Garfagnana
Successo per la mostra sulle foibe a Castiglione, nel ricordo di Norma Cossetto
Si è conclusa domenica scorsa la mostra: Foibe ed esodo: una storia italiana, una storia europea, una mostra organizzata in collaborazione con il Comitato 10 Febbraio alla Torre dell’orologio a Castiglione di Garfagnana
A Camporgiano una serata di sensibilizzazione sul tema dell’affido familiare
Domani sera alle 21, al Centro Civico di Camporgiano, si terrà il primo appuntamento dell’iniziativa “Mi af-fido” – nata dalla collaborazione tra Azienda Asl Toscana Nord-Ovest e i Comuni della Zona Valle del Serchio – con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza verso il tema dell’affido familiare
Cittadinanza onoraria del Comune di Minucciano al presidente della Regione Eugenio Giani
Mercoledì 23 ottobre alle ore 21 presso il Palazzo Comunale di Minucciano si terrà il consiglio comunale nel quale verrà conferita la cittadinanza onoraria al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
Crediti di Sostenibilità, un incontro rivolto ad imprese e organizzazioni del territorio
Venerdì 25 ottobre, presso il Centro Intercomunale di Protezione Civile "Dott. Roberto Nobili" in Loc. Orto Murato, verranno illustrati i dettagli del progetto "Crediti di Sostenibilità" ideato e promosso dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco - Emiliano
Il Ghiviborgo cade di fronte al Poggibonsi al termine di una gara combattuta
Bel match al Carraia di Ghivizzano tra due formazioni in buono stato di forma, reduci da risultati positivi, ma alla fine la fortuna arride al Poggibonsi mentre il Ghiviborgo paga qualche errore in fase difensiva e poco cinismo sotto porta
Premio di risultato per circa mille lavoratori del settore lapideo
Oggi è stato sottoscritto a Pietrasanta, presso la sede di Confindustria Toscana Nord, tra le OO.SS di categoria e l'associazione industriali il verbale d'incontro che definisce il Premio di Risultato 2023 per i lavoratori del settore lapideo industria nella Provincia di Lucca
Al via la sesta edizione di "Buy Food": vetrina internazionale per il farro della Garfagnana Igp
Tra i Consorzi e le Associazioni che parteciperanno alle masterclass: l’Agnello del Centro Italia IGP, il Farro della Garfagnana IGP, l’Olio di Lucca DOP, il Marrone del Mugello IGP, la Cinta Senese DOP, i Cantuccini Toscani, il Miele della Lunigiana DOP e l’Olio Toscano IGP
Censimento apicoltori: c'è l'obbligo di comunicare il numero di alveari posseduti
Come ogni anno tutti gli apicoltori, comprese le attività a conduzione familiare, devono comunicare ai Servizi veterinari dell'Azienda USL Toscana nord ovest, nel periodo tra il 1° novembre e il 31 dicembre, il numero di alveari posseduti nonché le loro postazioni sul territorio regionale e nazionale
San Romano: al via il progetto di ampliamento del depuratore Sillicagnana
L'intervento, che prevede un investimento complessivo di oltre 350 mila euro, si rende necessario in quanto l'impianto esistente risulta sottodimensionato rispetto alla quantità di reflui attuali
Alpi Apuane: accordo tra Arpat e Università di Firenze per lo studio dei fenomeni di inquinamento da marmettola
L'impiego di tecnologie di avanguardia consentiranno di individuare in modo mirato le zone di provenienza della marmettola e comprenderne anche i potenziali percorsi sotterranei
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Un depuratore adeguato alle nuove esigenze del territorio: è questo il progetto di GAIA S.p.A. per l'impianto di depurazione di Sillicagnana, finalizzato a potenziare la capacità di trattamento dei reflui provenienti dall'abitato locale. L'intervento, che prevede un investimento complessivo di oltre 350mila euro, si rende necessario in quanto l'impianto esistente risulta sottodimensionato rispetto alla quantità di reflui attuali.
Questa azione si inserisce anche nel contesto della dismissione programmata del sistema depurativo a servizio del centro abitato di Muraglia. A seguito di tale dismissione, i reflui provenienti da Muraglia saranno convogliati verso l'impianto di Silicagnana, richiedendo un adeguamento infrastrutturale per garantire l'efficienza del trattamento.
Si prevede l'ampliamento dell'impianto di depurazione esistente mediante la realizzazione di una nuova linea di trattamento così da raggiungere la potenzialità complessiva di 400 abitanti. Oltre all'incremento della capacità dell'impianto, è previsto anche il prolungamento della condotta di scarico. Questo intervento consentirà di raggiungere un nuovo punto del corpo ricettore, garantendo così un impatto ambientale ridotto e una maggiore sicurezza per i cittadini.
"Questo investimento rappresenta un passo fondamentale per migliorare l'efficienza del sistema depurativo e rispondere alle esigenze del territorio" – ha dichiarato il Presidente di GAIA S.p.A. Vincenzo Colle. "La sostenibilità ambientale è una delle nostre priorità, e con questo intervento non solo aumentiamo la capacità dell'impianto, ma garantiamo anche un maggiore rispetto per l'ecosistema locale, migliorando la qualità del servizio per i nostri utenti".
