Ce n'è anche per Cecco a cena
Vannacci 2 Resto del mondo (al contrario) 0: anche la procura militare archivia le accuse contro di lui
Quante volte abbiamo scritto che se gli imbecilli volassero il cielo sarebbe pieno di uccelli? Tante, tantissime, ma, evidentemente, mai abbastanza. Dopo l'archiviazione del Gup per le accuse…
'Odio' l'Unione Europea così come tutti gli organismi sovranazionali, ma andrò a votare Roberto Vannacci
Chi legge abitualmente le Gazzette sa che a queste latitudini non sono graditi gli organismi sovranazionali senza alcuna eccezione. Si tratta solo e soltanto di carrozzoni che mantengono lautamente parassiti che portano a casa stipendi d'oro mentre i popoli degli stati che dovrebbero rappresentare si svenano da mane a sera per tirare avanti la carretta, partite Iva in primis. L'Unione Europea è un pericolo, ormai lo hanno compreso tutti. Solo il presidente Mattarella - non è mai stato il mio presidente - unitamente ai politicanti che lo circondano può uscirsene fuori come i dolori parlando di sovranità dell'Unione Europea quando anche il più ignorante degli studenti di una qualsiasi facoltà di Giurisprudenza o Scienze Politiche sa che per esserci sovranità devono esistere e sussistere tre elementi fondamentali: un popolo, un territorio, una sovranità tutte cose che, nel caso dell'UE non solo non reggono, ma nemmeno esistono. Se un giorno l'Unione Europea dovesse annientare, come già sta facendo, l'autonomia dei singoli stati, sarebbe la devastazione totale. L'Italia non ha più sovranità perché nel momento in cui non stampi più moneta sei costretto ad accettare le condizioni che ti impongono gli altri. Non importa se avere l'euro al posto della lira sia meglio o peggio, quello che conta è che non esistiamo più come entità autonoma e sovrana. E questo vale per tante, tantissime altre cose, costretti a subire e ad accettare, a sottostare ai diktat di una élite di tecnocrati-burocrati capaci di solo di annientare ogni identità-individualità in nome di una massificazione-omogeneizzazione che renda l'uomo una cavia sperimentale. Per questo non siamo mai andati a votare alle elezioni europee, perché l'Unione Europea ci fa, semplicemente, schifo. Stolti, ipocriti, ciechi, dementi coloro i quali annusano fratellanza e comunità di intenti dove, al contrario, regnano solamente ipocrisia e servilismo...
Per la prima volta AstraZeneca ammette: "Il vaccino anti Covid può provocare trombosi rara". Ma allora avevamo ragione noi!
L'azienda biofarmaceutica internazionale AstraZeneca ha ammesso per la prima volta che uno degli effetti collaterali, sia pure a suo avviso molto raro, del suo vaccino contro il Covid-19 è la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). "Il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts). Le cause sono sconosciute", si legge in un estratto di un documento fornito dall'azienda a un tribunale lo scorso febbraio. Ma allora avevamo ragione noi che ci siamo sempre rifiutati di vaccinarsi costasse quel che è, effettivamente, poi costato in termini di emarginazione sociale e additamento collettivo al pubblico ludibrio? In sostanza l'azienda farmaceutica dovrà, presumibilmente e al termine dei processi intentati nei suoi confronti da altrettanti cittadini che hanno patito le conseguenze della sostanza che si erano inoculati, risarcire a suon di milioni di dollari o di euro chi ha avuto il coraggio di andare fino in fondo e sfondare il muro di gomma alzato dalle autorità civili, politiche e amministrative dell'intero emisfero. Ma come? Ma vaccinarsi non era un dovere civico, una scelta non scelta visto che è finito per diventare un obbligo imposto in tutti i modi anche quelli più schifosi e ignobili ai limiti del ricatto e dell'estorsione, l'unica maniera per salvarsi dal Covid e dalle sue infauste conseguenze tra cui, appunto, la morte se non matematicamente certa, assolutamente sicura? Già, ma, obiettano i soliti soloni di questo mondo, qualche episodio anomalo ci può sempre stare, peccato che la maggioranza di coloro che lo hanno avvertito non potranno mai più raccontarlo. Quindi? Che cosa facciamo? E se tra i casi in esame fosse capitato proprio a noi o a qualcuno dei nostri familiari? Come avremmo dovuto e come dovremmo reagire di fronte alla rivelazione-dichiarazione di AstraZeneca?...
