Garfagnana
Mont'Alfonso sotto le stelle 2025: c'è Filippo Graziani alla Fortezza di Verrucole
"Lugano addio", "Monnalisa", "Pigro", "Firenze"... Pepite della canzone d'autore a firma dell'indimenticato Ivan Graziani che torneranno a splendere nel concerto "Ottanta – Buon compleanno Ivan" del figlio Filippo Graziani, giovedì 31 luglio, alle ore 21.15, alla Fortezza delle Verrucole di San Romano in Garfagnana

Si potenzia l’organico dell’Unione Comuni Garfagnana: assunti tre nuovi operai forestali
L’Unione Comuni Garfagnana, a seguito di pensionamenti, ha prontamente reintegrato l’organico con l’assunzione di tre nuovi operai a tempo indeterminato per svolgere i lavori agricolo-forestali di competenza dell’Ente. I lavoratori assunti saranno, tra l’altro, occupati in interventi straordinari a seguito di calamità naturali, attività relative alla lotta agli incendi boschivi e di bonifica

Si presenta il libro di Corrado Leoni a Castelnuovo
L'Anpi Mediavalle - Garfagnana e l'Isrec Lucca, in collaborazione con il comune di Castelnuovo di Garfagnana, presentano venerdì 9 maggio alle ore 17:30 presso la sala Suffredini il libro "Partigiani non santi ma combattenti" del prof. Corrado Leoni. A dialogare con l'autore del romanzo sarà Marco Bonini

Lieve scossa di terremoto con epicentro Fosciandora
L'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) riporta che il sisma, di magnitudo 2.6, è avvenuto intorno alle 22.35 con epicentro individuato a 8 chilometri a nord-est di Fosciandora

Inaugurato il nuovo circolo all’interno della ex scuola materna di Fosciandora: "Un luogo di aggregazione"
Domenica, all’interno della ex scuola materna di Fosciandora, è stato aperto, da parte della locale pro loco, un circolo UNPLI. Dopo il tanto atteso taglio del nastro, la benedizione dei locali da parte del parroco padre Cruz

Nuova viabilità per Minucciano: c'è il contributo della regione
La giunta regionale ha approvato nella seduta di ieri lo schema di accordo di programma con il comune di Minucciano, in Garfagnana, per la realizzazione del collegamento tra la strada regionale 445 e le strade provinciali SP 51 e SP 59

A Minucciano inaugura il laboratorio permanente "La Fucina"
Nasce un altro servizio di Anci Toscana per l'informazione e il supporto a cittadini, enti, imprese e associazioni delle aree montane: è "La Fucina", laboratorio permanente che verrà inaugurato giovedì 8 maggio alle 16 a Minucciano

Per Stefano Romagnoli 50 anni da festeggiare, tra sogni e nuove sfide
È la storia di un uomo che, dopo una vita vissuta nel centro storico di Lucca, ha deciso di lasciare la città e trasferirsi nella piccola frazione montana di Vergemoli. Una scelta di vita non banale per Stefano che, nella vita, si è sempre dato da fare in mille modi, svolgendo diversi mestieri

Perturbazione atlantica: è ancora maltempo sulla Toscana
Fino alla tarda sera di oggi, lunedì 5, sono previsti temporali sparsi, anche di forte intensità, più probabili e insistenti sulle zone interne centro-settentrionali

Poste, installate colonnine per la ricarica di auto elettriche
È stata avviata anche in provincia di Lucca l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche a cura di Poste italiane. Tale iniziativa rientra nel progetto Polis – “Casa dei Servizi Digitali” di Poste Italiane che ha come obiettivo quello di permettere la coesione economica, sociale e territoriale del Paese

