Riapre sabato 10 maggio alle 11 alla Fondazione Ricci di Barga la mostra storico-fotografica "L'Arte della luce. Storia della fotografia a Barga: viaggio nell'Archivio Pietro Rigali", completamente rinnovata nell'esposizione dopo che l'intero corpus fotografico dell'archivio Rigali è stato donato alla Fondazione barghigiana.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Ricci di Barga insieme all'Istituto Storico Lucchese sezione di Barga con la collaborazione degli eredi del fotografo Pietro Rigali, con il patrocinio del Comune di Barga e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Le curatrici della mostra Sara Moscardini, direttrice dell'Istituto storico lucchese sezione di Barga e Caterina Salvi, fotografa e graphic designer, hanno selezionato oltre 400 fotografie originali e inedite delle oltre 40.000 presenti nell'archivio Rigali. Il materiale fotografico è stato riunito a soggetto identificando diverse sezioni che riguardano Barga e il suo territorio. Ecco le nuove sezioni presentate in questa seconda parte della mostra: Pietro Rigali: da modello, a garzone, a fotografo; momenti della sua vita nelle fotografie e nei documenti del suo archivio; Storia della fotografia a Barga (1880-1920); Barga 1920-50: la nuova Barga, il restauro del duomo dopo il terremoto del 1920 (1927-1939), dal regime fascista alla seconda guerra mondiale; Barga sotto la neve; Vivere a Barga: Barga terra di fede, la festa del muletto, il calcio, l'ospedale, la banda, la scuola; il ritratto.
Pietro Rigali nacque a Barga il 26 dicembre 1906. Ancora ragazzo restò orfano del padre, morto in un incidente sul lavoro; nel 1920 per mantenere sé e la madre Marietta iniziò a lavorare come apprendista nello studio fotografico di Pietro Iacopetti, nelle soffitte di Palazzo Giannetti. Nel 1930 circa Iacopetti si spostò, aprendo in via di Borgo uno studio-negozio che alcuni anni dopo lasciò in eredità all'allievo, ormai esperto fotografo. Dopo il secondo conflitto mondiale Rigali sposò Gina Biagiotti. Oltre che per la dedizione al proprio mestiere, Rigali si distinse come organizzatore ed animatore di gite turistiche, sportivo e appassionato escursionista, tanto che fu tra i promotori della nascita della sottosezione Valdiserchio del C.A.I., di cui divenne poi presidente. Nel 1986, a causa dell'età avanzata, fu costretto a chiudere l'attività; morì il 9 aprile 1992. Le stanze della attuale Galleria Comunale sono state, fino a pochi decenni fa, il suo studio. L'ingresso è una lunga stanza in fondo alla quale si trovava il banco dove si ritiravano le foto e si acquistavano i rullini; a destra, appena entrati, alcuni scalini conducono ad uno spazio che era al tempo usato come la sala di posa attrezzata per le foto tessera, i ritratti, le foto ricordo.
"L'Arte della luce. Storia della fotografia a Barga: viaggio nell'Archivio Pietro Rigali"
10 maggio-29 giugno 2025
martedì 10-13, sabato e domenica 11-13 e 17-19.
Ingresso libero.