Ce n'è anche per Cecco a cena
Intuizione della Gazzetta o solo fortuna? Dal bagno Biondetti all'Europarlamento dei grandi eletti
Il volo puntuale parte alle 10:40 per il viaggio che ci porterà dal nostro generale. Tu chiamale se vuoi emozioni come cantava il grande Lucio in tempi non sospetti. Ma le emozioni, in tutti questi anni non sono mancate a cominciare da quel non troppo lontano 2023 quando l'irresponsabile scribacchino di provincia, come si definisce lui, ma non è cosi, direttore di tante Gazzette tra cui quella di Viareggio, Lucca e Garfagnana decide di presentare il libro del generale Vannacci. Un atteggiamento a dir poco contro corrente, quella corrente del mainstream votato al pensiero unico dominante nella quale tutti nuotavano, non sapendo che di li a poco avrebbero annaspato. Insomma una scommessa quella della presentazione al bagno Biondetti che di lì a poco avrebbe portato il generale Vannacci al parlamento dei grandi eletti, tanto per fare un po' di rima baciata. Quel parlamento europeo nel quale avrebbe dovuto misurarsi con avanzi di galera come al Salis che non solo avrebbero occupato posti appunto nel parlamento stesso, ma da quegli scranni avrebbe suggerito di occupare appartamenti sfitti o quanto si presentasse libero da inquilini. Dal Biondetti al parlamento dei grandi eletti con oltre 560 mila voti e non 500 mila come si tende a descrivere. Una scommessa vinta quella di Aldo Grandi e del nostro giornale che ci ha portato dalla provincia a Bruxelles proprio per seguire di persona con qualche inviato poco speciale la vita del nostro europarlamentare. Eh si, di europarlamentari non ne abbiamo avuti molti alle nostre latitudini e al di là del fatto che si possa pensare come lui dovrebbe essere un atteggiamento più riverente e riconoscente verso questo personaggio ma si sa profeta nemo in patria...
Loreno Bertolacci e le Gazzette volano a Bruxelles per e con Roberto Vannacci
Incazzati. Questa è la parola giusta. E schifati. Perché tutto si può accettare in questa esistenza già tribolata e tribolante, ma non la cattiveria umana, non la denigrazione…
La Gazzetta del Serchio: cambia il dominio in .net e così anche la posta elettronica, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Prima o poi sarebbe potuto e, magari, anche dovuto accadere. La Gazzetta del Serchio così come la Gazzetta di Viareggio e anche la Gazzetta di Massa Carrara hanno cambiato il proprio dominio passando da .it a .net Di conseguenza anche la posta elettronica ha visto modificarsi in
Vannacci 2 Resto del mondo (al contrario) 0: anche la procura militare archivia le accuse contro di lui
Quante volte abbiamo scritto che se gli imbecilli volassero il cielo sarebbe pieno di uccelli? Tante, tantissime, ma, evidentemente, mai abbastanza. Dopo l'archiviazione del Gup per le accuse…
'Odio' l'Unione Europea così come tutti gli organismi sovranazionali, ma andrò a votare Roberto Vannacci
Chi legge abitualmente le Gazzette sa che a queste latitudini non sono graditi gli organismi sovranazionali senza alcuna eccezione. Si tratta solo e soltanto di carrozzoni che mantengono lautamente parassiti che portano a casa stipendi d'oro mentre i popoli degli stati che dovrebbero rappresentare si svenano da mane a sera per tirare avanti la carretta, partite Iva in primis. L'Unione Europea è un pericolo, ormai lo hanno compreso tutti. Solo il presidente Mattarella - non è mai stato il mio presidente - unitamente ai politicanti che lo circondano può uscirsene fuori come i dolori parlando di sovranità dell'Unione Europea quando anche il più ignorante degli studenti di una qualsiasi facoltà di Giurisprudenza o Scienze Politiche sa che per esserci sovranità devono esistere e sussistere tre elementi fondamentali: un popolo, un territorio, una sovranità tutte cose che, nel caso dell'UE non solo non reggono, ma nemmeno esistono. Se un giorno l'Unione Europea dovesse annientare, come già sta facendo, l'autonomia dei singoli stati, sarebbe la devastazione totale. L'Italia non ha più sovranità perché nel momento in cui non stampi più moneta sei costretto ad accettare le condizioni che ti impongono gli altri. Non importa se avere l'euro al posto della lira sia meglio o peggio, quello che conta è che non esistiamo più come entità autonoma e sovrana. E questo vale per tante, tantissime altre cose, costretti a subire e ad accettare, a sottostare ai diktat di una élite di tecnocrati-burocrati capaci di solo di annientare ogni identità-individualità in nome di una massificazione-omogeneizzazione che renda l'uomo una cavia sperimentale. Per questo non siamo mai andati a votare alle elezioni europee, perché l'Unione Europea ci fa, semplicemente, schifo. Stolti, ipocriti, ciechi, dementi coloro i quali annusano fratellanza e comunità di intenti dove, al contrario, regnano solamente ipocrisia e servilismo...