Generale, dietro la collina ci sta la Gazzetta (del Serchio) mai così vicina
La famosa canzone di Francesco De Gregori ha offerto lo spunto per il titolo dell’articolo nel quale il generale in questione non è uno qualunque, ma quello in questo momento più discusso in Italia: Roberto Vannacci. Per collina possiamo invece intendere la formazione montuosa che, se vista dalla città di Lucca, separa la valle del Serchio dalla stessa. Una valle che ha un suo giornale on-line come la “Gazzetta del Serchio” del quale sono onorato di far parte. Gazzetta che non poteva rimanere indifferente a quanto si sta, per l’ennesima volta, costruendo intorno alla figura del generale Vannacci e alle sue ultime dichiarazioni. Generale dell’esercito italiano che ha deciso di candidarsi come indipendente nelle file della Lega alle ultime elezioni europee. Stiamo veramente assistendo ad una sceneggiata, messa in piedi da un mainstream privo di correttezza giornalistica e onestà intellettuale. Una notte “crucca ed assassina” come cantava De Gregori nel suo celebre brano. Crucca perché parla una lingua che non è la nostra, quella di un giornalismo corretto fatto di trasposizioni esatte di quelle che sono le dichiarazioni di un’intervista e non di pezzi della stessa presi qua è là con il preciso intento di dare un diverso significato ai concetti che si volevano esprimere. La notte dell’informazione insomma che diventa anche assassina perché uccide la “verità giornalistica”, linfa vitale che deve sempre scorrere nel flusso dell’informazione in un mondo fatto di fake news e di social dove tutto può essere detto e scritto e tutti possono dire tutto quello che vogliono, senza possibilità di riprova e senza appello...
La fogna romana ha partorito i topi per lanciarli all'assalto di Roberto Vannacci
La Cloaca Massima dell'antica Roma è una delle più antiche condotte fognarie. Il nome, Cloaca Maxima in latino, significa letteralmente "la fogna più grande". E' da qui, metaforicamente, dalla capitale che cloaca massima lo è sempre stata in tutti i sensi, che negli ultimi giorni sono partiti i topi incaricati di aggredire-assalire e, se possibile, anche divorare il generale di divisione Roberto Vannacci. Un gioco al massacro che, per chi conosce i meandri della (dis)informazione, sa benissimo come funziona e, soprattutto, da dove arriva. Vannacci, l'autore de Il mondo al contrario, il vero best-seller degli ultimi decenni nel campo dell'editoria italiana, è stato indagato, udite udite, per una serie di episodi riconducibili alla sua permanenza in Russia e a Mosca nella fattispecie, unitamente alla famiglia. Rimborsi spese, utilizzo di un'auto pubblica e altre amenità che sono state sparate ad alzo zero dai giornali di regime nemmeno si trattasse del peggior delinquente e non, invece, di un uomo che ha scritto un testo nel quale si sono ritrovati e si ritrovano milioni di italiani. Chi avrà passato le indiscrezioni alla stampa? Non ci vuole la laurea per immaginarlo visto che esse possono essere fuoriuscite solamente dal luogo presso il quale si trovava il fascicolo. Inoltre, basta seguire la traccia del cui prodest per capire. Vannacci si candiderà nelle liste della Lega alle elezioni europee e non avrà problemi a passare il turno. A qualcuno, all'interno dell'alleanza che governa il Paese, non va giù della serie chi è e che cosa vuole questo parvenu della politica... E allora diamogli addosso con ogni mezzo...
