è andata in scena nel "piccolo" Teatro di Fornaci di Barga intitolato a Giovanni Pascoli. La struttura fu realizzata dai proprietari della Smi (ora Kme), la grande fabbrica metallurgica, per scopi benefici e ricreativi a cavallo tra le due guerre. Esso è stato ristrutturato, alcuni anni fa, proprio dal comune di Barga.
Lo spettacolo, andato in scena ieri sera, verrà replicato anche stasera, sempre a Fornaci. Penso proprio, però, che la compagnia lo riproporrà, per cui lo consiglio vivamente a chi non lo avesse già visto.
Seguitemi nella mia rubrica "Il teatro è servito", ovviamente insieme a tutto quanto fa spettacolo!
Foto di Roberto Rocchiccioli
Maria Tina Biagioni
"Mi chiamo Maria Tina Biagioni, sono un'insegnante in pensione, da sempre appassionata di teatro e di spettacolo. Mi piace molto anche la musica. Lo scorso anno ho partecipato alla Accademia teatrale organizzata dal Circo e La Luna di Michela Innocenti, dalla Regione Toscana e dal Teatro Alfieri. L'anno precedente ho partecipato al corso teatrale per adulti, sempre del Teatro Alfieri, ancora con Michela Innocenti. A questi corsi sono seguiti dei saggi, dove ho avuto piccole parti come attrice. La passione per il teatro mi è scattata vedendo varie commedie in televisione negli anni '70. Poi a Pisa, durante i miei studi universitari, sono andata spesso al Teatro Verdi e anche al Teatro del Giglio a Lucca, dove ho visto attori e spettacoli che mi sono rimasti impressi nella mente. Attori come Edoardo de Filippo, Carmelo Bene, Vittorio Gassman o Gabriele Lavia e spettacoli come "Flower" di Lindsay Kemp. Già da ragazza avevo partecipato, come attrice amatoriale, in una compagnia garfagnina. Ho tenuto alcune trasmissioni radiofoniche sulla musica rock e su Bruce Springsteen, nella scomparsa "Radio Music Lab di Piazza al Serchio, dove raccontavo e analizzavo brani, musicisti e storie pensate e assemblate da me, pescando, naturalmente, da libri e da Internet".