- Scritto da Redazione
- Garfagnana
- Visite: 972
"Un paese ci vuole, se non altro per il gusto di andarsene". Aveva ragione Cesare Pavese. Un paese ci vuole. Un volto familiare. Un odore di casa.
La Garfagnana è come una mamma che nutre i propri figli di bellezza. Una mamma che dà tutto ciò che ha. Ed ha tanto: ha le montagne, i boschi, i fiumi. Non ha il mare, ma, ogni tanto, un profumo di salsedine viene a farci visita. Mette il naso oltre le alpi e lo ritrae. Ci ricorda che la costa è vicina.
C'è chi è nato, vissuto e cresciuto qua. Chi è emigrato verso altri lidi. Chi, infine, è tornato, come un figliol prodigo, al focolare materno. Per volere, o necessità. Chiunque abbia solcato queste alture ne conserva comunque un ricordo indelebile. La Garfagnana non lascia indifferenti.
Da qui sono passati poeti, scrittori, musicisti. Qui, sono nati artisti di grande respiro. Innumerevoli versi e sublimi note hanno ispirato questi luoghi ameni. Il richiamo della natura, che verdeggia i declivi, è irresistibile per chi ha un animo sensibile. Lo scorrere del fiume allieva i dolori dell'esistenza, per chi sa ascoltarlo.
Quanti capodanni hanno visto queste montagne che ci circondano. A quante preghiere, a quante urla innalzate al cielo hanno assistito. A quante risate. Sono loro i guardasigilli del nostro tempo. I testimoni oculari del nostro lungo passato. Sono loro - i monti - che ci fanno da scudo da secoli, millenni.
Anche quest'anno, il 31 dicembre, guarderanno giù. A valle. Nell'incavo del Serchio. E gioiranno nel vedere la gente salutare un anno ed inaugurarne uno nuovo. Udiranno i nostri ricordi, vedranno le nostre lacrime di gioia o di pianto. Rivivranno, con noi, i momenti più belli - e più brutti - che il 2024 ha messo in archivio.
Sentiranno anche loro rievocare le feste paesane alle quali abbiamo assistito. Quelle a cui abbiamo partecipato. L'annuale "Alpi Apuane in festa", a Careggine, la tradizionale sagra "Ritorno al passato", a Corfino, la storica "Formenton 8 file" a Pieve Fosciana. Qualcuno ripenserà, con gioia, alle tre feste - medievale, di primavere e d'ottobre - a Castiglione.
Questa è la Garfagnana. Questi siamo noi. Questo è il paese al quale ritorniamo ogni volta che abbiamo bisogno di un abbraccio fraterno.
Tommaso Teora
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Garfagnana
- Visite: 438
A 25 anni dal Giubileo ordinario del 2000 e a dieci dal Giubileo straordinario della Misericordia – quest’ultimo celebrato in occasione dei 50 anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II – arriviamo al Giubileo ordinario del 2025.
Aperto da Papa Francesco la notte di Natale a Roma, viene aperto domenica 29 dicembre anche a Lucca come in ogni diocesi del mondo. La partecipazione dei fedeli al rito di apertura prevede tre ritrovi alle ore 16: l’Area pastorale Piana di Lucca guidata dal vicario episcopale don Piero Ciardella si ritrova nella chiesa dell’Arancio; l’Area pastorale Valle del Serchio guidata dal vicario episcopale don Angelo Pioli si ritrova nella basilica di San Frediano; l’Area pastorale Versilia guidata dal vicario episcopale don Giorgio Simonetti si ritrova nella chiesa di Sant’Anna.
Dopo una preghiera, da ognuno dei tre punti di ritrovo i fedeli in pellegrinaggio arriveranno prima alla chiesa dei Santi Giovanni e Reparata (entrando dall’ingresso laterale posto all’incrocio tra via del Battistero e via del Gallo ed uscendo dal portale della facciata) per poi dirigersi nella cattedrale di s. Martino. Qui, dopo l'ingresso di diaconi e presbiteri, inizierà la messa solenne presieduta dall'arcivescovo Paolo Giulietti. Quanto raccolto durante l'offertorio verrà destinato a realizzare il segno giubilare diocesano: il «polo della carità» nella città di Viareggio. La raccolta fondi per questo obiettivo continuerà in diocesi per tutto il 2025.
"La Bolla di indizione del Giubileo 2025 - ha dichiarato mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca - fa riferimento alla speranza non come a una condizione, ma come a un esito del cammino dell’anno santo: Peregrinantes in spem. In effetti Papa Francesco identifica nel “far ripartire la speranza” il principale obiettivo dell’appuntamento giubilare".
"Tutta la Chiesa - spiega il vescovo - è chiamata a mobilitarsi, non tanto e non solo verso Roma, ma assumendo l’atteggiamento interiore di chi «va alla ricerca del senso della vita» (n. 6). Una Chiesa tutta pellegrina, tutta in cammino per le vie di questo mondo travagliato e complesso, in continua e veloce trasformazione, nel quale i tradizionali riferimenti stabili uno dopo l’altro vacillano, lasciando disorientati, cioè privi di senso. Dove parlare di senso significa riconoscere che la vita, per essere sensata, ha prima di tutto bisogno di un orizzonte, una direzione verso la quale dirigersi. Se manca, si diventa in-sensati, cioè vagabondi, per i quali una direzione vale l’altra, una scelta vale l’altra, rimanendo come unica bussola il soddisfacimento dei bisogni del momento, la minimizzazione dello sforzo o la massimizzazione del profitto".
"Un itinerario sensato, invece - sottolinea mons. Giulietti -, è guidato dall’intuizione di una meta, che si desidera e alla quale si tende, cosicché in virtù di essa si diviene finalmente capaci di decidere, cioè di tagliar via le strade sbagliate e di imboccare quella giusta. Ma la meta, proprio perché sta alla fine del percorso, non la si possiede; non è una certezza, ma è – appunto – oggetto di speranza. Il pellegrinaggio insegna a vivere di speranza; mettendosi in cammino si apprende a sperare, poiché si consente progressivamente alla meta di assumere il controllo di ogni passo, ogni respiro, ogni sforzo, ogni decisione… Si inizia il cammino disorientati ed esso trasforma un po’ alla volta in persone felicemente orientate. Anche la grazia dell’indulgenza, a ben vedere, si inserisce in questa dinamica, poiché va a eliminare le ferite che il peccato lascia in noi e che vanno ad appesantire il cammino come un fardello che affatica e rallenta il passo. La misericordia sovrabbondante di Dio fa sentire leggeri, nuovi, capaci di allungare il passo nella marcia".
"La scorsa notte di Natale - ricorda il vescovo - il Santo Padre ha dato avvio al Giubileo aprendo la Porta santa nella Basilica Vaticana; la domenica successiva l’Anno viene aperto in tutte le cattedrali del mondo, mediante un rito che inizierà – appunto – con un breve pellegrinaggio. Per dodici mesi saremo quindi sollecitati a tornare «Chiesa pellegrina sulla terra», partecipando agli eventi romani come a quelli che si vivranno in Diocesi, nelle Aree pastorali o nelle Comunità parrocchiali; raggiungendo le Basiliche romane o le nostre chiese giubilari, a cominciare dalla Cattedrale. Molti si metteranno fisicamente in cammino e il nostro territorio sarà chiamato a farsi ancor più accogliente per i pellegrini della Via Francigena o degli altri itinerari che attraversano la Lucchesia. Tutti, soprattutto, potranno scoprire che, se non si persegue con impegno una meta, la vita è priva di senso".
"Come scriveva il beato Pier Giorgio Frassati - conclude l'arcivescovo di Lucca -, che verrà canonizzato il prossimo agosto: «Vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la Verità, non è vivere, ma vivacchiare». La vita di chi, decidendo di non partire, rimane comodamente sdraiato sul divano".