Ce n'è anche per Cecco a cena
Intuizione della Gazzetta o solo fortuna? Dal bagno Biondetti all'Europarlamento dei grandi eletti
Il volo puntuale parte alle 10:40 per il viaggio che ci porterà dal nostro generale. Tu chiamale se vuoi emozioni come cantava il grande Lucio in tempi non sospetti. Ma le emozioni, in tutti questi anni non sono mancate a cominciare da quel non troppo lontano 2023 quando l'irresponsabile scribacchino di provincia, come si definisce lui, ma non è cosi, direttore di tante Gazzette tra cui quella di Viareggio, Lucca e Garfagnana decide di presentare il libro del generale Vannacci. Un atteggiamento a dir poco contro corrente, quella corrente del mainstream votato al pensiero unico dominante nella quale tutti nuotavano, non sapendo che di li a poco avrebbero annaspato. Insomma una scommessa quella della presentazione al bagno Biondetti che di lì a poco avrebbe portato il generale Vannacci al parlamento dei grandi eletti, tanto per fare un po' di rima baciata. Quel parlamento europeo nel quale avrebbe dovuto misurarsi con avanzi di galera come al Salis che non solo avrebbero occupato posti appunto nel parlamento stesso, ma da quegli scranni avrebbe suggerito di occupare appartamenti sfitti o quanto si presentasse libero da inquilini. Dal Biondetti al parlamento dei grandi eletti con oltre 560 mila voti e non 500 mila come si tende a descrivere. Una scommessa vinta quella di Aldo Grandi e del nostro giornale che ci ha portato dalla provincia a Bruxelles proprio per seguire di persona con qualche inviato poco speciale la vita del nostro europarlamentare. Eh si, di europarlamentari non ne abbiamo avuti molti alle nostre latitudini e al di là del fatto che si possa pensare come lui dovrebbe essere un atteggiamento più riverente e riconoscente verso questo personaggio ma si sa profeta nemo in patria...
Loreno Bertolacci e le Gazzette volano a Bruxelles per e con Roberto Vannacci
Incazzati. Questa è la parola giusta. E schifati. Perché tutto si può accettare in questa esistenza già tribolata e tribolante, ma non la cattiveria umana, non la denigrazione…
La Gazzetta del Serchio: cambia il dominio in .net e così anche la posta elettronica, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Prima o poi sarebbe potuto e, magari, anche dovuto accadere. La Gazzetta del Serchio così come la Gazzetta di Viareggio e anche la Gazzetta di Massa Carrara hanno cambiato il proprio dominio passando da .it a .net Di conseguenza anche la posta elettronica ha visto modificarsi in
Vannacci 2 Resto del mondo (al contrario) 0: anche la procura militare archivia le accuse contro di lui
Quante volte abbiamo scritto che se gli imbecilli volassero il cielo sarebbe pieno di uccelli? Tante, tantissime, ma, evidentemente, mai abbastanza. Dopo l'archiviazione del Gup per le accuse…
'Odio' l'Unione Europea così come tutti gli organismi sovranazionali, ma andrò a votare Roberto Vannacci
Chi legge abitualmente le Gazzette sa che a queste latitudini non sono graditi gli organismi sovranazionali senza alcuna eccezione. Si tratta solo e soltanto di carrozzoni che mantengono lautamente parassiti che portano a casa stipendi d'oro mentre i popoli degli stati che dovrebbero rappresentare si svenano da mane a sera per tirare avanti la carretta, partite Iva in primis. L'Unione Europea è un pericolo, ormai lo hanno compreso tutti. Solo il presidente Mattarella - non è mai stato il mio presidente - unitamente ai politicanti che lo circondano può uscirsene fuori come i dolori parlando di sovranità dell'Unione Europea quando anche il più ignorante degli studenti di una qualsiasi facoltà di Giurisprudenza o Scienze Politiche sa che per esserci sovranità devono esistere e sussistere tre elementi fondamentali: un popolo, un territorio, una sovranità tutte cose che, nel caso dell'UE non solo non reggono, ma nemmeno esistono. Se un giorno l'Unione Europea dovesse annientare, come già sta facendo, l'autonomia dei singoli stati, sarebbe la devastazione totale. L'Italia non ha più sovranità perché nel momento in cui non stampi più moneta sei costretto ad accettare le condizioni che ti impongono gli altri. Non importa se avere l'euro al posto della lira sia meglio o peggio, quello che conta è che non esistiamo più come entità autonoma e sovrana. E questo vale per tante, tantissime altre cose, costretti a subire e ad accettare, a sottostare ai diktat di una élite di tecnocrati-burocrati capaci di solo di annientare ogni identità-individualità in nome di una massificazione-omogeneizzazione che renda l'uomo una cavia sperimentale. Per questo non siamo mai andati a votare alle elezioni europee, perché l'Unione Europea ci fa, semplicemente, schifo. Stolti, ipocriti, ciechi, dementi coloro i quali annusano fratellanza e comunità di intenti dove, al contrario, regnano solamente ipocrisia e servilismo...