"Finalmente il miglioramento del sistema di depurazione di Sillicagnana sarà completato con vantaggio per l'ambiente e l'efficientamento complessivo della gestione dei reflui. Per l'Amministrazione l'obiettivo raggiunto era una priorità e lo abbiamo ricercato con costanza. Ringrazio Gaia per la vicinanza ai nostri territori per i quali occorrono ancora investimenti sugli altri depuratori, sulle reti fognaria e di distribuzione idrica. Abbiamo trovato ascolto e comprensione nel personale e nel gruppo dirigente. Ci auguriamo che i tempi per una riqualificazione complessiva siano ragionevolmente brevi." ha dichiarato la Sindaca di San Romano, Raffaella Mariani.
I lavori partiranno a seguito della conclusione delle regolari procedure di gara e avranno una durata di circa 3 mesi.
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Sulla scorta di un Accordo di ricerca congiunto, stipulato tra ARPAT e il Dipartimento di Scienze della Terra (di seguito DST) dell’Università degli Studi di Firenze, è stata individuata una figura di ricercatore dedicato per indagini sul campo e in laboratorio, con l’obiettivo di definire le modalità con cui le polveri di marmo (di seguito indicate con marmettola) prodotte dalle attività estrattive del distretto apuano si trasmettono nel sottosuolo sino ad impattare gli acquiferi e le sorgenti carsiche.
La ricerca, che sarà portata avanti congiuntamente tra ARPAT e DST, dovrà misurarsi con l’estrema complessità di un acquifero carsico come quello apuano. L’impiego di tecnologie di avanguardia come, ad esempio, analisi micromorfologiche e microchimiche con microscopio elettronico e l’analisi isotopica della marmettola e delle diverse tipologie di marmo apuano, potrà consentire di individuare le zone di provenienza delle polveri che intorbidano ad ogni piena le sorgenti carsiche apuane.
Grazie alla mappatura delle situazioni accertate di inquinamento da marmettola nelle grotte e nei sistemi carsici delle Alpi Apuane ed all’impiego di test sarà possibile, da parte del gruppo di ricerca del DST coordinato dal prof. Leonardo Piccini, comprenderne anche i potenziali percorsi sotterranei delle acque sotterranee.
Le attività estrattive rappresentano una delle più importanti attività economiche del distretto Apuano Versiliese e sono autorizzate, con prescrizioni da parte dell’Agenzia coerentemente con la Legge Regionale toscana 35/2015, specificamente finalizzate al contenimento dell’inquinamento derivante da marmettola.
La Regione Toscana, oltre a fornire gli indirizzi tecnici, ha infatti finanziato la ricerca nell’intento di salvaguardare il distretto Apuano-Versiliese rispetto all’impatto derivante dall’attività estrattiva. Infatti, uno dei problemi relativi ai residui del taglio del marmo in cava riguarda il trasporto dei residui stessi da parte delle acque d’infiltrazione negli acquiferi profondi fino alle sorgenti, che vengono utilizzate a fini acquedottistici. Questi residui sono costituiti quasi esclusivamente da carbonato di calcio che trasportato in sospensione può provocare criticità di distribuzione acquedottistica ai fini della potabilità delle acque.
Ogni attività imprenditoriale estrattiva deve rispettare alcune prescrizioni, tra cui l’obbligo di contenere e raccogliere la marmettola che produce durante l’attività in cava, e adottare anche processi produttivi per impedire che la stessa si infiltri nelle fratture carsiche eventualmente incontrate, entrando in contatto con le falde acquifere.
Purtroppo, in questi anni ARPAT, nelle attività di controllo, ha riscontrato significative quantità di marmettola nell’acquifero carsico apuano. Il fenomeno di inquinamento da marmettola potrebbe, in parte, essere riconducibile anche alla rimobilizzazione di vecchi accumuli a causa degli effetti del cambiamento climatico, cui sono imputabili eventi estremi caratterizzati da piogge localizzate intense e di breve durata.
“Esprimo grande soddisfazione – è quanto dichiara l’Assessora all’Ambiente, Economia Circolare, Difesa del Suolo e Protezione Civile della Regione Toscana, Monia Monni - per l’avvio di un progetto di ricerca importante che ho fortemente voluto per aumentare il grado di conoscenza tecnico-scientifica su un sistema carsico estremamente complesso come quello delle Alpi Apuane. Per questo desidero ringraziare sentitamente ARPAT e l’Università di Firenze. Questa ricerca sarà determinante anche per supportare la seconda parte del nuovo progetto speciale sulle cave voluto e finanziato da Regione Toscana che prevede ulteriori risorse regionali pari a 500 mila nel triennio 2024-2026 a favore dell'Agenzia con l’obiettivo di aumentare da subito le attività di controllo in campo”.
“Compito scientifico dell’Agenzia è quello di indagare sulle reali cause di questi effetti - ha precisato il direttore di ARPAT Pietro Rubellini - anche al fine di dare giusto riconoscimento a quelle aziende che si sono impegnate e si impegnano a rispettare le prescrizioni sulle attività estrattive”.
La peculiarità dell’indagine ha richiesto, pertanto, la stipula di un apposito Accordo e la condivisione delle competenze di ARPAT e DST dell’Università di Firenze. I risultati della ricerca congiunta consentiranno di effettuare controlli mirati, già in atto da parte dell’Agenzia in collaborazione con le Forze dell’ordine, finalizzati alla verifica dei sistemi di contenimento, trattamento e smaltimento della marmettola in cantiere.