Presentando l'ultimo – in ordine di tempo – libro dedicato a Giacomo Puccini al termine dell'anno che lo ha visto protagonista di innumerevoli iniziative, a metà gennaio sono tornate le "Anteprime alla Fondazione", rassegna organizzata dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899 presso la propria sede (via Palermo 4, a Viareggio) sempre con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili (gradita la prenotazione chiamando il numero telefonico 342 1684031).
Il secondo appuntamento di questa nuova stagione di "Anteprime" – in programma lunedì 3 febbraio alle ore 18 - vede protagonista un altro personaggio della cultura italiana, il giornalista toscano Indro Montanelli, che poco più di mezzo secolo fa fondò "il Giornale".
Alla storica testata, infatti, è dedicato il libro E Montanelli fondò "il Giornale". I 50 anni controcorrente di un quotidiano che ha scritto la storia d'Italia. Tutto nacque da "una rivolta e una sfida" scritto da Federico Bini, giornalista originario di Bagni di Lucca, collaboratore dello stesso "Giornale", nonché membro del Comitato Scientifico della Fondazione Alfredo Catarsini 1899, che sarà presentato per l'occasione.
Durante l'"Anteprima" Bini racconterà la genesi del volume che in quasi 300 pagine dà voce a molti di coloro che in mezzo secolo di vita hanno contribuito a fare del Giornale un punto di riferimento del pensiero liberale. «Esistono momenti storici particolari in cui la voce di un quotidiano – scrive Bini nella sinossi del libro che reca anche la prefazione del giornalista Stefano Zurlo -, può diventare occasione di una visione nuova della realtà politica e sociale. Fondato nel 1974 da Indro Montanelli, che ne è stato Direttore fino al 1994, il quotidiano è il perno della politica conservatrice e liberale italiana».
Sulle pagine del libro l'Autore racconta, attraverso interviste inedite e intense, il dietro le quinte del quotidiano ricostruendone storie, aneddoti, vizi e virtù. Sono intervenuti, in questa preziosa raccolta di testimonianze, altisonanti nomi come quello dell'attuale direttore Alessandro Sallusti, Gian Galeazzo Biazzi Vergani, Giorgio Torelli, Beppe Gualazzini, Carlo Grandini, Vittorio Frigerio, Alfonso Izzi, Francesco Damato, Alfio Caruso, Fernando Mezzetti, Livio Caputo, Alberto Pasolini Zanelli, Catterina Arpino, Paolo Isotta, Paolo Longanesi, Massimiliano Scafi, Tiziana Abate, Alberto Mazzuca, Marco Vitale, Giancarlo Mazzuca, Roberto Crespi, Fedele Confalonieri, Roberto Gervaso, Michele Brambilla, Stenio Solinas, Maurizio Belpietro, Giancarlo Perna, Luigi Iannone, Pietrangelo Buttafuoco, Marcello Veneziani, Nicola Porro, Osvaldo De Paolini, Augusto Minzolini e naturalmente di Vittorio Feltri, attuale Direttore editoriale della testata e successore di Montanelli alla guida del "Giornale" nel 1994.
Un altro pregio del volume, che si legge proprio come una silloge di racconti, è quello di rivelarsi un'indagine profonda e raffinata su un mondo - quello delle redazioni di giornali della carta stampata – che da troppo tempo combatte per la propria sopravvivenza, mostrando a tutti, casomai ve ne fosse bisogno, cosa potremmo perdere se la pluralità del giornalismo italiano venisse meno.