Per la prima volta AstraZeneca ammette: "Il vaccino anti Covid può provocare trombosi rara". Ma allora avevamo ragione noi!
L'azienda biofarmaceutica internazionale AstraZeneca ha ammesso per la prima volta che uno degli effetti collaterali, sia pure a suo avviso molto raro, del suo vaccino contro il Covid-19 è la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS). "Il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts). Le cause sono sconosciute", si legge in un estratto di un documento fornito dall'azienda a un tribunale lo scorso febbraio. Ma allora avevamo ragione noi che ci siamo sempre rifiutati di vaccinarsi costasse quel che è, effettivamente, poi costato in termini di emarginazione sociale e additamento collettivo al pubblico ludibrio? In sostanza l'azienda farmaceutica dovrà, presumibilmente e al termine dei processi intentati nei suoi confronti da altrettanti cittadini che hanno patito le conseguenze della sostanza che si erano inoculati, risarcire a suon di milioni di dollari o di euro chi ha avuto il coraggio di andare fino in fondo e sfondare il muro di gomma alzato dalle autorità civili, politiche e amministrative dell'intero emisfero. Ma come? Ma vaccinarsi non era un dovere civico, una scelta non scelta visto che è finito per diventare un obbligo imposto in tutti i modi anche quelli più schifosi e ignobili ai limiti del ricatto e dell'estorsione, l'unica maniera per salvarsi dal Covid e dalle sue infauste conseguenze tra cui, appunto, la morte se non matematicamente certa, assolutamente sicura? Già, ma, obiettano i soliti soloni di questo mondo, qualche episodio anomalo ci può sempre stare, peccato che la maggioranza di coloro che lo hanno avvertito non potranno mai più raccontarlo. Quindi? Che cosa facciamo? E se tra i casi in esame fosse capitato proprio a noi o a qualcuno dei nostri familiari? Come avremmo dovuto e come dovremmo reagire di fronte alla rivelazione-dichiarazione di AstraZeneca?...
Generale, dietro la collina ci sta la Gazzetta (del Serchio) mai così vicina
La famosa canzone di Francesco De Gregori ha offerto lo spunto per il titolo dell’articolo nel quale il generale in questione non è uno qualunque, ma quello in questo momento più discusso in Italia: Roberto Vannacci. Per collina possiamo invece intendere la formazione montuosa che, se vista dalla città di Lucca, separa la valle del Serchio dalla stessa. Una valle che ha un suo giornale on-line come la “Gazzetta del Serchio” del quale sono onorato di far parte. Gazzetta che non poteva rimanere indifferente a quanto si sta, per l’ennesima volta, costruendo intorno alla figura del generale Vannacci e alle sue ultime dichiarazioni. Generale dell’esercito italiano che ha deciso di candidarsi come indipendente nelle file della Lega alle ultime elezioni europee. Stiamo veramente assistendo ad una sceneggiata, messa in piedi da un mainstream privo di correttezza giornalistica e onestà intellettuale. Una notte “crucca ed assassina” come cantava De Gregori nel suo celebre brano. Crucca perché parla una lingua che non è la nostra, quella di un giornalismo corretto fatto di trasposizioni esatte di quelle che sono le dichiarazioni di un’intervista e non di pezzi della stessa presi qua è là con il preciso intento di dare un diverso significato ai concetti che si volevano esprimere. La notte dell’informazione insomma che diventa anche assassina perché uccide la “verità giornalistica”, linfa vitale che deve sempre scorrere nel flusso dell’informazione in un mondo fatto di fake news e di social dove tutto può essere detto e scritto e tutti possono dire tutto quello che vogliono, senza possibilità di riprova e senza appello...
La fogna romana ha partorito i topi per lanciarli all'assalto di Roberto Vannacci
La Cloaca Massima dell'antica Roma è una delle più antiche condotte fognarie. Il nome, Cloaca Maxima in latino, significa letteralmente "la fogna più grande". E' da qui, metaforicamente, dalla capitale che cloaca massima lo è sempre stata in tutti i sensi, che negli ultimi giorni sono partiti i topi incaricati di aggredire-assalire e, se possibile, anche divorare il generale di divisione Roberto Vannacci. Un gioco al massacro che, per chi conosce i meandri della (dis)informazione, sa benissimo come funziona e, soprattutto, da dove arriva. Vannacci, l'autore de Il mondo al contrario, il vero best-seller degli ultimi decenni nel campo dell'editoria italiana, è stato indagato, udite udite, per una serie di episodi riconducibili alla sua permanenza in Russia e a Mosca nella fattispecie, unitamente alla famiglia. Rimborsi spese, utilizzo di un'auto pubblica e altre amenità che sono state sparate ad alzo zero dai giornali di regime nemmeno si trattasse del peggior delinquente e non, invece, di un uomo che ha scritto un testo nel quale si sono ritrovati e si ritrovano milioni di italiani. Chi avrà passato le indiscrezioni alla stampa? Non ci vuole la laurea per immaginarlo visto che esse possono essere fuoriuscite solamente dal luogo presso il quale si trovava il fascicolo. Inoltre, basta seguire la traccia del cui prodest per capire. Vannacci si candiderà nelle liste della Lega alle elezioni europee e non avrà problemi a passare il turno. A qualcuno, all'interno dell'alleanza che governa il Paese, non va giù della serie chi è e che cosa vuole questo parvenu della politica... E allora diamogli addosso con ogni mezzo...
Al Borgo Paolinelli si candida come sindaco unico per il centrodestra, esplode il conflitto tra le due anime di Fratelli d'Italia
In redazione arriva un comunicato stampa con cui si annuncia che Cipriano Paolinelli di Fratelli d'Italia sarà il candidato unico per il centrodestra unito alle prossime elezioni amministrative di Borgo a Mozzano. Il testo è scritto in maniera un po' approssimativa, almeno dal punto di vista grammaticale, ma la notizia c'è tutta. Lo scrivente spiega che è stata raggiunta la quadra, terminologia piuttosto anomala, ma che rende l'idea. Gli annunciatari, secondo la nota politica, sarebbero la presidente del circolo di Fratelli d'Italia Marina Motroni, il responsabile territoriale di Forza Italia Claudio Gemignani e lo stesso segretario della Lega sezione Mediavalle Cipriano Paolinelli. Nemmeno il tempo di pubblicare ed ecco scoppiare il caos. Non risulterebbe, infatti, che Fratelli d'Italia nella figura di Riccardo Giannoni, coordinatore provinciale, abbia approvato la nomina. Ma, allora, come mai è stata annunciata la candidatura di Paolinelli con l'appoggio di Motroni che presiede il circolo di Borgo a Mozzano? Che ci sia stato qualcuno, magari lo stesso Paolinelli, che ha voluto mangiare l'uovo in culo alla gallina e spiazzare la concorrenza ammesso che ci sia? Le malelingue sostengono che il coordinatore provinciale Giannoni si sarebbe imbufalito perché è stato deciso tutto senza la sua approvazione mentre altri rispondono che lui stesso si era impegnato a rispettare la volontà dei territori e, quindi, delle localis ezioni che, con Marina Motroni, si è espressa a favore di Paolinelli. Fatto sta che la notizia di Paolinelli candidato ha raggiunto appena 280 visualizzazioni, poco, pochissimo se si pensa alle visualizzazioni che una notizia del genere raggiunge, in genere, sulla Gazzetta del Serchio. Vuol dire che nessuno o pochi hanno condiviso il link. Perché?...
