Si è concluso con successo il nuovo festival "Garfagnana Food & Music" dedicato ai gruppi musicali: iniziata il 1° maggio, festa dei lavoratori, la rassegna ha animato piazza della Repubblica a Castelnuovo di Garfagnana fino a ieri sera.
In questi quattro giorni si sono alternate sul palco tantissime band, interrotte solo dalla pioggia di sabato pomeriggio. Insieme alla musica, c'erano una serie di stand di "street food" che presentavano prodotti da varie regioni italiane e dal Messico, che rifornivano i musicisti e gli spettatori di cibo e beveraggi per accompagnare le note.
Stefano Pioli, direttore artistico del festival, ha ringraziato innanzitutto l'assessore agli eventi Alessandro Pedreschi per l'opportunità data. Stefano è uno dei titolari dello storico Bar Aurora che si trova proprio in piazza della Repubblica e che, con una nuova - giovane - gestione, sta aprendo il suo locale ad eventi musicali.
"Abbiamo sempre fatto un festival del primo maggio in piazza della Repubblica, chiamando band conosciute - dichiara Pioli -. Un festival che durava normalmente solo un giorno, il 1° maggio appunto, ma ci dispiaceva avere un gran palco a disposizione per 24 ore soltanto. Quindi la nostra idea è stata di creare un festival per le band, per la Garfagnana, che riunisse tutta questa energia e questa volontà dei gruppi di esibirsi per il pubblico".
Ed è così che è nato GFM Festival (Garfagnana Food and Music): "Visto che è iniziato il primo maggio, questo è l'anno zero e speriamo che possa andare avanti negli anni futuri - prosegue Stefano -. Hanno aderito 28 band provenienti da sette regioni diverse: da Venezia, Torino, Milano, per arrivare fino a Roma. Per il maltempo sono saltate le esibizioni di cinque gruppi, che ringraziamo tantissimo e che avranno diritto ad esibirsi, se vorranno, il prossimo anno". Alcune band che erano in programma il sabato, infatti, si sono esibite domenica pomeriggio.
Continua Stefano: "Ringrazio tutti gli artisti per la disponibilità e l'energia che ci hanno messo, per la partecipazione al festival, senza un riscontro economico ma semplicemente per portare la loro identità, la loro passione per la musica, in Garfagnana, al nostro festival. Una rassegna dedicata alle band non c'è, o meglio non c'era, in Italia. Ci sono festival rock, jazz o dedicati. Qui, invece, è solo per le band: chi vuole portare sul palco il proprio sogno. Abbiamo avuto band di giovanissimi, formate da poco, con ambizioni di creare un proprio futuro, nella musica; ma anche gruppi che calcono i palchi, o meglio "li mangiano", da 50 anni e continuano perché è la loro vita, e questo mix, secondo me, ha creato una cosa unica e non dico irripetibile, perché noi vorremo ripeterla nel tempo".
Un focus, quindi, sulle band locali (ben quattro della zona): a partire dall'"Isi band" (dove l'Isi in questione è quello di Barga) capitanata dal prof. Mannolini, insegnante di matematica e fisica e, a scappatempo, chitarrista che ha partecipato al festival anche con un'altra band che si è esibita il primo maggio: "I briganti in fuga". Poi ci sono stati i "Room 06" e gli "The Shamless" che si sono esibiti nell'ultimo giorno del festival.
"Anche in questo caso - continua Pioli - si va dai giovanissimi "Room 06" ai i più navigati "Shamless". In Garfagnana ci sono molte band, ma non hanno colto questa opportunità per vari motivi; magari non hanno avuto il tempo per iscriversi o, forse, per impegni pregressi". Si ricorda che al festival ci si puo iscrivere dai due mesi prima fino a 40 giorni prima, poi vengono richieste le conferme per preparare la scaletta. Alla fine, cosa si devono portare le band? "Solo i loro strumenti, - risponde Pioli - il service (Giemme service) e il palco "megalattico" sono messi a disposizione dal comune. Colgo ancora l'occasione di questo spazio per ringraziare tutta l'organizzazione, lo street food, i volontari che hanno collaborato, tutti gli sponsor del festival e infine Radio Toscana che ha mandato i conduttori e che ha promosso il festival".
Si vede che Stefano Pioli è entusiasta dell'evento, e giustamente direi! Il presentatore delle giornate del 2, 3 e 4 maggio è stato, infatti, Emiliano Geri di Radio Toscana; il presentatore del primo maggio era stato Carlos Bartolomei (garfagnino, che ha presentato vari eventi musicali, appassionato di musica e con un passato di conduttore radiofonico).
Jackeline Luti ci ha raccontato di aver partecipato come cantante e collaboratrice per il progetto "Isi Band", dando una mano al prof. Mannolini che ha creduto molto in questo progetto e al festival. Sandro Lana, che aveva da poco finito di suonare, in quanto percussionista degli "Shamless" ha commentato: "È stata una bella esperienza, poi noi giocavamo in casa. Mi sono emozionato. Il gruppo si è costituito lo scorso anno. È nato così, per caso, con vecchi rockers. L'idea era partita per creare una band che accompagnasse il gruppo corale locale, "Donne in cerca di guai". Ha avuto successo, così l'esperienza è continuata. Insieme a me ci sono il Magnani al basso, alla batteria il Cariello, poi ci sono due chitarristi di Barga, Massimo e Bruno; cantante e chitarrista, la bravissima Debora Nardini, poi c'è il 'vecchio' del gruppo, il "Bemba" alle tastiere, che viene da Coreglia, con un passato di musicista. Il nome non lo ricordo, noi si chiama così!".
Troppo divertente e mitico il Lana. Il gruppo è stato veramente forte. Ha eseguito brani rock degli anni '60 e '70: "Proud Mary" è stato uno dei loro brani di punta. Ci sono state delle band che hanno suonato, appunto, cover, come gli Shamless o i giovanissi studenti della "ISI Band" e altre che hanno fatto i loro brani - il genere, anche quello, molto vario - dall'hard rock (come i "Back One Out" di Livorno) al pop italiano (come gli "Oreazon" milanesi o il gruppo, con un sacco di ragazze, dei "Lost&Found" di Lucca). Questo solo per citarne alcuni. Una gran bella esperienza!
Seguitemi nella mia rubrica "Il teatro è servito" che, con la bella stagione, conterrà molta più musica, ovviamente, insieme a tutto quanto fa spettacolo!