Per la prima volta AstraZeneca ammette: "Il vaccino anti Covid può provocare trombosi rara". Ma allora avevamo ragione noi!
L'azienda biofarmaceutica internazionale AstraZeneca ha ammesso per la prima volta che uno degli effetti collaterali, sia pure a suo avviso molto raro, del suo vaccino contro il Covid-19 è la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). "Il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts). Le cause sono sconosciute", si legge in un estratto di un documento fornito dall'azienda a un tribunale lo scorso febbraio. Ma allora avevamo ragione noi che ci siamo sempre rifiutati di vaccinarsi costasse quel che è, effettivamente, poi costato in termini di emarginazione sociale e additamento collettivo al pubblico ludibrio? In sostanza l'azienda farmaceutica dovrà, presumibilmente e al termine dei processi intentati nei suoi confronti da altrettanti cittadini che hanno patito le conseguenze della sostanza che si erano inoculati, risarcire a suon di milioni di dollari o di euro chi ha avuto il coraggio di andare fino in fondo e sfondare il muro di gomma alzato dalle autorità civili, politiche e amministrative dell'intero emisfero. Ma come? Ma vaccinarsi non era un dovere civico, una scelta non scelta visto che è finito per diventare un obbligo imposto in tutti i modi anche quelli più schifosi e ignobili ai limiti del ricatto e dell'estorsione, l'unica maniera per salvarsi dal Covid e dalle sue infauste conseguenze tra cui, appunto, la morte se non matematicamente certa, assolutamente sicura? Già, ma, obiettano i soliti soloni di questo mondo, qualche episodio anomalo ci può sempre stare, peccato che la maggioranza di coloro che lo hanno avvertito non potranno mai più raccontarlo. Quindi? Che cosa facciamo? E se tra i casi in esame fosse capitato proprio a noi o a qualcuno dei nostri familiari? Come avremmo dovuto e come dovremmo reagire di fronte alla rivelazione-dichiarazione di AstraZeneca?...
Generale, dietro la collina ci sta la Gazzetta (del Serchio) mai così vicina
La famosa canzone di Francesco De Gregori ha offerto lo spunto per il titolo dell’articolo nel quale il generale in questione non è uno qualunque, ma quello in questo momento più discusso in Italia: Roberto Vannacci. Per collina possiamo invece intendere la formazione montuosa che, se vista dalla città di Lucca, separa la valle del Serchio dalla stessa. Una valle che ha un suo giornale on-line come la “Gazzetta del Serchio” del quale sono onorato di far parte. Gazzetta che non poteva rimanere indifferente a quanto si sta, per l’ennesima volta, costruendo intorno alla figura del generale Vannacci e alle sue ultime dichiarazioni. Generale dell’esercito italiano che ha deciso di candidarsi come indipendente nelle file della Lega alle ultime elezioni europee. Stiamo veramente assistendo ad una sceneggiata, messa in piedi da un mainstream privo di correttezza giornalistica e onestà intellettuale. Una notte “crucca ed assassina” come cantava De Gregori nel suo celebre brano. Crucca perché parla una lingua che non è la nostra, quella di un giornalismo corretto fatto di trasposizioni esatte di quelle che sono le dichiarazioni di un’intervista e non di pezzi della stessa presi qua è là con il preciso intento di dare un diverso significato ai concetti che si volevano esprimere. La notte dell’informazione insomma che diventa anche assassina perché uccide la “verità giornalistica”, linfa vitale che deve sempre scorrere nel flusso dell’informazione in un mondo fatto di fake news e di social dove tutto può essere detto e scritto e tutti possono dire tutto quello che vogliono, senza possibilità di riprova e senza appello...
