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Scritto da elisa togneri
Castelnuovo
10 Marzo 2025

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Una serata dedicata alle bande, al valore istruttivo e sociale che esse rappresentano, ma, soprattutto, alla musica.

Ieri si è concluso il corso dei maestri, organizzato da ANBIMA Toscana, e giunto quest’anno alla 20^ edizione; un evento molto importante che dà lustro alla Garfagnana e alla significativa tradizione bandistica della nostra terra, costellata di bande musicali.

A chiusura di questo seminario, si è tenuto il tradizionale concerto finale al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana, accolto da un pubblico numeroso. Il repertorio scelto dal Maestro Massimo Folli, direttore del corso, è stato molto variegato, spaziando dalla musica lirica agli originali contemporanei scritti per banda, per un totale di 14 pezzi, diretti ciascuno da un direttore diverso. La selezione dei brani mostra come l’organico musicale bandistico si presti ad eseguire una grande varietà di generi musicali e che, come sostiene il celebre Maestro Riccardo Muti, la banda non sia inferiore ad un’orchestra.

Durante l’evento hanno preso la parola il presidente del consiglio Niccolò Roni, in rappresentanza del comune ospitante, che ha ricordato l’importanza culturale e sociale delle bande con un ringraziamento particolare alla filarmonica cittadina. In seguito, è stato chiamato sul palco il presidente nazionale ANBIMA nonché uno degli ideatori del seminario garfagnino, Gianpaolo Lazzeri, che ha parlato della storia del corso, della sua evoluzione e dell’idea innovativa che lo ha fatto nascere.

Dopo un breve intervento del presidente della filarmonica di Castelnuovo, Marco Togneri, hanno preso la parola anche il consigliere regionale Mario Puppa e il presidente ANBIMA della provincia di Lucca, Francesco Di Giulio, che ha consegnato al maestro Folli una targa in ricordo degli anni trascorsi insieme.

Il maestro Folli si è dimostrato contentissimo del risultato, ottenuto con un grande lavoro, e lieto che l’esperienza sia stata positiva anche per i numerosi musicisti; ha poi sottolineato anche la difficoltà, per chi decide di salire sul podio, di mettersi in gioco. “Sono stati momenti pieni di emozioni – ha dichiarato –. Questo è il miracolo che la musica compie sempre quando viene messa in atto”.

Il corso è diventato ormai un’istituzione per i musicisti che giungono da tutta la Toscana per parteciparvi, dimostrando la sua importanza istruttiva nonché quella sociale visto che, in quelle sale prove, si sono creati sodalizi e rapporti d’amicizia che rendono questo seminario un appuntamento fisso, a dimostrazione che, oltre tutta la retorica, la musica è davvero in grado di unire le persone.

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