Al Borgo Paolinelli si candida come sindaco unico per il centrodestra, esplode il conflitto tra le due anime di Fratelli d'Italia
In redazione arriva un comunicato stampa con cui si annuncia che Cipriano Paolinelli di Fratelli d'Italia sarà il candidato unico per il centrodestra unito alle prossime elezioni amministrative di Borgo a Mozzano. Il testo è scritto in maniera un po' approssimativa, almeno dal punto di vista grammaticale, ma la notizia c'è tutta. Lo scrivente spiega che è stata raggiunta la quadra, terminologia piuttosto anomala, ma che rende l'idea. Gli annunciatari, secondo la nota politica, sarebbero la presidente del circolo di Fratelli d'Italia Marina Motroni, il responsabile territoriale di Forza Italia Claudio Gemignani e lo stesso segretario della Lega sezione Mediavalle Cipriano Paolinelli. Nemmeno il tempo di pubblicare ed ecco scoppiare il caos. Non risulterebbe, infatti, che Fratelli d'Italia nella figura di Riccardo Giannoni, coordinatore provinciale, abbia approvato la nomina. Ma, allora, come mai è stata annunciata la candidatura di Paolinelli con l'appoggio di Motroni che presiede il circolo di Borgo a Mozzano? Che ci sia stato qualcuno, magari lo stesso Paolinelli, che ha voluto mangiare l'uovo in culo alla gallina e spiazzare la concorrenza ammesso che ci sia? Le malelingue sostengono che il coordinatore provinciale Giannoni si sarebbe imbufalito perché è stato deciso tutto senza la sua approvazione mentre altri rispondono che lui stesso si era impegnato a rispettare la volontà dei territori e, quindi, delle localis ezioni che, con Marina Motroni, si è espressa a favore di Paolinelli. Fatto sta che la notizia di Paolinelli candidato ha raggiunto appena 280 visualizzazioni, poco, pochissimo se si pensa alle visualizzazioni che una notizia del genere raggiunge, in genere, sulla Gazzetta del Serchio. Vuol dire che nessuno o pochi hanno condiviso il link. Perché?...
Un Natale al... contrario
Durante la folle guerra che Mussolini dichiarò al comunismo e alla Russia di Stalin i soldati italiani inviati al fronte prima nel Csir (Corpo di spedizione italiano in Russia) e, successivamente, con l'integrazione di altri due corpi d'armata, nell'ottava armata o Armir (Armata italiana in Russia) vissero il Natale a temperature di parecchi gradi sotto allo zero, gelati nelle trincee e in mezzo alla neve, provati dal fuoco nemico e desiderosi, realmente e soltanto, di poter tornare a casa per festeggiare, questo si, un Natale come era sempre stato, nelle proprie case e con le proprie famiglie. Mai come in quei mesi disgraziati, terribili e, purtroppo, tragici, il Natale assurse un significato umano e anche religioso. Oggi, a distanza di quasi un secolo, il benessere, l'abitudine al dare tutto per scontato, l'assenza di una coscienza nazionale e identitaria, l'ignoranza e il dominio della tecnologia e del virtuale sul reale, hanno fatto sì che la ricorrenza perdesse ogni aspetto morale, religioso, intimo insiti in un senso di appartenenza che, appunto, non appartiene più. E nonostante, a Lucca, la nuova amministrazione abbia fatto il massimo e lo ha fatto bene, per celebrarlo, sia pure in termini laici e... pagani, ma con passione ed entusiasmo, ci sarà sempre un don Franco Cerri ad aprire la bocca dandole il fiato che nessuno gli ha chiesto. Che cosa, in realtà e sotto tutti gli aspetti, ci sia da celebrare e da festeggiare in questi giorni di questo dannato nuovo millennio nell'anno di (dis)grazia 2023, non riusciamo proprio a comprenderlo. Gran parte degli italiani se ne va all'estero durante le festività natalizie, magari in paesi musulmani dove il Natale conta quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni, dando ancora l'ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, di come, ormai, non esiste più alcuna coscienza di niente che non sia la convinzione che tutto ciò che abbiamo ci pervenga per diritto, si fa per dire, divino. A Monfalcone migliaia di musulmani, loro sì, pronti a tutto pur di difendere la religione, ultimo e unico vincolo sacro perso il quale perderebbero ogni ragione di vita, marciano contro la decisione del sindaco leghista di chiudere due moschee abusive...
Anpi e avannotti del Nuovo Millennio contro il 'fascista' Roberto Vannacci, ma nemmeno una parola a favore di Israele per la strage del 7 ottobre
Toh, ci mancavano solo loro, gli irriducibili antifascisti dell'Anpi e dei collettivi non si sa bene di cosa di Nuova Resistenza e dell'Isi Barga. E' proprio vero che anco alle puci ni vien la tosse. Gli studenti, poi, quando c'è da fare casino invece di studiare, studiare e studiare come diceva Benedetto Croce, sono sempre in prima linea. Loro che si dichiarano antifascisti, antinazisti, difensori deglki ebrei sì, ma solamente il 27 gennaio Giornata della memoria, nemmeno hanno speso una sola parola dopo i 1400 ebrei massacrati da Hamas, i tagliagole foraggiati dall'Iran, il Paese dove i nostri cari studentelli con i nuovi... partigiani dell'età contemporanea finirebbero tutti appesi al muro e fucilati senza tanti complimenti. Bene, apprendiamo che sabato pomeriggio a Valdottavo ci sarà un presidio contro la presenza di una persona seria, di un uomo che ci ha messo sempre la faccia, che non si è mai tirato indietro, che ha giurato fedeltà alla Costituzione, che non si è mai detto fascista, tutt'altro. Se gli imbecilli volassero, effettivamente sabato potrebbero esserci problemi di visibilità nei pressi del teatro Cristofoco Colombo affittato a proprie spese da Yamila Bertieri consigliere comunale di minoranza la quale ha dovuto tirare fuori i soldi di tasca propria visto che l'attuale amministrazione comunale guidata dallo storico Patrizio Andreuccetti, tessera del Pd e segretario provinciale del partito di Elly Schlein - come fa uno storico ad essere iscritto ad un partito? - mai e poi mai le avrebbe concesso una sala per allestire l'evento...
