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Scritto da maria tina biagioni
il teatro è servito
09 Maggio 2025

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Ieri sera sono stata a vedere Jonathan Canini al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana, con il suo esilarante spettacolo "Vado a vivere con me". E vi dico subito: mi è piaciuto un sacco!  

Ok, lo ammetto: ero leggermente prevenuta. Visionando qualche video su Youtube, pensano che fosse un'imitazione dei grandi comici che abbiamo in Toscana: come Panariello, Nuti (che aveva, peraltro, trattato un tema simile in un suo film), Benigni o anche Benvenuti con cui ha condiviso il set di "Donne con le palle' uno dei lungometraggi della serie "Delitti del barlume". Così mi ero fatta l'idea che fosse livornese. 

Poi, nella sua biografia, ho letto che è pisano, di Pontedera per la precisione. Nel suo spettacolo ironizza tantissimo sul fatto che è proprio pisano, con lo zio livornese che lo prende in giro: uno dei suoi personaggi iconici, insieme alla nonna napoletana al mare, o a Pamela di San Miniato, o al "fattone".

I suoi caratteri sono particolari, non tanto per come sono, ma per quello che dicono: non è facile dire cose nuove, senza essere esagerato o scontato. Ad esempio, nella prima parte dello spettacolo, Canini ha spiegato l'etimologia della parola "tegame" alla livornese, in riferimento a... Va beh, lo potete immaginare. Lo ha fatto in un modo troppo divertente, anche se non so se sia vero. Comunque, mi è piaciuto un sacco.

Non vi svelo nulla perché chi mi legge, magari, non ha ancora visto lo spettacolo ed ha in programma di andarci nelle varie date in cartellone - anche se sono quasi tutte "sold out". Non mi voglio macchiare di "spoileraggo". 

Un racconto che mi è piaciuto, però, lo voglio raccontare: quando il comico va con la fidanzata al mare a "Torre Mozza", carico di oggetti, compreso il "mangiare". Mi ha fatto venire in mente i miei amici livornesi, che facevano esattamente la stessa cosa: partivano presto al mattino per trovare posteggio per la macchina e un posto in pineta; per apparecchiare una tavola più grande di quella di casa; e, infine, per mangiare quantitativi di cibo sufficienti per una settimana.

Questi spunti vengono, indubbiamente, da fatti realmente accaduti. E ve lo confermo per esperieza vissuta. In realtà, quella di andare al mare la domenica, per noi garfagnini, è solo un ricordo molto remoto... Forse c'è bisogno di tornare agli anni '70, invece per i livornesi è ancora una pratica in uso, evidentemente...

Ovviamente, le piu divertenti battute vengono dalle sue straordinarie disavventure di quando va a vivere da solo, con le cose di casa. Mi ha fanno venire in mente le mie stesse disavventure di quando andai via dalla mia abitazione per andare a studiare all'università; o le stesse disavventure delle mie figlie quando sono andate a vivere per conto loro, che mi chiamavano per sapere come fare e cosa mettere nella lavatrice: l'elettrodomestico più complesso ancora oggi!

Troppo divertente è anche il legame con il nostro territorio. Canini, infatti, ha ricordato che le sue origini sono garfagnine. E considerando quanti "Canini" ci sono dalle nostre parti, non ho dubbi. Poi c'è anche il pezzo sullo zio che sta in un "casotto" a Campocatino a rincarare la dose. Inoltre, Jonathan ha raccontato che in molti suoi spettacoli ha trovato dei garfagnini a vederlo e che si era stupito, per questo, di trovare il teatro pieno. Va detto, infatti, che l'Alfieri era stracolmo, tutto esaurito. E, sopratutto, pieno di giovani e di ragazzi, il che è molto bello. C'era anche qualcuno che a teatro non c'era mai stato o, forse, se lo ricordava quando era ancora un cinema. 

Insomma, penso che su Jonathan si sia detto tanto di bene. E direi che tutto è meritato. Il suo spettacolo continua in Toscana fino alla fine di giugno, per poi passare ad altre regioni più al nord - a cominciare da Sestri Levante ad agosto, sempre nei teatri, per continuare con Milano, Piacenza, Brescia e Padova in autunno. Quindi vi suggerirei di andarlo a vedere perché è davvero bravo e divertente. 

Questo spettacolo era già andato in scena nel contesto del festival castelnuovese "Mont'Alfonso sotto le stelle" il 10 agosto del 2023. Quindi è almeno da due anni che gira per palcoscenici. La regia è di Walter Santillo, che è coautore, con Canini, dei testi e la produzione  è di P.R.G. Srl che produce il festival di gran successo in Fortezza anche nella prossima estate. 

Jonathan con il suo carisma e i suoi personaggi attira moltissimo pubblico che non smette di amarlo. E a questi, ora, mi sono aggiunta anch'io! 

Seguitemi, nella mia rubrica "Il teatro è servito", ovviamente insieme a tutto quanto fa spettacolo!

Foto di Roberto Rocchiccioli

Maria Tina Biagioni


"Mi chiamo Maria Tina Biagioni, sono un'insegnante in pensione, da sempre appassionata di teatro e di spettacolo. Mi piace molto anche la musica. Lo scorso anno ho partecipato alla Accademia teatrale organizzata dal Circo e La Luna di Michela Innocenti, dalla Regione Toscana e dal Teatro Alfieri. L'anno precedente ho partecipato al corso teatrale per adulti, sempre del Teatro Alfieri, ancora con Michela Innocenti. A questi corsi sono seguiti dei saggi, dove ho avuto piccole parti come attrice. La passione per il teatro mi è scattata vedendo varie commedie in televisione negli anni '70. Poi a Pisa, durante i miei studi universitari, sono andata spesso al Teatro Verdi e anche al Teatro del Giglio a Lucca, dove ho visto attori e spettacoli che mi sono rimasti impressi nella mente. Attori come Edoardo de Filippo, Carmelo Bene, Vittorio Gassman o Gabriele Lavia e spettacoli come "Flower" di Lindsay Kemp. Già da ragazza avevo partecipato, come attrice amatoriale, in una compagnia garfagnina. Ho tenuto alcune trasmissioni radiofoniche sulla musica rock e su Bruce Springsteen, nella scomparsa "Radio Music Lab di Piazza al Serchio, dove raccontavo e analizzavo brani, musicisti e storie pensate e assemblate da me, pescando, naturalmente, da libri e da Internet".

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