La fogna romana ha partorito i topi per lanciarli all'assalto di Roberto Vannacci
La Cloaca Massima dell'antica Roma è una delle più antiche condotte fognarie. Il nome, Cloaca Maxima in latino, significa letteralmente "la fogna più grande". E' da qui, metaforicamente, dalla capitale che cloaca massima lo è sempre stata in tutti i sensi, che negli ultimi giorni sono partiti i topi incaricati di aggredire-assalire e, se possibile, anche divorare il generale di divisione Roberto Vannacci. Un gioco al massacro che, per chi conosce i meandri della (dis)informazione, sa benissimo come funziona e, soprattutto, da dove arriva. Vannacci, l'autore de Il mondo al contrario, il vero best-seller degli ultimi decenni nel campo dell'editoria italiana, è stato indagato, udite udite, per una serie di episodi riconducibili alla sua permanenza in Russia e a Mosca nella fattispecie, unitamente alla famiglia. Rimborsi spese, utilizzo di un'auto pubblica e altre amenità che sono state sparate ad alzo zero dai giornali di regime nemmeno si trattasse del peggior delinquente e non, invece, di un uomo che ha scritto un testo nel quale si sono ritrovati e si ritrovano milioni di italiani. Chi avrà passato le indiscrezioni alla stampa? Non ci vuole la laurea per immaginarlo visto che esse possono essere fuoriuscite solamente dal luogo presso il quale si trovava il fascicolo. Inoltre, basta seguire la traccia del cui prodest per capire. Vannacci si candiderà nelle liste della Lega alle elezioni europee e non avrà problemi a passare il turno. A qualcuno, all'interno dell'alleanza che governa il Paese, non va giù della serie chi è e che cosa vuole questo parvenu della politica... E allora diamogli addosso con ogni mezzo...
Al Borgo Paolinelli si candida come sindaco unico per il centrodestra, esplode il conflitto tra le due anime di Fratelli d'Italia
In redazione arriva un comunicato stampa con cui si annuncia che Cipriano Paolinelli di Fratelli d'Italia sarà il candidato unico per il centrodestra unito alle prossime elezioni amministrative di Borgo a Mozzano. Il testo è scritto in maniera un po' approssimativa, almeno dal punto di vista grammaticale, ma la notizia c'è tutta. Lo scrivente spiega che è stata raggiunta la quadra, terminologia piuttosto anomala, ma che rende l'idea. Gli annunciatari, secondo la nota politica, sarebbero la presidente del circolo di Fratelli d'Italia Marina Motroni, il responsabile territoriale di Forza Italia Claudio Gemignani e lo stesso segretario della Lega sezione Mediavalle Cipriano Paolinelli. Nemmeno il tempo di pubblicare ed ecco scoppiare il caos. Non risulterebbe, infatti, che Fratelli d'Italia nella figura di Riccardo Giannoni, coordinatore provinciale, abbia approvato la nomina. Ma, allora, come mai è stata annunciata la candidatura di Paolinelli con l'appoggio di Motroni che presiede il circolo di Borgo a Mozzano? Che ci sia stato qualcuno, magari lo stesso Paolinelli, che ha voluto mangiare l'uovo in culo alla gallina e spiazzare la concorrenza ammesso che ci sia? Le malelingue sostengono che il coordinatore provinciale Giannoni si sarebbe imbufalito perché è stato deciso tutto senza la sua approvazione mentre altri rispondono che lui stesso si era impegnato a rispettare la volontà dei territori e, quindi, delle localis ezioni che, con Marina Motroni, si è espressa a favore di Paolinelli. Fatto sta che la notizia di Paolinelli candidato ha raggiunto appena 280 visualizzazioni, poco, pochissimo se si pensa alle visualizzazioni che una notizia del genere raggiunge, in genere, sulla Gazzetta del Serchio. Vuol dire che nessuno o pochi hanno condiviso il link. Perché?...
Un Natale al... contrario
Durante la folle guerra che Mussolini dichiarò al comunismo e alla Russia di Stalin i soldati italiani inviati al fronte prima nel Csir (Corpo di spedizione italiano in Russia) e, successivamente, con l'integrazione di altri due corpi d'armata, nell'ottava armata o Armir (Armata italiana in Russia) vissero il Natale a temperature di parecchi gradi sotto allo zero, gelati nelle trincee e in mezzo alla neve, provati dal fuoco nemico e desiderosi, realmente e soltanto, di poter tornare a casa per festeggiare, questo si, un Natale come era sempre stato, nelle proprie case e con le proprie famiglie. Mai come in quei mesi disgraziati, terribili e, purtroppo, tragici, il Natale assurse un significato umano e anche religioso. Oggi, a distanza di quasi un secolo, il benessere, l'abitudine al dare tutto per scontato, l'assenza di una coscienza nazionale e identitaria, l'ignoranza e il dominio della tecnologia e del virtuale sul reale, hanno fatto sì che la ricorrenza perdesse ogni aspetto morale, religioso, intimo insiti in un senso di appartenenza che, appunto, non appartiene più. E nonostante, a Lucca, la nuova amministrazione abbia fatto il massimo e lo ha fatto bene, per celebrarlo, sia pure in termini laici e... pagani, ma con passione ed entusiasmo, ci sarà sempre un don Franco Cerri ad aprire la bocca dandole il fiato che nessuno gli ha chiesto. Che cosa, in realtà e sotto tutti gli aspetti, ci sia da celebrare e da festeggiare in questi giorni di questo dannato nuovo millennio nell'anno di (dis)grazia 2023, non riusciamo proprio a comprenderlo. Gran parte degli italiani se ne va all'estero durante le festività natalizie, magari in paesi musulmani dove il Natale conta quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni, dando ancora l'ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, di come, ormai, non esiste più alcuna coscienza di niente che non sia la convinzione che tutto ciò che abbiamo ci pervenga per diritto, si fa per dire, divino. A Monfalcone migliaia di musulmani, loro sì, pronti a tutto pur di difendere la religione, ultimo e unico vincolo sacro perso il quale perderebbero ogni ragione di vita, marciano contro la decisione del sindaco leghista di chiudere due moschee abusive...
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Ci viene quasi da vomitare. Per anni la Sinistra - ma dov'è, oggi, la Sinistra? - ci ha sistematicamente frantumato i testicoli protestando, giustamente, contro l'indiscriminato aumento delle spese militari, contro la proliferazione nucleare, contro le basi Nato in Italia. E, adesso, invece, ecco che il governo di Mario Draghi, questo occhi di cernia sdraiato sulla linea servile della Nato e degli Stati Uniti cosa fa? Si prostituisce, letteralmente, all'aumento delle spese militari, a favore degli uomini con le stellette dei quali noi, qualunque divisa indossino, abbiamo sempre diffidato. Sempre. E sapete perché? Perché quando indossi una divisa, qualunque essa sia, firmi un patto con cui abdichi all'intelligenza, all'autonomia di pensiero, all'indipendenza di giudizio e osservi solo una regola: obbedire e aggiungici anche il crede e il combattere non indispensabili, ma conseguenti. L'Italia non è più un Paese sovrano, è solo un satelliote degli Stati Uniti e dell'Unione Europea ed è convinto che solo se resterà sotto l'ombrello a stelle e a strisce o sotto quello di qualche organismo sovranazionale, potrà restare tranquilla e non rischiare l'invasione (sic!) della Russia. Si, perché adesso i russi sono tornati a far paura come quando, in epoca sovietica e comunista, si dice che mangiassero i bambini. Ridicoli. Ovvio che da una Russia governata da un ex ufficiale del Kgb ci sia ben poco di buono da attendersi, visto che sta deportando - 'sport' in grande spolvero sin dagli dell'epoca staliniana - i poveri ucraini in Siberia e nei punti più lontani del proprio territorio così da sradicare ogni senso di identità e appartenenza. Ma da qui a credere che gli asini volino ce ne corre...
La guerra scoppiata in Ucraina, assurda e disumana - ma esistono guerre 'umane'? - ha fornito ai sostenitori della produzione bellica il motivo per fare soldi a palate. Né più né meno di come il Covid ha permesso l'arricchimento dei soliti big dell'industria farmaceutica. Non riusciamo a comprendere che mantenere le masse in uno stato di costante apprensione facilita il loro governo e distrugge ogni facoltà di critica. Adesso, dopo il Super Green Pass e le puttanate che hanno inventato con danni irreparabili - guardatevi in giro, c'è gente che, ormai, si è bevuta il cervello e sono sempre più numerosi gli irrecuperabili che indosseranno la mascherina anche in spiaggia questa estate - c'è la diffusione ai quattro venti che la Russia voglia aggredire l'Occidente, conquistare una dopo l'altra le ex repubbliche sovietiche e via di questo passo.