Ecco perché la Gazzetta sta con gli ebrei e con Israele
Non ci sorprende questa campagna planetaria o quasi a favore dei palestinesi nei confronti di Israele, senza alcuna distinzione, da un lato, tra i tagliagole liberticidi di Hamas, Iran e Hezbollah da un lato e la democratica, occidentale, libertaria Israele. Conosciamo, ormai, da tempo le ipocrisie e le deformazioni dell'Ideologia verniciata di rosso e sappiamo bene che, già cinquant'anni fa, Lotta Continua, Potere Operaio, le Brigate Rosse, tutti i gruppuscoli della sinistra extraparlamentare, stavano con i palestinesi nonostante la strage di Settembre Nero alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Gli ebrei fanno comodo da sempre, sia quando si tratta di organizzare dei pogrom con cui decimarli, sia quando serve lustrarli un po' e strumentalizzarli in funzione antifascista e antinazista. Chissà, ora, come faranno politicanti ed amministratori da strapazzo a celebrare il 27 gennaio la giornata della memoria dedicata alla Shoah, quando non hanno nemmeno aperto bocca o scritto un rigo su quanto avvenuto il 7 ottobre 2023, un mese fa, in occasione del pogrom organizzato da Hamas e che ha prodotto la strage di oltre 1400 ebrei comprese donne e bambini, fatti a pezzi, bruciati, violentati, decapitati e rapiti. Perché, vedete, il problema sta proprio qui: troppo facile ricordarsi degli ebrei solamente quando si tratta di parlare di Auschwitz e Mauthausen, di Hitler e Mussolini, quando c'è da attaccare il neofascismo pressoché inesistente e inoperante, ma che fa tanto comodo alle Elly Schlein e alle Laura Boldrini. Nessuno, tra questi soloni verniciati di rosso fucsia ha il coraggio di ammettere che, oggi, l'unico pericolo esistente per il popolo ebraico sono gli arabi ossia i musulmani dei quali stiamo riempiendo l'Europa nemmeno fosse un paniere per la spesa. Nessuno che dice che i migliaia di atti antisemiti di queste ultime settimane sono opera non delle SS, della Gestapo o delle Brigate Nere resuscitate a nuova forza, bensì di tutti coloro che, arabi e fiancheggiatori, vorrebbero lo sterminio degli ebrei per il semplice fatto che esistono ed esiste lo stato di Israele. Chi divide gli ebrei da Israele, altro non fa che il gioco sporco di chi vorrebbe cancellare entrambi...
Due morti a Bruxelles uccisi da un terrorista islamico: li hanno fatti entrare e ora sono (ancora una volta) cazzi nostri
"Sono Abdeslam Jilani, mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi ora. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno". Con queste parole l'attentatore tunisino di 45 anni ha commentato l'omicidio di due - il terzo è solo ferito - tifosi svedesi che, sfortunatamente, si sono trovati nel posto giusto - andavano a vedere la partita di calcio - nel momento sbagliato. Adesso chi andrà a spiegare ai figli, ai genitori, ai parenti delle due vittime che bisogna accogliere, sostenere, proteggere i milioni di musulmani immigrati che premono o hanno già premuto alle frontiere dell'Europa? Andateci voi ipocriti e farisei. Sappiamo bene per esperienza che i morti negli attentati dell'Islam non sono politici o ministri o parlamentari. Né a Roma, né a Parigi tantomeno a Bruxelles. Loro viaggiano con la scorta, vivono in case iperprotette e non stanno certamente in mezzo alla folla. Qualcuno, ora, dirà che è colpa di Israele e della sua reazione al massacro del 7 ottobre ad opera di Hamas. Già, perché gli ebrei, comprendetelo bene, piacciono solo se sono morti o, soprattutto, se non reagiscono e si fanno massacrare senza rispondere. Se, al contrario e contrariamente alla loro storia millenaria, si ribellano, allora diventano i carnefici. Questo è quello che sta accadendo all'Onu, nell'Unione Europea e in tutti gli organismi sovranazionali da sempre favorevoli all'Islam e ai paesi arabi al punto che hanno causato, con le loro politiche dell'accoglienza indiscriminata, una vera e propria invasione che sta piano piano, ma progressivamente, colonizzando il continente imprimendo una sorta di paralisi delle istituzioni e delle coscienze...
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Ma allora avevamo ragione noi! Ci hanno preso per il culo da due mesi e ci prenderanno per il culo anche per tre. Dopo aver letto, non sentito perché soltanto ascoltarlo ci fa venire nausea e vomito, il discorso di Giuseppe Conte, ci siamo messi le mani non nei capelli, nonostante ne abbiamo molti e cresciuti visto il black-out dei barbieri, ma da un'altra parte, per fare gli scongiuri. Ragazzi questi sono fuori di testa, ma lo abbiamo già scritto. Questi sono dei criminali, ma lo abbiamo già detto. Questi sono degli incapaci, ma non avevamo bisogno di dirlo. E allora che cosa ci resta da dire o da scrivere? Nulla. Le parole sono pietre, ma a questi bastardi fanno il solletico. Capiscono solo il linguaggio delle seconde. Stiamo ricevendo, sul nostro cellulare, i messaggi di commercianti e amici i quali sono basiti: speravano di ripartire il 4 maggio e, invece, ripartiranno, se va bene, il 1 giugno a estate già compromessa. E sono quelli che avevano in corpo ettolitri di ottimismo, che sbandieravano il proprio convinto 'andrà tutto bene', che vedevano in questa emergenza sanitaria la possibilità di eliminare la malattia e ripartire di slancio. E sono gli stessi che, adesso, si domandano come sia possibile che, con dieci regioni praticamente guarite, si debba applicare a tutta Italia la stessa quarantena continuando nell'errore di trattare situazioni diverse allo stesso modo.
La politica è una cosa sporca e i politici sono tutti ladri. Non lo diciamo noi, ma ce lo ha ripetuto per anni, nel tempo della nostra betata in coscienza, la Dory che, tra l'altro, il 20 aprile, ha oltrepassato la soglia delle 95 primavere. E lo diceva anche la mamma di Gianna Preda - ignoranti e bestie quelli che non sanno chi era, giornalista di destra, ma con la testa sulle spalle e indipendenza di giudizio, anticlericale, anticonformista e decisamente anticomunista, ironica e tagliente, dai toni anche ruvidi, feroci e sprezzanti - che lo raccontava nel suo libro Fiori per io. Già, ma negli anni Settanta chiunque fosse di destra era da appendere al muro.
La politica, bimbi, eccovela servita: assenza di autonomia, paura delle responsabilità, esitazione nelle decisioni, totale mancanza di attenzione verso il popolo, spirito di casta e di privilegio, ignoranza manifesta. Capita, persino, che si sia a favore o meno della riapertura da Coronavirus a seconda del partito in cui si militam, per cui gli amministratori sono leccaculo e ossequiosi se appartengono al Pd e ai Pentapallati e il contrario se all'opposizione.
E la gente, in mezzo, che sta nella merda. Voi guardate ancora le Tv del Pud? A noi fanno schifo e anche la Dory, dice, non ne può più di sentir parlare di questo virus. E quando, dopo due mesi di arresti domiciliari, l'abbiamo fatta salire in auto per un giretto intorno al quartiere, vedendo nessuno per la via, ha detto: ma a questo punto siamo? E a noi che gli abbiamo spiegato come siano, ormai, due mesi che nessuno può uscire di casa, ha osservato: "Ma se la gente non esce come fa ad andare a lavorare e a mangiare?". E ha 95, pardon 96 anni appena iniziati.
Ci vuole la laurea per porsi la stessa questione? Ci vuole la scienza e i virologi da strapazzo per spiegarci che senza lilleri non si lallera e nemmeno si mangia?