Un Natale al... contrario
Durante la folle guerra che Mussolini dichiarò al comunismo e alla Russia di Stalin i soldati italiani inviati al fronte prima nel Csir (Corpo di spedizione italiano in Russia) e, successivamente, con l'integrazione di altri due corpi d'armata, nell'ottava armata o Armir (Armata italiana in Russia) vissero il Natale a temperature di parecchi gradi sotto allo zero, gelati nelle trincee e in mezzo alla neve, provati dal fuoco nemico e desiderosi, realmente e soltanto, di poter tornare a casa per festeggiare, questo si, un Natale come era sempre stato, nelle proprie case e con le proprie famiglie. Mai come in quei mesi disgraziati, terribili e, purtroppo, tragici, il Natale assurse un significato umano e anche religioso. Oggi, a distanza di quasi un secolo, il benessere, l'abitudine al dare tutto per scontato, l'assenza di una coscienza nazionale e identitaria, l'ignoranza e il dominio della tecnologia e del virtuale sul reale, hanno fatto sì che la ricorrenza perdesse ogni aspetto morale, religioso, intimo insiti in un senso di appartenenza che, appunto, non appartiene più. E nonostante, a Lucca, la nuova amministrazione abbia fatto il massimo e lo ha fatto bene, per celebrarlo, sia pure in termini laici e... pagani, ma con passione ed entusiasmo, ci sarà sempre un don Franco Cerri ad aprire la bocca dandole il fiato che nessuno gli ha chiesto. Che cosa, in realtà e sotto tutti gli aspetti, ci sia da celebrare e da festeggiare in questi giorni di questo dannato nuovo millennio nell'anno di (dis)grazia 2023, non riusciamo proprio a comprenderlo. Gran parte degli italiani se ne va all'estero durante le festività natalizie, magari in paesi musulmani dove il Natale conta quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni, dando ancora l'ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, di come, ormai, non esiste più alcuna coscienza di niente che non sia la convinzione che tutto ciò che abbiamo ci pervenga per diritto, si fa per dire, divino. A Monfalcone migliaia di musulmani, loro sì, pronti a tutto pur di difendere la religione, ultimo e unico vincolo sacro perso il quale perderebbero ogni ragione di vita, marciano contro la decisione del sindaco leghista di chiudere due moschee abusive...
- Scritto da Redazione
- Ce n'è anche per Cecco a cena
- Visite: 6583
Toh, ci mancavano solo loro, gli irriducibili antifascisti dell'Anpi e dei collettivi non si sa bene di cosa di Nuova Resistenza e dell'Isi Barga. E' proprio vero che anco alle puci ni vien la tosse. Gli studenti, poi, quando c'è da fare casino invece di studiare, studiare e studiare come diceva Benedetto Croce, sono sempre in prima linea. Loro che si dichiarano antifascisti, antinazisti, difensori deglki ebrei sì, ma solamente il 27 gennaio Giornata della memoria, nemmeno hanno speso una sola parola dopo i 1400 ebrei massacrati da Hamas, i tagliagole foraggiati dall'Iran, il Paese dove i nostri cari studentelli con i nuovi... partigiani dell'età contemporanea finirebbero tutti appesi al muro e fucilati senza tanti complimenti. Bene, apprendiamo che sabato pomeriggio a Valdottavo ci sarà un presidio contro la presenza di una persona seria, di un uomo che ci ha messo sempre la faccia, che non si è mai tirato indietro, che ha giurato fedeltà alla Costituzione, che non si è mai detto fascista, tutt'altro. Se gli imbecilli volassero, effettivamente sabato potrebbero esserci problemi di visibilità nei pressi del teatro Cristofoco Colombo affittato a proprie spese da Yamila Bertieri consigliere comunale di minoranza la quale ha dovuto tirare fuori i soldi di tasca propria visto che l'attuale amministrazione comunale guidata dallo storico Patrizio Andreuccetti, tessera del Pd e segretario provinciale del partito di Elly Schlein - come fa uno storico ad essere iscritto ad un partito? - mai e poi mai le avrebbe concesso una sala per allestire l'evento. Se fosse per noi la prima cosa da fare sarebbe togliere ogni finanziamento pubblico all'Anpi che non ha assolutamente più alcuna ragione di esistere dal momento che dovrebbe casomai dedicarsi non alla politica o al sostenimento-sostentamento di ogni minoranza che con la Resistenza non hanno niente a che fare, bensì alla Storia e alla coltivazione solamente ed esclusivamente, della memoria partigiana maturata durante la guerra civile e della necessaria comprensione delle circostanze in cui avvenne. Invece no, si continuano a foraggiare associazioni ed enti dai quali, poi, fuoriescono, non si sa bene come, docenti universitari che si aggiudicano cattedre di storia a senso unico. Ma, ripetiamo, nemmeno una presa di posizione per Israele e gli ebrei, quel popolo con cui, ogni volta che conviene, si sciacquano regolarmente la bocca.
Gli idioti a una dimensione hanno anche stampato un manifesto che alleghiamo dove scrivono stronzate prive di ogni barlume di saggezza e intelligenza. Poveretti, li vogliamo vedere fra qualche anno, quando invece di tenere le chiappe sulle sedie dei banchi scolastici, si affacceranno alla vita quotidiana del lavoro. Vedremo, quando cercheranno una occupazione qualsiasi pur di sbarcare il lunario, se si proporranno con gli stessi termini e le stesse invocazioni. La demenza, purtroppo, non è soltanto senile, anzi, abbonda, soprattutto, tra le nuovissime generazioni il cui minimo comune denominatore è una ignoranza spaventosa derivante da una Ideologia che tutto comprende e offusca.
Comunque, niente male anche la protesta. Serve a ravvivare l'attenzione, tenere alta l'adrenalina, dimostrare ancora una volta che i presunti liberali verniciati di rosso-fucsia, di libertario e di liberale non hanno niente. In Iran e in gran parte dei paesi musulmani quelli come loro, gli Lgbtqrstuvz e anche le adolescenti che non indossano il velo, fanno una brutta fine, ma a questi avannotti e a queste avannotte non importa. Noi consigliamo loro una settimana all inclusive a Raqqa, ex capitale dell'Isis. Siamo certi che, una volta rientrati a casa, di generale Vannacci non ne vorrebbero uno, ma cento.
- Scritto da Redazione
- Ce n'è anche per Cecco a cena
- Visite: 3952
Non ci sorprende questa campagna planetaria o quasi a favore dei palestinesi nei confronti di Israele, senza alcuna distinzione, da un lato, tra i tagliagole liberticidi di Hamas, Iran e Hezbollah da un lato e la democratica, occidentale, libertaria Israele. Conosciamo, ormai, da tempo le ipocrisie e le deformazioni dell'Ideologia verniciata di rosso e sappiamo bene che, già cinquant'anni fa, Lotta Continua, Potere Operaio, le Brigate Rosse, tutti i gruppuscoli della sinistra extraparlamentare, stavano con i palestinesi nonostante la strage di Settembre Nero alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Gli ebrei fanno comodo da sempre, sia quando si tratta di organizzare dei pogrom con cui decimarli, sia quando serve lustrarli un po' e strumentalizzarli in funzione antifascista e antinazista. Chissà, ora, come faranno politicanti ed amministratori da strapazzo a celebrare il 27 gennaio la giornata della memoria dedicata alla Shoah, quando non hanno nemmeno aperto bocca o scritto un rigo su quanto avvenuto il 7 ottobre 2023, un mese fa, in occasione del pogrom organizzato da Hamas e che ha prodotto la strage di oltre 1400 ebrei comprese donne e bambini, fatti a pezzi, bruciati, violentati, decapitati e rapiti. Perché, vedete, il problema sta proprio qui: troppo facile ricordarsi degli ebrei solamente quando si tratta di parlare di Auschwitz e Mauthausen, di Hitler e Mussolini, quando c'è da attaccare il neofascismo pressoché inesistente e inoperante, ma che fa tanto comodo alle Elly Schlein e alle Laura Boldrini. Nessuno, tra questi soloni verniciati di rosso fucsia ha il coraggio di ammettere che, oggi, l'unico pericolo esistente per il popolo ebraico sono gli arabi ossia i musulmani dei quali stiamo riempiendo l'Europa nemmeno fosse un paniere per la spesa. Nessuno che dice che i migliaia di atti antisemiti di queste ultime settimane sono opera non delle SS, della Gestapo o delle Brigate Nere resuscitate a nuova forza, bensì di tutti coloro che, arabi e fiancheggiatori, vorrebbero lo sterminio degli ebrei per il semplice fatto che esistono ed esiste lo stato di Israele. Chi divide gli ebrei da Israele, altro non fa che il gioco sporco di chi vorrebbe cancellare entrambi.
Se non ci fosse Israele non ci sarebbero più gli ebrei anzi, ci sarebbero, ma subirebbero lo stesso destino e gli stessi massacri che hanno patito nel corso dei secoli quando vivevano all'interno di stati che li tolleravano salvo, poi, a volte, dimenticarsene. Per questa ragione, nel 1948, è stato costruito lo stato di Israele, proprio perché non si ripetessero stermini come quello nazista e pogrom come quelli sistematicamente organizzati all'interno dei Paesi dell'est europeo. E i dementi ignoranti e privi di cultura che stanno, quasi tutti, a Sinistra e tra le giovani generazioni di idioti tecnologici, non si rendono conto che attaccare, oggi, Israele e chiederne la sconfitta, equivale a sostenere, né più né meno, chi, durante ils econdo conflitto mondiale, li spediva senza tanti complimenti nelle camere a gas.
Israele e gli ebrei sono una endiadi: non può esserci l'una senza l'altro e viceversa. Sono due parole che si completano, che non possono esistere l'una senza l'altra.
Invece i politici nostrani, oltre a quelli che bivaccano, parassiti, negli organismi sovranazionali, cercano di mantenersi equidistanti, al massimo si astengono, ma niente adesioni convinte, nessuna partecipazione consapevole e sapete perché?
Per due motivi essenziali: il primo, perché intrattengono affari di natura economica con l'universo islamico che detiene il potere economico o, comunque, molto di quello che lo rappresenta. Secondo, perché hanno, in casa propria, un cancro che li sta lentamente, ma progressivamente divorando e che non sanno come affrontare: una immigrazione musulmana senza limiti che comporta la presenza del potenziale nemico, in qualunque situazione non soltanto questa, dentro i propri confini e, quindi, qualunque scelta politica rischia di scatenare il nemico dormiente.
