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Scritto da maria tina biagioni
il teatro è servito
17 Febbraio 2025

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Ieri ci siamo ritrovati - ed eravamo parecchi - a fare le prove dello spettacolo "Nocturnalia" che andrà in scena l'8 marzo alle 21.15, al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana, inserito nel cartellone della stagione 2024/25 fuori abbonamento.

Tutti siete caldamente invitati a venire a vederci. Ora, con il nuovo parcheggio, è super facile raggiungere il teatro, usufruendo anche di un comodo ascensore che facilita la partecipazione di tutti.

Lo spettacolo verrà presentato ufficialmente lunedì 24 febbraio, alle 18, in Sala Suffredini. Per ora vi posso raccontare poco. La regista è Michela Innocenti. E vi posso assicurare che il lavoro è importante e impegnativo. Tutti gli attori - me compresa - che fanno parte della compagnia "Il circo e la luna", molti di loro al secondo anno dell'accadenia teatrale (diretta proprio da Michela) si stanno dedicando al massimo alla buona riuscita della rappresentazione.

Il testo è tratto da un romanzo storico di Oscar di Guidi dal titolo "Ursolina la rossa e altre storie. Inquisitori e streghe tra Lucca e Modena nel XVI secolo" (Maria Pacini Fazzi Editore, 2007), basato su trascrizioni di processi realmenti tenuti 500 anni fa. L'opera è ambientata in un periodo importante per la storia italiana: il Rinascimento, con comuni e signorie, dove si curavano le arti in molti modi, che hanno fatto l'Italia così grande, ma dove, purtroppo, la chiesa aveva un'importanza incredibile, tanto che tutti i piccoli stati che dominavano la nostra penisola avevano a che fare con il papato (che aveva una buona fetta dell'Italia centrale) e la sua relativa inquisizione.

Anche qui, come sempre purtroppo, a farne le spese fu l'anello debole del periodo: le donne sole e indipendenti, e possibilmente, con qualche possedimento. La storia è quella - l'avrete ormai capito - di donne presunte streghe e di altre donne, vere e proprie megère, e di chi aveva il potere di decisione, quasi sempre uomini.

Ecco che cosa ci anticipa la regista Michela Innocenti: "Lo spettacolo che sta nascendo rappresenta un vero e proprio percorso attraverso le storie vere di donne lucchesi, garfagnine e non solo, che non hanno avuto modo di urlare a tutti la loro verità. Una verità che non andrebbe condannata: quella di essere guaritrici, angeli e non diavoli, donne speciali in grado di essere abili ascoltatrici. Anche antesignane della moderna psicologia: donne esperte degli esseri umani in grado di capire veramente cosa fosse la malattia. Magiche sì, ma solo in questo senso. Donne bianche, di luce".

"Lo spettacolo - sottolinea Innocenti - va in scena l'8 marzo, giornata internazionale della donna, proprio per celebrare la loro immensità, il loro potere femminile di essere e di cambiare il mondo in cui vivevano."

La drammaturgia è di Marisa Boriolo, che, da sempre, ha avuto una vera e propria passione per questo testo ed ha, infine, preso il coraggio di rimaneggiarlo per trasformarlo in uno spettacolo teatrale. Ecco che cosa Marisa mi ha raccontato sul suo lavoro: "L'idea di scrivere questo spettacolo per portarlo in pubblico - racconta -, risale ai primi anni 2000, quando lo storico Oscar Guidi si lasciò incuriosire dal tema della stregoneria, convergendo la sua attenzione su alcune storie di donne vissute tra la fine del 1400 e la metà del 1600, tra la provincia di Lucca e quella di Modena, processate e condannate per stregoneria".

"Si trattò - spiega Boriolo - di una ricerca storica davvero capillare, tra l'archivio di stato di Lucca e quello di Modena, alla ricerca degli atti dei processi a loro carico. Io, allora, detti un mio piccolissimo contributo a quelle ricerche e rimasi molto colpita dalle storie di quelle disgraziate donne che, per il solo fatto di essere oggetto di invidia, gelosia e interessi privati, vennero sacrificate con leggerezza e noncuranza. Negli anni, anche a fronte degli accadimenti ormai quotidiani di violenza contro le donne, ho sentito sempre più forte l'esigenza di portar loro giustizia in qualche modo. Proprio riportando sul palcoscenico alcune delle loro storie, senza dimenticare di mettere in risalto l'eterna e meravigliosa complessità dell'animo femminile."

L'allestimento si avvale della collaborazione musicale e corale di Celeste Canali, studentessa del conservatorio Boccherini di Lucca. Anche la compagnia dell'Ariosto di Castelnuovo di Garfagnana ha collaborato con i suoi costumi d'epoca rinascimentale. La storia, chiaramente, non è sempre a lieto fine per le nostre protagoniste.

Ma non vi dico altro. Segutemi nella mia rubrica "il teatro è servito", ovviamente insieme a tutto quanto fa spettacolo!

Maria Tina Biagioni


"Mi chiamo Maria Tina Biagioni, sono un'insegnante in pensione, da sempre appassionata di teatro e di spettacolo. Mi piace molto anche la musica. Lo scorso anno ho partecipato alla Accademia teatrale organizzata dal Circo e La Luna di Michela Innocenti, dalla Regione Toscana e dal Teatro Alfieri. L'anno precedente ho partecipato al corso teatrale per adulti, sempre del Teatro Alfieri, ancora con Michela Innocenti. A questi corsi sono seguiti dei saggi, dove ho avuto piccole parti come attrice. La passione per il teatro mi è scattata vedendo varie commedie in televisione negli anni '70. Poi a Pisa, durante i miei studi universitari, sono andata spesso al Teatro Verdi e anche al Teatro del Giglio a Lucca, dove ho visto attori e spettacoli che mi sono rimasti impressi nella mente. Attori come Edoardo de Filippo, Carmelo Bene, Vittorio Gassman o Gabriele Lavia e spettacoli come "Flower" di Lindsay Kemp. Già da ragazza avevo partecipato, come attrice amatoriale, in una compagnia garfagnina. Ho tenuto alcune trasmissioni radiofoniche sulla musica rock e su Bruce Springsteen, nella scomparsa "Radio Music Lab di Piazza al Serchio, dove raccontavo e analizzavo brani, musicisti e storie pensate e assemblate da me, pescando, naturalmente, da libri e da Internet".

 

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