Sabato 29 marzo a Migliano di Fosciandora, nella sala Vladimiro Zucchi gremita di persone, si è tenuto il convegno storico “1943-45. Appunti di guerra e resistenza in Valle del Serchio”. L’iniziativa organizzata dall’Amministrazione Comunale di Fosciandora, con la collaborazione della locale Pro Loco, Anpi Val di Serchio Garfagnana, Isrec Lucca ed Istituto Storico Barga, è stata realizzata con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana ai sensi delle L.R. N. 3/2024 nell’ambito degli interventi per la celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Hanno portato i saluti istituzionali il Sindaco di Fosciandora, Moreno Lunardi, ed il consigliere regionale Mario Puppa, ricordando entrambi l’alto valore della memoria storica e degli ideali che hanno animato la lotta di Liberazione, nonché le iniziative che i rispettivi enti rappresentati hanno messo in cantiere per commemorare questo importante anniversario.
La prima relazione “Settembre 1944 – Aprile 1945. La guerra si ferma a Fosciandora” è stata presentata da Ivano Stefani, storico locale, autore di diverse pubblicazioni sulla storia del territorio fosciandorino, tra cui una, edita nel 2020, che tratta appunto del fronte di guerra.
Stefani, con l’ausilio di alcune interessanti immagini di tale periodo, ha parlato dei principali fatti avvenuti in quegli anni nel territorio di Fosciandora, inquadrandoli nel contesto storico generale, avvalendosi di documentazione e testimonianze raccolte in anni di ricerca e citando diversi passi del Diario di Padre d’Amato, tenuto appunto dai frati del collegio della Madonna della Stella durante l’occupazione tedesca di quell’edificio.
E’ seguito l’intervento della D.ssa Sara Moscardini “Il fronte di guerra tra Fosciandora e Barga”. Sara Moscardini, direttrice dell’Istituto Storico di Barga, nonché collaboratrice della Fondazione Pascoli e Fondazione Ricci, è una vera specialista della storia del barghigiano. La sua relazione ha toccato i tema di questi due territori vicini, accomunati negli ultimi mesi della guerra dalla tragedia del fronte, in mano ai due eserciti nemici: Barga già liberata ed in mano agli alleati, Fosciandora ancora occupata dalle truppe tedesche e repubblichine. Ha parlato dell’attraversamento del fronte da parte dei civili, arrivando al tragico evento della cosiddetta strage delle mine di Orzaglia/Selvapiana del 3 dicembre 1944, che provocò 7 morti e 6 feriti, riportando anche una toccante testimonianza da lei raccolta da un familiare di una delle persone sopravvissute.
Il terzo intervento è stato quello del colonnello Vittorio Lino Biondi dal titolo “La battaglia di Sommocolonia”. Il colonnello, attualmente in riserva, ha prestato per anni servizio presso la Brigata Paracadutisti Folgore ed il Comando Forze Speciali dell’Esercito. E’ autore, insieme a Dario Giannini, di un libro sulla battaglia di Sommocolonia che viene utilizzato come testo di Storia Contemporanea in diverse università estere. Il Colonnello Biondi ha dapprima illustrato le motivazioni che portarono l’esercito tedesco e la divisione alpini Monterosa a mettere in piedi l’operazione “Temporale d’Inverno” , poi ha dettagliato le modalità in cui si svolse la battaglia di Sommocolonia citando le fonti con estrema precisione. Ha insistito molto sulla inutilità di tale battaglia da un punto di vista militare, a fronte purtroppo di numerose vittime negli eserciti contrapposti, nei partigiani della XI Zona e nei civili. L’intervento è risultato molto appassionato, anche perché il colonnello sente molto tali avvenimenti avendo coinvolto alcuni familiari, tra cui il padre, all’epoca partigiano nella XI Zona Patrioti Pippo. Ha concluso confutando alcuni falsi storici sulla battaglia e presentando alcuni aneddoti molto interessanti.
L’ultimo intervento è stato quello del Prof. Mario Regoli, già insegnante e dirigente scolastico dell’Itc Campedelli di Castelnuovo Garf.na, attualmente Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Lucca. La sua relazione “La Resistenza in Valle del Serchio” ha toccato l’origine delle prime “bande” partigiane del Prof. Del Bianco, per poi arrivare alla narrazione delle esperienze più organizzate e strutturate dell’XI Zona Patrioti del Comandante Pippo, del sacrificio del Gruppo Valanga sul Monte Rovaio, infine del tentativo, in parte riuscito, di coordinare l’attività dei diversi gruppi operanti in Garfagnana e Lunigiana sotto la Divisione Garibaldi Lunense. Regoli non ha mancato di trattare anche argomenti delicati quali le modalità ufficiali di approvvigionamento dei gruppi partigiani e della sorte che toccava a chi non rispettava tali regole, concludendo l’intervento sull’importante e fondamentale ruolo che ha avuto la Resistenza nella liberazione del nostro Paese dal Nazifascismo.
Nella sala Zucchi erano anche esposti alcuni dei reperti conservati al Museo della Linea Gotica di Molazzana, sulla cui attività ha svolto un breve intervento uno dei curatori Cesare Da Prato.
In conclusione Marco Bonini (Anpi Val di Serchio Garfagnana), che ha coordinato i lavori del convegno, ha espresso la propria soddisfazione per la partecipazione di pubblico e per la qualità delle relazioni, dando appuntamento alle successive due iniziative in programma a Fosciandora nell’ambito dello stesso progetto: sabato 26 aprile con la inaugurazione di una opera di street art e con uno spettacolo di Elisabetta Salvatori sulla strage di S Anna di Stazzema; infine domenica 1 giugno con una passeggiata della memoria che arriverà ad Orzaglia, dove verrà scoperta una lapide alle vittime della strage delle mine del 3 dicembre 1944.