Barga
Si fingono in possesso di rare carte dei Pokemon: truffato un collezionista della Media Valle
È costata abbastanza salata ad un collezionista residente in Media Valle del Serchio la sua passione per le carte Pokemon. I due, lui 25enne e lei 30enne, sono stati identificati dai carabinieri di Fornaci di Barga e denunciati per truffa alla competente autorità giudiziaria

Palazzetto dello sport: la minoranza sollecita la ripresa dei lavori
Francesco Feniello, capogruppo di "Progetto Comune" in consiglio comunale a Barga, si dice costretto a tornare - suo malgrado - a parlare ancora del palazzetto dello sport

Un'opera di Matilde Estensi video-esposta a Dubai
Un'altra prestigiosa vetrina internazionale per la pittrice e poetessa bargo-modenese Matilde Estensi. L'opera "Il fiume Serchio", realizzata con acrilici su cartoncino telato è in video-esposizione a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, da oggi (17) fino al 20 aprile

80° della liberazione: conferenza di Vittorio Lino Biondi alla Fondazione Ricci
In occasione dell'80° anniversario della Liberazione si terrà sabato 26 aprile alle 17, nella sede della Fondazione Ricci in via Roma 20 a Barga, la conferenza "La nostra Linea Gotica" a cura del Col (Ris.) Vittorio Lino Biondi

“Fornaci senza frontiere”: si riaccende il forte sentimento di comunità
A Fornaci di Barga c’è qualcosa che sta rifiorendo, e ha il sapore della memoria, della condivisione e del gioco. Si chiama Fornaci senza frontiere, e non è solo una manifestazione sportiva e ricreativa, ma un vero esperimento di comunità

Piccole opere pro India: un ponte di solidarietà tra Barga e il distretto di Kadapa
L’associazione “Piccole opere pro India" di Barga è una realtà senza scopo di lucro, formata da volontari che operano gratuitamente con l'obiettivo di migliorare concretamente la qualità della vita delle comunità del distretto di Kadapa. Sostienili con una donazione: ogni goccia d’acqua donata è un mare di felicità che tornerà

Terminati i lavori di messa in sicurezza sulla frana per Renaio
Sono terminati giovedì mattina i lavori di messa in sicurezza e ripristino della frana sulla strada comunale per Renaio, nella montagna barghigiana, precisamente in località Le Rocchette

Inaugurato il nuovo centro raccolta di Ascit: più accogliente e funzionale
È stato inaugurato ufficialmente questa mattina il nuovo centro di raccolta “Chitarrino” di Ascit, in località Rio del Chitarrino, nella zona industriale di Barga, in Via Austin William Chapman

Apre Mudy, Giani: “Sinergia fra economia, cultura e sociale”
Rinasce grazie all'arte il più antico stabilimento italiano della Kme. Pensato negli anni 30 del novecento come opera sociale, sede di una scuola, questo luogo della Mediavalle del Serchio ritorna alla sua funzione originaria

Kme, apre le porte il museo di Dynamo: un inno alla creatività e all'inclusione
È stato inaugurato oggi Mudy, il nuovissimo museo di arte contemporanea di Dynamo, fortemente voluto da Kme come parte integrante del proprio progetto di responsabilità sociale d’impresa. Presenti il ministro alla cultura Alessandro Giuli e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Foto di Nicola Tognetti

