Per chi viene da Lucca, in direzione Garfagnana, o per chi, al contrario, dalla Garfagnana è diretto verso Lucca non può sfuggire l’insegna sul cavalcavia lungo la strada di fondovalle: “Il Nido dell’Aquila di Mary – Hotel Tre Castelli”. Un’irresistibile tentazione a deviare il proprio percorso, concedendosi il piacere di una sosta a tavola tra le prelibatezze di una terra davvero unica.
Siamo a Colle Aginaia, frazione del comune di Gallicano. Qui, al civico 8, Massimiliano Puppa e Silvia Lepre gestiscono un ristorante, pizzeria e albergo che, ormai da sette anni, regala esplosioni di gusto al palato degli amanti dei sapori genuini.
Il locale è spazioso e accogliente. Già dall’ingresso, si presenta come un ambiente caloroso e familiare con un bellissimo bancone, impossibile da dimenticare, dove gli avventori, prima di pranzare o cenare, possono intrattenersi per consumare un aperitivo o magari, a fine pasto, un ammazzacaffè o una grappa spillata.
La sala è grande. Novanta posti. Ideale per comunioni, matrimoni, battesimi, cresime compleanni. All’esterno, poi, ce ne sono altri 30, riparati al caldo d’inverno, o al fresco d’estate, grazie ad una struttura coperta apribile o chiudibile in base alle temperature. 120 coperti totali.
Massimiliano e Silvia, quest’ultima ai fornelli, sono supportati dal loro affiatato e competente staff. Gentili, disponibili, amichevoli. Molto seri e professionali nel loro mestiere che è molto più che un lavoro. È una vera passione. “Mia madre, Maria Rossi detta “Mary”, aveva un ristorante a Cerageto che poi ha chiuso nel 1995 – racconta Massimiliano, classe ’78, originario di Castiglione di Garfagnana -. Io lavoravo alla Smi, ma mi è sempre piaciuto il mondo della ristorazione. Appena ne ho avuto l’opportunità, ho aperto una mia attività con mia madre. “Il Nido dell’Aquila” è nato sette anni fa. Precisamente, il 1° marzo 2018. Eravamo a Sassorosso, e Silvia, la mia socia, già lavorava con noi. Ne è nata un’amicizia. All’inizio eravamo noi tre. Poi abbiamo deciso di spostarci a Gallicano, mantenendo però il nome dell’attività perché così eravamo conosciuti”.
Ma cosa si mangia (e si beve) al Nido dell’Aquila? “Qui facciamo più pesce, che carne – dichiara Massimiliano – La nostra specialità è il fritto classico: totani, gamberi e calamari. Vengono addirittura da Viareggio a mangiarlo da noi. Il nostro scoglio è fatto con la tagliatella spianata in casa da noi. Tutto facciamo in casa: tagliatelle, tortelli, ravioli, pappardelle (o maccheroni). Silvia è in cucina. È lei la cuoca, con i suoi aiutanti ai fornelli”.
Scorrendo il menù ci si imbatte in un po’ di tutto: cacciagione locale, cinghiale - cucinato in tutti i modi: dalle pappardelle al cinghiale in umido -, farro, polenta e ossi, prosciutto Bazzone, polenta Formenton 8 file. Il ristorante propone spesso menù a tema con prodotti tipici locali di stagione. I ravioli fatti con la farina di castagne, ripieni di ricotta e castagne, e conditi con gorgonzola e speck sono una libidine. Così come le acciughine del Cantabrico, con pane abbrustolito e burro; il polpo ubriaco, sfumato con il vino rosso; gli spaghetti piccanti (ovvero una base di aglio, olio e peperoncino) con gamberetti e bottarga. Piatti succulenti. Infine i dolci (rigorosamente fatti in casa): torte, crostate, panna cotta, crema catalana, gelato (sfuso) d’estate e poi, immancabile, il Dessert Versilia: quest’ultimo richiestissimo.
“Capitolo a parte meritano i funghi – dice Massimiliano -. Quando è stagione, li serviamo in tutte le salse: dalle tagliatelle ai funghi porcini alla polenta, fino ai funghi fritti. Le cappelle le facciamo alla griglia e i funghi freschi sono buonissimi anche crudi con un’insalatina. Se ce ne sono tanti, prepariamo anche un menù apposito oltre a quello alla carta: facciamo le bruschette ai funghi e Bazzone, ravioli o tortelli ai funghi, pizza con i funghi”.
Il ristorante è dotato di ben tre aree per il parcheggio: una davanti, una laterale e una retrostante. La mattina c’è la possibilità di fare pranzi di lavoro a 11 euro, dal lunedì al venerdì (eccetto il martedì che è il giorno di chiusura), omnicomprensivi di: primo, secondo, contorno, un quarto di vino, acqua e caffè. Il menù cambia ogni giorno.
La sera il ristorante è sempre aperto. Dal giovedì alla domenica si può mangiare la pizza o ordinarla per l’asporto. L’impasto è quello classico, con farina di tipo 1 macinata a pietra, cotta a forno elettrico. Per i vegetariani sono disponibili tutte le soluzioni. Idem per i celiaci che, qui, possono mangiare praticamente tutto, anche il fritto, anche le scaloppine, perché a base di farina di riso. Su richiesta, è possibile anche mangiare la pizza per i celiaci. Infine, per i bimbi, si può pensare ad un menù a base di milanese, hamburger e pasta. Tra i vini si segnalano quello della casa, imbottigliato con l’etichetta “Il Nido dell’Aquila di Mary”, con 12.5 di gradazione alcolica, un classico Montecarlo oppure, per andare sul sicuro, un ottimo “Casa e Chiesa” della Tenuta Lenzini.
E per chi vuole fermarsi, c’è l’hotel al piano di sopra dotato di dieci camere (singole, doppie e triple) confortevoli che mettono a disposizione bagno privato, TV, telefono, cassetta di sicurezza, asciuga capelli, ascensore e, nel periodo estivo, aria condizionata. L'accesso all’albergo è indipendente e regolato da apertura a codice. Connessione wi-fi gratuita. La mattina, colazione all’italiana presso il ristorante.
Se volete saperne di più sul ristorante cliccate qui.
Se volete, invece, approfondire il servizio offerto dall’albergo, il link di riferimento è questo.
Per info e prenotazioni scrivete a:
Foto di Nicola Tognetti
Il Nido dell’Aquila di Mary Hotel Tre Castelli: un’oasi di gusto nel cuore verde della Garfagnana
Scritto da andrea cosimini
colle aginaia
30 Marzo 2025
Visite: 1265
- Galleria: