Francesco Feniello, capogruppo di "Progetto Comune" in consiglio comunale a Barga, si dice costretto a tornare - suo malgrado - a parlare ancora del palazzetto dello sport.
Il suo gruppo consiliare ha presentato una nuova mozione per sollecitare la ripresa dei lavori, fermi ormai da tempo: "I lavori al futuro palazzetto, un blocco di cemento alto 13 metri in mezzo ad una zona residenziale, al momento privo di idonei parcheggi dedicati, non finiscono mai - esordisce il capogruppo -. A metà marzo 2025 l'amministrazione ha sottoscritto un nuovo accordo transattivo con la ditta appaltatrice per concludere i lavori, accordo per il quale sono stati spesi ulteriori 600 mila euro. Già negli anni precedenti abbiamo assistito a un balletto infinito tra impresa appaltatrice e comune, caratterizzato da termini non rispettati. Cosa succederà questa volta?"
"Riusciremo a portare a termine l'opera prima della fine dell'anno 2025? - si chiede il consigliere - Un'opera la cui realizzazione ha accumulato enormi ritardi, sintomo di una gestione poco attenta dell'intervento. Ritardi prima giustificati con problemi strutturali dell'esistente non previsti e non prevedibili, poi a causa del Covid, poi del caldo… ed ora? All'epoca della presentazione del progetto, il ministro Lotti e l'allora sindaco Bonini asserivano che l'intervento sarebbe terminato entro la fine del 2018. Questo non è avvenuto e non avverrà neanche entro la fine del 2025. Ad oggi abbiamo accumulato un ritardo di 8 (otto) anni. I nostri ragazzi, alunni della scuola primaria, dal 2015 sono senza una palestra e nel corso di questi anni i residenti hanno sopportato e stanno sopportando i disagi che una simile opera arreca al vicinato".
"Nel tempo - prosegue Feniello - l'area di cantiere si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia; qualche ditta è “deceduta" (fallita) lungo il cammino, qualcuna ha lasciato e qualcun'altra ha sospeso. Ora i lavori sono di nuovo fermi. Quella del palazzetto è insomma una vera odissea. Nel frattempo, l'amministrazione programma nuovi lavori e non si impegna per concludere gli interventi ancora aperti. Il Palazzetto dovrebbe invece essere la priorità numero uno, il punto di partenza e di arrivo, la rinascita o la morte, una morte annunciata che può e deve essere evitata".
"Basta con i ritardi, previsti o non previsti, che hanno causato la lievitazione dei costi - conclude il capogruppo -. Da un costo inizialmente previsto di 1 milione e 200 mila euro, siamo infatti arrivati a una spesa di oltre 3 milioni e mezzo di euro. Nei giorni scorsi si sono visti gli operai comunali sul cantiere per svuotare l'acqua accumulatasi all'interno fino a formare una vera piscina comunale coperta. Anche questi lavori hanno un costo e un dispendio di energie e uomini che avrebbero potuto essere impiegati altrove".