- Scritto da Redazione
- Barga
- Visite: 187
- Scritto da Redazione
- Barga
- Visite: 425
Avercene. Avercene di cittadini sensibili, preparati, scrupolosi. Cittadini che pungolano. Che tengono alta l'attenzione. Che partecipano, approfondiscono. Che criticano, perché no. Avercene. Un'amministrazione comunale deve tenerseli cari, perché ha solo da guadagnarci. La comunità - tutta, anche quella parte che non partecipa, che non approfondisce, che non critica - ha solo da guadagnarci. In termini di civiltà. Di sostenibilità. Di futuro.
Quello andato in scena stasera a Barga, all'oratorio del Sacro Cuore - gentilmente concesso dalla parrocchia -, è stato, prima di tutto, un esempio di quanto un gruppo, un comitato, un'associazione o un qualsivoglia altro insieme organizzato di persone, che hanno a cuore una specifica tematica, può non solo influenzare (in meglio) l'agire amministrativo, ma, addirittura, indirizzarlo verso una via virtuosa che, per quanto imperfetta possa essere (la perfezione non è di questo mondo), è pur sempre lodevole perché, nel suo piccolo, può ispirarne altre.
"I custodi degli alberi e del suolo" sono un valore aggiunto per il territorio. Senza il loro interesse, senza la loro appassionata richiesta di sapere, di incalzare, di suggerire nuove strade - e, di conseguenza - di aprire nuovi varchi del pensiero, non ci sarebbe stato l'incontro di stasera in cui è stato illustrato il progetto - di fatto già deciso, approvato e assegnato - del nuovo nido che sorgerà, entro la primavera del 2026 (tassativo, come da bando), in un'area verde in località Piangrande.
Una bellissima struttura - moderna, accogliente, spaziosa, sicura sotto tutti i punti vista, efficiente, sostenibile, all'avanguardia - che nasce sì da un'opportunità che un bravo amministratore (e, in questo, chapeau al comune di Barga) deve saper cogliere, ovvero un finanziamento da 500 mila euro su un bando PNRR della Regione Toscana (al quale, lo stesso comune dovrà aggiungere 600 mila euro di risorse proprie, per un totale complessivo d'intervento pari a 1 milione e 100 mila euro); ma, soprattutto, da un'esigenza quasi paradossale se rapportata al drastico trend in calo della natalità nel nostro Paese: ovvero la richiesta sproporzionata di famiglie in attesa (circa 40, di cui l'80 per cento residenti nel comune barghigiano) a fronte di un numero limitato di posti negli asili comunali.
Insomma, un nuovo asilo era necessario. Su questo, non ci piove. E che il progetto elaborato dallo studio DCA dell'architetto Piero Del Checcolo sia, effettivamente, una chicca - sotto tutti i punti di vista - lo si deduce dal rendering che ne illustra, con grande impatto visivo, quello che sarà la struttura che ospiterà la scuola d'infanzia (0-3 anni) ma anche, in prospettiva, la scuola materna (0-6 anni).
Certo, i custodi fanno notare il consumo di nuovo suolo; contestano l'ulteriore cementificazione di un'area verde; e poi vorrebbero che quell'antenna del telefono lì, proprio vicino a dove il nuovo asilo verrà costruito, venisse spostata per evitare che i bambini siano esposti in maniera così ravvicinata alle onde elettromagnetiche.
Poco da dire, al riguardo. Che si tratti di nuovo consumo di suolo e di ulteriore cementificazione è un dato. Ma il sindaco, Caterina Campani, lo ha detto a chiare lettere: "Non c'erano altri edifici pubblici sul territorio che potevano essere individuati per ospitare un nuovo asilo e una nuova materna. Peraltro, sul comune non esiste una struttura pubblica che non sia occupata".
E per quanto riguarda l'antenna, è stato altrettanto chiaro l'assessore (esterno) all'urbanistica Marco Bonini: "Stiamo facendo il piano operativo intercomunale, con altri tre comuni della Media Valle del Serchio, poi provvederemo subito, avendo già dato incarico ad una ditta, all'approvazione di un piano delle antenne. Andremo, ovvero, a stabilire in quali zone potranno essere posizionati i ripetitori. E quell'antenna vicino al nuovo asilo, per noi, andrà spostata in una collocazione più idonea". Insomma, su questo l'amministrazione sembra irremovibile. Staremo a vedere.
Sull'impatto delle onde elettromagnetiche, invece, il sindaco ha garantito che Arpat - ovvero l'Agenzia regionale per la protezione ambientale -, interpellata dall'amministrazione, ha dato chiare risposte: quell'antenna non crea problemi per la salute dei bimbi. Esistono strumenti più sofisticati? Forse. Però è già una risposta confortante, vista l'autorevolezza della fonte.
Per concludere due note tecniche sul nido: ospiterà 24 bimbi (ma, potenzialmente, anche di più in futuro), avrà una superficie di 384 metri quadri, ma ampliabile (appunto per ospitare anche i bimbi della materna) avendo uno spazio a disposizione, e sarà così strutturato all'interno: una hall di ingresso, una zona di accoglienza, un laboratorio-atelier, una zona di psico-motricità, una dedicata al gioco, una zona pranzo, merende, attività grafiche, lettura, con angolo lattanti, una zona sonno, una servizi igienici, un'aula educatrici con spogliatoi e una cucina.
Un giorno, forse, raggiungeremo la cementificazione zero - o, addirittura - la decementificazione. Nel frattempo, però, accontentiamoci di amministratori sensibili e di cittadini preparati.
- Galleria: