Il volo puntuale parte alle 10:40 per il viaggio che ci porterà dal nostro generale. Tu chiamale se vuoi emozioni come cantava il grande Lucio in tempi non sospetti. Ma le emozioni, in tutti questi anni non sono mancate a cominciare da quel non troppo lontano 2023 quando l'irresponsabile scribacchino di provincia, come si definisce lui, ma non è cosi, direttore di tante Gazzette tra cui quella di Viareggio, Lucca e Garfagnana decide di presentare il libro del generale Vannacci. Un atteggiamento a dir poco contro corrente, quella corrente del mainstream votato al pensiero unico dominante nella quale tutti nuotavano, non sapendo che di li a poco avrebbero annaspato. Insomma una scommessa quella della presentazione al bagno Biondetti che di lì a poco avrebbe portato il generale Vannacci al parlamento dei grandi eletti, tanto per fare un po' di rima baciata. Quel parlamento europeo nel quale avrebbe dovuto misurarsi con avanzi di galera come al Salis che non solo avrebbero occupato posti appunto nel parlamento stesso, ma da quegli scranni avrebbe suggerito di occupare appartamenti sfitti o quanto si presentasse libero da inquilini. Dal Biondetti al parlamento dei grandi eletti con oltre 560 mila voti e non 500 mila come si tende a descrivere. Una scommessa vinta quella di Aldo Grandi e del nostro giornale che ci ha portato dalla provincia a Bruxelles proprio per seguire di persona con qualche inviato poco speciale la vita del nostro europarlamentare. Eh si, di europarlamentari non ne abbiamo avuti molti alle nostre latitudini e al di là del fatto che si possa pensare come lui dovrebbe essere un atteggiamento più riverente e riconoscente verso questo personaggio ma si sa profeta nemo in patria.
Un viaggio con un po' di turbolenza derivata dalle perturbazioni presenti in questo inizio settimana in Europa, mai però così forti come quelle scatenate dai nostri rappresentanti nazionali del Pd, Elly in testa, che pur di far naufragare la figura di Fitto alla vicepresidenza si inventano di tutto, dallo spostamento a destra degli schieramenti proposti fino a presentare nuove proposte inaccettabili. Insomma, alla faccia degli interessi nazionali, sono sedute con pochi voti per non fare l'interesse dell'Italia. E bravi. Ma il generale non demorde, fin dal primo discorso che ha fatto a braccio naturalmente e sempre argomentando i motivi per i quali, secondo lui, generale dell'esercito, paracadutista, istruttore e comandante di tante missioni internazionali, sarebbe il caso di terminare la guerra in Europa prima che la situazione degeneri.
Orecchie da mercanti da parte di tutti o quasi e proprio il giorno prima che il nostro aereo partisse in vista di Bruxelles, è decollata la grande idea del presidente uscente Biden di far utilizzare all'Ucraina missili forniti dagli Usa a lungo raggio per l'impiego e bombardamento del territorio Russo. Il viaggio prosegue con questo invito che ci ha fatto il generale per seguirlo nella sua avventura europea in quel parlamento nel quale cercherà di argomentare come sempre con estrema logica, i motivi per i quali sconsiglia vivamente di proseguire una guerra. Vi sembra poco?
Siamo in volo, un volo che ci porterà a incontrarlo in una sede nella quale nessuno all'inizio forse pensava di trovarlo, emozionati forse come lui visto l'importanza dell'invito istituzionale. E anche se tutto il mainstream lo attacca, cerca di tacciarlo, lo accusa di tante nefandezze ultima delle quali, proprio ieri sera a Report, di appartenere alla massoneria, noi continuiamo a difenderlo e appoggiarlo. Ma di prove e dimostrazioni di onestà ci sembra ne abbia ampiamente date, visto che ogni denunzia è andata in una bolla di sapone e tutte le accuse che gli sono state fatte sono state smentite prontamente dai fatti. Una caratteristica dei nostri giornali è proprio quella di pensare con il nostro cervello, spesso contro quella corrente mediatica che cerca di appiattire e uniformare ogni diversità di pensiero da quello unico dominante. Se ne facciano una ragione quelli del Pd, i vari Fratoianni e Salis, noi non intendiamo occupare gli alloggi, pardon le menti di nessuno con il nostro pensiero, ma non intendiamo neppure subire occupazioni abusive. Il viaggio prosegue alla volta del parlamento. Chi l'avrebbe detto che le Gazzette sarebbero sbarcate a Bruxelles? Gazzetta di Lucca, di Viareggio, di Massa Carrara o della Garfagnana, ora anche Gazzetta d'Europa. Avanti con coraggio.