Su Internet ci sono Web Tv e altri siti che diffondono un pensiero che fa a cazzotti con la verità ufficiale. Non tutto va preso per oro colato, ma i video e i documenti sulle proteste di commercianti e imprenditori quelli non sono cazzate e non se li inventa nessuno. Solo che questi giornalisti da stracazzo si guardano bene dal mandarli in onda sulle Tv a grande ascolto.
Cari amici che seguite il Cecco a cena pressoché quotidiano siete veramente dei coglioni. Avete creduto alla favola dei 15 giorni dopodiché tutto come prima, avete creduto alle promesse da marinaio di un presidente del consiglio che, al massimo e nella nostra repubblica ideale platoniana, potrebbe pulire i cessi negli autogrill delle autostrade italiane, avete sbavato dietro a virologi e infettivologi che vi tartassavano con paure e annunci di sventura. E ora che cosa vi è rimasto?
Certo, se avete lo stipendio garantito sarete, al massimo, infastiditi da questa pausa, ma se dovete lavorare per vivere, sono cazzi vostri. E nemmeno pochi.
Hanno permesso a chi vuole fare jogging o camminare di uscire, a chi vuole andare a trovare i familiari di spostarsi, ma per le attività produttive che non siano le grandi fabbriche care agli industriali, ciccia. Se, poi, qualcuno non è sposato o non convive, ma ha una compagna o un compagno in altro comune, peccato, ma le coppie di fatto, in questo caso, si attaccano al tram.
Così, per altre settimane, avremo gli sceriffi pronti a denunciarci se ci beccano per strada a respirare e magari l'anno venturo, alle feste dei vari corpi di polizia, ci saranno anche diplomi, lodi e medaglie per chi ha prodotto maggiori risultati.
Giù la testa coglioni, perché dopo 50 giorni, permettetecelo, avevamo ragione noi sin dall'inizio di tutta questa storia. La gente non ha soldi, i soldi non ci sono, le banche non li danno perché non si fidano di uno stato garante, ma con le pezze al culo e con i titoli prossimi al grado di spazzatura. Le finanziarie fiutano le prede e cercano di far sottoscrivere prestiti a tassi che oscillano dal 7 al 9 per cento e anche di più. Gli strozzini dilagano e i cravattari pure. Ci sono suicidi, depressioni, aumento esponenziale di abuso di psicofarmaci, ma nessuno ne parla. tutto deve essere all'insegna dell'andrà tutto bene.
Peccato che non andrà tutto bene. Per niente. Andrà tutto male e la classe media con il popolino finiranno in un vortice senza fine. Voi, coglioni, tenete ancora alta la testa perché credete che, a voi, non capiterà niente e che dal 1 giugno tutto ripartirà esattamente come prima. Sciocchi e stolti oltreché idioti e presupponenti: chi aveva soldi ne avrà ancora di più e si salverà, chi stava nel mezzo e faceva fatica a stare a galla, affonderà del tutto e non ci sarà nessuno, tantomeno le Ong, che verranno a trarli in salvo: del resto, non sono neri, non fanno gola alle cooperative né a chi si mette in tasca i contributi dello stato, non contano nulla e, in fondo in fondo, magari sono anche fascisti e razzisti. Maglio, allora, toglierseli di torno e farli schiattare.
Altro che Coronavirus gente, la vera epidemia non è ancora arrivata.
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Sono dei bastardi. E non ci vergogniamo certo di dirlo. Dei traditori. Dei criminali. Aggiungete pure voi quello che vi pare, ma la sostanza non cambia. Sta crescendo il numero delle persone che si tolgono la vita per la disperazione, che cadono in depressione, che si imbottiscono di psicofarmaci per vincere l'ansia e la paura. E per rimediare a questa statistica di cui nessuno parla perché non ci sono camion a trasportare le bare di chi non ce la fa più e si toglie la vita in solitudine, ingaggiano psicologi e psicoterapeuti con l'incarico di addolcire la pillola, insegnare la sopportazione e reprimere ogni istinto di ribellione. Attenzione: scienziati e politici inetti limitano le libertà personali fino all'assurdo, poi, quando la gente esce di casa perché è ai limiti della follia, cosa fanno? Li massacrano con multe da capogiro convincendoli di essere una sorta di untori per colpa dei quali il Coronavirus non arretra, anzi, aumenta i contagi. Sono centinaia di migliaia questi italiani che pagano le tasse e le imposte, lavorano e producono, che sono, sicuramente, più indisciplinati degli altri, ma non per questo migliori o peggiori. Noi non abbiamo mai sopportato il potere poiché qualunque potere è marcio per definizione e tende a mantenere ed accrescere i propri privilegi ai danni di una moltitudine impotente. Mai, però, avremmo pensato che proprio in Italia, dove esiste una Costituzione uscita dalla Resistenza e fondata sui principi fondamentali che tutelano le libertà del cittadino dopo venti anni di fascismo, la dittatura avrebbe fatto nuovamente capolino sotto forma di un Governo composto da dei dementi senza arte né parte e da un Pd che è divenuto, negli anni, il braccio armato del capitale finanziario e speculativo.