E' pazzesco pensare che quanto sta accadendo oggi in Europa sarebbe stato impensabile fino a cinquant'anni fa. Ogni Stato, infatti, è sempre stato geloso dei propri confini, attento a difenderli, a custodirli, a proteggerli. Adesso, al contrario, i confini, almeno in Italia e in Occidente, non esistono più perché 'assassini' della sovranità nazionale e dei popoli li hanno aperti a cani e porci senza distinzione, con la scusa dei motivi umanitari, ma senza pensare alle conseguenze a lungo termine, a ciò che significa riempire una comunità più o meno solida e unita, con corpi estranei che hanno consuetudini, religioni, abitudini completamente diverse se non, addirittura, opposte, soprattutto, per quel che concerne i diritti civili e umani, la libertà di stampa e di parola.
Israele è l'unica democrazia esistente in un mondo, africano ed asiatico, dove la libertà non esiste, dove la democrazia è inesistente, dove fare domande o inchieste, cercare la verità, dire la propria opinione, essere donna o anche gay, o anche transgender o semplicemente fluidi come va tanto di moda adesso o fumarsi uno spinello, è un reato perseguibile senza tanti complimenti e, a volte, financo con la morte. Chiedete ai genitori di Giulio Regeni, alla moglie di Jamal Kashoggi.
Israele è stata attaccata il 7 ottobre, come al solito, a tradimento, durante una delle sue festività religiose. Ha reagito. Cosa avrebbe dovuto fare? Ha reagito come farebbe qualsiasi stato sovrano, non come farebbero l'Italia, o la Francia o la Germania ormai invase, contagiate e contaminate dal virus musulmano che impone prudenze ed esitazioni, ma in guerra come in pace ogni esitazione si sconta e noi le sconteremo col sangue dei nostri pardon, dei vostri figli e nipoti. Israele doveva e deve fare da sé. Perché la sua sicurezza non può dipendere dagli altri visto che ogni qualvolta gli ebrei si sono fidati e affidati a qualcuno sappiamo bene come è andata a finire. Ne va della sua sopravvivenza.
Insistono col dire che non deve diventare una guerra di civiltà o di religione. Perché, fino ad ora che cosa è stata?O ci dimentichiamo degli attentati nei quali sono morti a migliaia innocenti in tutti i paesi di Occidente vittime del terrorismo arabo e musulmano? O che forse i cristiani massacrati in giro per i paesi musulmani sono solo una questione trascurabile? Affinché questo conflitto non debba degenerare definitivamente, occorre che ognuno stia, paradossalmente, a casa propria coltivando le proprie consuetudini-abitudini-convinzioni- Ogni integrazione è impossibile e non lo diciamo noi, lo dice la Storia. Se integrazione può esserci, essa avviene tra popoli che hanno gli stessi valori e la stessa civiltà. Tutto il resto è caos annunciato. Cosa volete che gliene importi a un musulmano del Risorgimento o della Resistenza o della Shoah quando, nel suo profondo, vorrebbe vedere proprio gli ebrei sparire dalla faccia della terra?
A pensarci bene, basterebbe vedere che chi sponsorizza Hamas è l'Iran, il paese che all'Onu presiede la commissione per i diritti umani: cos'è, uno scherzo? L'Iran, dove uccidono adolescenti perché non indossano il velo, dove torturano e mandano a morte chi protesta per le strade. E noi dovremmo stare da questa parte? Dalla parte dei tagliagole dell'Islam? No grazie. Noi faremmo firmare a chiunque entri nel nostro Paese un documento, un giuramento di fedeltà alle istituzioni che, se tradito, comporterebbe l'immediata espulsione o anche peggio. Invece apriamo tutto, facciamo entrare chiunque e poi, se ammazza qualcuno come è accaduto recentemente con i due tifosi svedesi, chissenefrega tanto non sono dei nostri e anche la Laura Boldrini che spiega come la colpa sia di chi non ha saputo fare qualcosa per integrare l'assassino. Meglio che stiamo zitti, altrimenti ci sospendono per un anno.
E hanno il coraggio di criticare il generale Roberto Vannacci per il suo libro: non uno, ma dieci, cento, mille Vannacci sarebbero necessari per restituire una spina dorsale a questo paese di invertebrati.