Così, ed ecco il motivo di questa lunga premessa, a Coltano dove, nell'immediato dopoguerra, fu allestito un campo di contenimento di ex fascisti, il governo italiano ha dato il via libera per la costruzione di una nuova base militare, ovviamente al servizio degli americani e della Nato nella sostanza, delle nostre forze armate nella forma. E' uno schifo, una vergogna. Mario Draghi è la personificazione dell'nclocnludenza, dell'asservimento alle multinazionali economico-finanziarie che si spartiscono il mondo e coloro che ci stanno insieme al governo, a partire da Matteo Salvini, fanno schifo ancora più di lui.
Come si fa a non capire che ogni nuova arma serve solo a distruggere quella precedente e a causare migliaia, milioni di vittime? Basta osservare quello che sta accadendo in Ucraina per capire che le uniche vittime della guerra contemporanea sono i soldati che stanno in prima linea e la popolazione civile mentre i politicanti da strapazzo, vero e proprio cancro umano, restano al riparo e con la poltrona sotto il culo.
Una base militare a Coltano? Dovrebbero insorgere a decine di migliaia e, invece, nessuno apre bocca a cominciare dal Pd, questo ectoplasma velenoso e contagioso che ha distrutto ogni seme fruttifero di quello che, un tempo, era lo spirito internazionalista e antimilitarista della Sinistra. Vi rendete conto? Il Pd che è a favore dell'aumento delle spese militari, delle basi Nato in Italia e in Europa, dell'aumento dell'importanza per gli uomini in divisa ossia il contrario del primato dell'intelligenza.
Menomale che siamo, ormai, arrivati a 60 anni e quello che ci resta da vivere è senza dubbio meno di quello che abbiamo vissuto. Povera gioventù e poveri figli vostri.
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In questa sorta di follia collettiva fomentata, esattamente come il Covid, dalla politica e dai politicanti del Pensiero Unico Dominante, sono in pochi, pochissimi quelli che cercano di aprire gli occhi, usare il cervello e pensare al futuro. La guerra in Ucraina ha ulteriormente annebbiato le menti e sembra davvero di essere tornati ai tempi della Guerra Fredda. Contenti gli americani, ovviamente, democratici in primis, che hanno una nuova ragione per vivere, con la Russia che è tornata ad essere il diavolo in persona e il nemico da abbattere a tutti i costi. Putin, del resto, non piace e non è mai piaciuto proprio per quel suo modo di essere così diretto, addirittura brutale, per di più amico di Silvio Berlusconi e, si sa, a queste latitudini, ma anche a quelle europee ciò è imperdonabile. Inoltre è assolutamente contrario alla teoria Gender, non ama le adozioni e i matrimoni per persone del medesimo sesso - e ha ragione - è un sovranista e tradizionalista convinto - e ha ragione anche in questo - ragiona negli interessi del popolo russo o di quelli che lui ritiene essere tali. Vorremmo solo far notare che dopo il crollo del muro di Berlino la Russia ha rischiato, realmente, di scomparire come entità politica e anche geografica oltreché economica. Merito anche suo se ciò non è avvenuto. E' un dittatore? Certo, lo è in buonissima parte e del resto proviene dalle file del Kgb che è la Cia in versione russa ed ex sovietica. Ha, anche, un robusto pelo sullo stomaco e non ama chi lo contraddice.
Fatta questa necessaria premessa, c'è da capire per quale motivo l'Italia debba essere inserita nella black list dei Paesi ostili alla Russia o, meglio, quale sia l'interesse per la nostra disgraziata penisola di schierarsi armi e bagagli con gli Stati Uniti e con l'Unione Europea. Siamo servi, purtroppo anche sciocchi, dei grandi organismi sovranazionali, incapaci di produrre una classe dirigente che non sia solo digerente. I nostri politicanti fanno pena per non dire schifo, ignoranti oltre ogni misura, incapaci, buoni solo a riscuotere, nella maggior parte dei casi, il lauto stipendio garantito.
Abbiamo sentito, appena ieri sera per caso alla trasmissione serale radiofonica un tempo condotta dal nostro indimenticabile amico Aldo Forbice, uno pseudo esperto - ma esperto di che? - che si augurava l'aumento delle spese militari per costituire un esercito europeo in grado di poter esercitare una certa pressione in nome dell'Ue, questo ectoplasma politico che non ha ragione di esistere se non in forma economico-finanziaria legata alle società anonime che si dividono la ricchezza mondiale. Una corsa al riarmo contro chi non si capisce bene, e per poter tornare a contare sullo scacchiere internazionale. Ovvio che la conseguenza è la definitiva perdita di sovranità, l'affidarsi completamente ad un organismo sovranazionale che non avrà alcuna pietà e non conosce le esigenze e i bisogni delle singole nazioni. Guardate, ad esempio, la Bolkestein e non solo. Saranno i tecnocrati e i burocrati delle istituzioni europee e mondiali a decidere delle nostre vite quotidiane come hanno fatto con il Covid e come stanno facendo adesso.
Gli imbecilli fautori e sostenitori di una unione europea a tutti i costi e per tutti i gusti, in particolare i loro, fanno finta di non capire che un organismo politico e militare europeo sorge in contrapposizione alla Russia e in alleanza con gli Stati Uniti. La Nato non ha ragione di esistere così come non ha ragione di esistere un esercito europeo essendo troppe le divisioni e le differenze tra i singoli stati. Ma questo sistema simbiotico e omogeneo della deidentificazione spinta, dell'annullamento di ogni identità politica, geografica, culturale, religiosa e sessuale, vuole giungere alla distruzione totale e alla disgregazione del mondo come, fino a qualche decennio fa, era concepito. Più nessun limite perché tutto sarà permesso e chi non è d'accordo sarà considerato un oppositore anacronistico.
Guardate il Covid e la guerra: decine di migliaia di profughi ucraini, molti dei quali approfitteranno di questa tragedia per espatriare senza alcun controllo, arrivano in Italia senza vaccinazioni né impedimenti di sorta. Ed è giusto così. Hanno ben altre cose a cui pensare che a puttanate come quelle che il Comitato Tecnico Scientifico e occhi di cernia monsieur Draghi ci vogliono inculcare. Il problema è che, nel frattempo, proprio perché non vaccinati e restii a farsi iniezioni di una sostanza che non serve a essere immuni, ci sono altrettanti italiani sospesi dal lavoro, senza stipendio, costretti a rivolgersi alle cure dello psicologo perché emarginati e derisi da una maggioranza di persone che hanno fatto la scelta opposta. E invece di abbattere, ormai, anche qui le assurde misure di contenimento, al contrario il Green Pass in tutta la sua idiozia continua ad imperare.
E noi dovremmo fidarci e affidarci, dopo due anni di dittatura sanitaria che ha stravolto e distrutto le coscienze e le famiglie, ad un Governo di impediti che vuole legarci mani e piedi all'Unione Europea? No signori, noi disprezziamo la nostra classe politica, dal primo di destra all'ultimo di sinistra, una classe politica di gente che non ha cultura, non conosce la storia, non sa nemmeno dove alberga ed è il difetto maggiore, il buonsenso. Noi non andremo mai in guerra per questo Governo, non seguiremo mai le sue indicazioni, siamo e saremo sempre dei ribelli. All'imbecillità dilagante.
Noi facciamo il tifo per il popolo ucraino aggredito, ma non dimentichiamo le ragioni della Russia di Putin che avrebbero dovuto essere ascoltate. Seguite su Internet i discorsi che Putin ha fatto negli ultimi anni. E prestate attenzione. Non fidatevi solamente di ciò che dicono e scrivono le stesse fonti che vi hanno massacrato per due anni all'insegna della paura del Covid. Sono sempre gli stessi gente, occhio. Ragionate con la propria testa, approfondite e non dimenticatevi mai che i gatti non sono o tutti neri o tutti bianchi, soprattutto, in politica. L'Italia non è altro che una espressione geografica da fare vergogna persino a quella definita così dal Metternich due secoli fa. Facciamo schifo perché non siamo più padroni del nostro destino. Subiamo e subiremo conseguenze inenarrabili per ciò che abbiamo deciso di appoggiare contro la Russia senza nemmeno soffermarci a riflettere su quali saranno le conseguenze per la nostra economia e le nostre vite.
Già, ma ci saranno i soldi stampati a Bruxelles a rifocillarci e a rimborsarci di tutto ciò che è andato perduto. Come con il Covid e i suoi ristori che non hanno ristorato una beata fava e perdonateci il francesismo. Il cappio al collo è sempre più stretto, stiamo soffocando e nessuno se ne accorge.