Stanno tenendo le persone chiuse in casa con la scusa di un virus che, in realtà, uccide part-time ossia solo se hai 80 anni di media e se ti porti appresso due o tre patologie gravi. Per tutti gli altri si tratta di una polmonite maledetta e, certamente, pericolosa, ma come tante altre malattie che uccidono senza che, per questo, si imponga la legge... marziale. Al di là dei danni materiali che questa razza di incompetenti, mantenuti e falliti sta producendo, ci sono gli effetti collaterali delle decisioni di procrastinare il lockdown oltre ogni umana comprensione.
Ieri mattina siamo entrati nel locale dove è situato il bancomat della nostra banca, Crédit Agricole a S. Anna. Era sabato, quindi gli uffici, già chiusi o quasi a cose normali, erano assolutamente out. Eravamo senza mascherina, ma soli e senza nessuno al seguito, per di più all'aperto. Abbiamo effettuato l'operazione, quindi, ci siamo girati per uscire, ma, improvvisamente, abbiamo visto all'ingresso la porta che si apriva nonostante ci fosse scritto che si poteva entrare uno alla volta.
Di fronte a noi è comparsa una donna con tanto di mascherina, che agitava le braccia in alto a destra e a sinistra e, appena la porta si richiudeva, la riapriva e continuava ad agitare le braccia. Sorpresi, ci siamo fermati e l'abbiamo osservata: lei ci ha guardato e, capendo il nostro stupore, ci ha detto: "Scusi ma lei è senza mascherina e io devo arieggiare il locale perché c'è il pericolo di essere contagiati".
Non abbiamo commentato, l'abbiamo lasciata al suo lavoro e ce ne siamo andati. Ecco, questo è lo stato in cui questa classe politica di mentecatti che dovrebbero essere spediti in trincea come sul Carso e mandati all'assalto di fronte alle mitragliatrici austriache così ne rimarrebbero in piedi nemmeno uno, ci ha ridotti con le sue trasmissioni h24 su virus, cadaveri, bare e chi più ne ha più ne metta.
Ringraziamo Dumbo Rossi e i volontari della protezione civile di Lucca che ci hanno consegnato le mascherine al nostro domicilio. Saranno obbligatorie, pare, da martedì mattina per uscire di casa. Peccato che nel foglio illustrativo che si trova nella stessa busta, ci sia scritto che esse vanno indossate quando è impossibile mantenere la distanza di sicurezza. Imbecilli. Si sputtanano da soli.
Sono passate quattro settimane e anche di più da quando questo Stivale, dopo aver fatto scappare i topi da una nave in procinto di affondare, ha chiuso a chiave, si fa per dire, l'Italia. Dicendoci che sarebbe stata questione di 15 giorni prima di vedere dei risultati. Ebbene, ci pare che, a parte la giornata di oggi che ha visto un robusto calo di decessi, per quel che riguarda il resto, non ci sia proprio da esultare. Hanno prorogato gli arresti domiciliari fino al 3 maggio. Ci domandiamo che cosa accadrà qualora i contagi non dovessero scomparire del tutto. E' questa la dimostrazione che siamo in mano di dilettanti allo sbaraglio che non sanno nemmeno fare i politici a 12 mila euro al mese e si fanno consigliare e guidare dagli esperti. Avete sentito il demente l'altra sera in diretta Tv? Ha usato la parola esperti così tante volte che viene da chiedersi se abbia una testa propria per ragionare.
Qualcuno potrebbe dirci che siamo incoscienti e non ci rendiamo conto che il Coronavirus ha ucciso 20 mila persone in Italia. Rispondiamo che non si comprende per quale ragione dovremmo fare in modo che, nei prossimi mesi, ne muoiano altrettanti, molto più giovani anche se non soltanto, per la disperazione di essere piombati nel più brutto degli incubi, quello della miseria.
