Una questione che anima la comunità locale, oggetto di un recente incontro tra la dirigenza e l'amministrazione, e che lunedì sarà sul tavolo della maggioranza consiliare.
Stiamo parlando della scuola di Scesta, nel comune di Bagni di Lucca. Un plesso di recente costruzione, inaugurato nel settembre 2023, ovvero appena due anni fa. Un presidio importante per il territorio - funzionale, oltre che simbolico - ma che, come tutti i piccoli plessi scolastici di montagna, deve fare i conti, ogni anno, con il numero di iscritti.
Nell'anno scolastico 2023-24 erano un totale di 30 bambini. Quest'anno: 35. Cinque in più rispetto all'inaugurazione. Numeri significativi ma, comunque, bassi che comportano, necessariamente, una riflessione.
Dirigenza scolastica, sindaco e assessore si sarebbero incontrati per fare il punto nella giornata di mercoledì. "Dall'incontro - riportano alcuni genitori preoccupati - sembra sia emersa la necessità di ridimensionare l'organizzazione scolastica, dirottando i bambini frequentanti la scuola montana presso quella del capoluogo".
"Questo - mettono subito avanti le mani i genitori - creerebbe non pochi danni alle comunità montane, le quali rappresentano la maggioranza del territorio comunale. Genererebbe, inoltre, danni e disagi ai bambini che dovrebbero, in questo modo, percorrere oltre il triplo di strada per raggiungere, quotidianamente, la scuola. In più, avremmo speso un sacco di soldi per progettare ed edificare una scuola di tutto punto che abbiamo sfruttato per meno di due anni".
L'amministrazione conferma che la decisione verrà presa, in un confronto tra sindaco e maggioranza, nella giornata di lunedì e che martedì verrà comunicata ai genitori. Inutile, quindi, speculare sulle ipotesi al momento.
Resta il fatto che la denatalità e l'inverno demografico sono due fattori che impegnano - a tutte le latitudini - le istituzioni per trovare possibili soluzioni. Non è facile. Ma è una battaglia che vale la pena di combattere, a fianco delle comunità, per il futuro delle aree decentrate come la nostra.
Stiamo parlando della scuola di Scesta, nel comune di Bagni di Lucca. Un plesso di recente costruzione, inaugurato nel settembre 2023, ovvero appena due anni fa. Un presidio importante per il territorio - funzionale, oltre che simbolico - ma che, come tutti i piccoli plessi scolastici di montagna, deve fare i conti, ogni anno, con il numero di iscritti.
Nell'anno scolastico 2023-24 erano un totale di 30 bambini. Quest'anno: 35. Cinque in più rispetto all'inaugurazione. Numeri significativi ma, comunque, bassi che comportano, necessariamente, una riflessione.
Dirigenza scolastica, sindaco e assessore si sarebbero incontrati per fare il punto nella giornata di mercoledì. "Dall'incontro - riportano alcuni genitori preoccupati - sembra sia emersa la necessità di ridimensionare l'organizzazione scolastica, dirottando i bambini frequentanti la scuola montana presso quella del capoluogo".
"Questo - mettono subito avanti le mani i genitori - creerebbe non pochi danni alle comunità montane, le quali rappresentano la maggioranza del territorio comunale. Genererebbe, inoltre, danni e disagi ai bambini che dovrebbero, in questo modo, percorrere oltre il triplo di strada per raggiungere, quotidianamente, la scuola. In più, avremmo speso un sacco di soldi per progettare ed edificare una scuola di tutto punto che abbiamo sfruttato per meno di due anni".
L'amministrazione conferma che la decisione verrà presa, in un confronto tra sindaco e maggioranza, nella giornata di lunedì e che martedì verrà comunicata ai genitori. Inutile, quindi, speculare sulle ipotesi al momento.
Resta il fatto che la denatalità e l'inverno demografico sono due fattori che impegnano - a tutte le latitudini - le istituzioni per trovare possibili soluzioni. Non è facile. Ma è una battaglia che vale la pena di combattere, a fianco delle comunità, per il futuro delle aree decentrate come la nostra.