Signori, i nostri vecchi, sì, proprio quelli che sono morti a palate e dei quali, brutti pezzi di merda, vi ricordate solamente adesso che muoiono come mosche nelle residenze sanitarie tutt'altro che assistite, erano soliti dire che la miseria è la peggiore delle bestie, molto, ma molto peggio della stessa morte.
Dov'eravate razza di mandarini da strapazzo, megadirigenti iperpagati, amministratori e dirigenti tutti uguali gli uni agli altri, marionette del sistema che foraggia tutti allo stesso modo non secondo i meriti, ma secondo la capacità di dire sempre di sì, quando questi vecchi ricevevano 412 euro al mese buoni nemmeno per pagare le bollette di una casa che non potevano avere? E dove vi eravate nascosti, vermi schifosi capaci solo di strisciare quando massacravate la sanità tagliando posti letto e interi ospedali?
E ora ci venite a parlare di solidarietà, di unità, di sacrifici. Proprio voi, che con il culo sulla poltrona avete più privilegi che contagiati dal Covid-19. Già, ora avete paura, barricate la gente in casa perché avete il terrore che, alla fine del gioco, i numeri vi diano torto. E, allora, chi lo tiene poi il popolo cui avete promesso la vittoria sulla malattia a patto che nessuno osi mettere il piede fuori di casa? Per questo avete cancellato il ponte del 25 aprile e quello del 1 maggio, perché siete una massa di ipocriti.
Ovviamente, per reprimere le libertà degli uomini di buona e cattiva volontà, vi siete serviti, lo avete sempre fatto, dei vostri fedeli servitori, quelli che avete mandato al massacro durante gli anni piombo e che avete cominciato a foraggiare aumentandogli lo stipendio solo quando vi siete resi conto che i terroristi avevano iniziato a mirare alto, al cuore dello stato, ossia alla vostra casta di incapaci e che, quindi, c'era bisogno di qualcuno che vi proteggesse.
E ora, a multare chi porta a spasso il cane o fa la corsetta sulla spiaggia chi mandate? Sempre loro, in divisa e pistola al fianco, pronti a catturare chiunque cerchi di fuggire, nemmeno foste alle prese con camorristi o mafiosi dai quali, ovviamente, vi tenete ben lontani sapendo che se si incazzano giù al sud, in quattro regioni, ci mettono 24 ore al massimo 48 per sistemare la faccenda e proclamare la secessione.
Dispiace che siano sempre le forze del (dis)ordine a dover porre rimedio alle cazzate che compie la nostra classe... digerente.
Con decreti ministeriali privi del valore di legge tantomeno di legge costituzionale, hanno violato le libertà fondamentali garantite dalla costituzione. E non è tutto. Poiché hanno paura delle conseguenze, vogliono votare anche una clausola che li garantisca da qualunque ritorsione giudiziaria. L'Italia, inutile far finta e, soprattutto, elemosinare da pezzenti quali siamo e quali ci considerano, è allo sfascio e non si riprenderà. Il turismo, la sua ancora di salvezza, è stato spazzato via da questi disgraziati che si permettono ancora di venirci a parlare in Tv come fossero dei profeti.
Ci hanno impedito, oltre che a muoverci, anche di lavorare, ossia di poter portare a casa il cibo per le nostre famiglie, nemmeno durante il fascismo e la repubblica di Salò si era arrivati a tanto. E hanno il coraggio di accusare Mussolini di essere stato un dittatore! Loro cosa sono? Peggio, molto peggio perché siamo in democrazia. Se ci volevano chiudere in prigione, dovevano garantirci i soldi sul conto corrente per vivere. Invece no, ci hanno chiuso, impedito di lavorare e pretendono anche che si obbedisca in silenzio.
La rabbia che proviamo non è tanta, è di più. Il 4 maggio saranno due mesi senza aver potuto lavorare per milioni di italiani che si troveranno più poveri che mai, costretti a rivolgersi alle banche, i soliti strozzini di stato o legalizzati, o ai cravattari e alle finanziarie che si divertiranno a far piangere le persone.
Ponetevi una domanda sola: esiste un limite oltre il quale la vita di un essere umano ha un prezzo che in molti e sono sempre di più, non è più disposto a pagare? E se la risposta è sì, non pensate che, con quello che ci attende nei prossimi mesi e anni, questo prezzo sia stato abbondantemente superato?