Si è tenuto ieri, al cinema Eden di Castelnuovo di Garfagnana, un partecipato incontro - organizzato da Laura Nannizzi e Marco Giudici - che ha messo in evidenza l’impatto che le cave hanno sulle montagne a causa dell’attività estrattiva. Un tema che, negli ultimi anni, è stato ampiamente dibattuto.
Dall'assemblea è emerso che, se da una parte bisogna riconoscere che il marmo è una risorsa preziosa per la nostra valle, una materia per cui il nostro territorio è celebre in tutto il mondo, è anche vero che, attualmente, più dell’80 per cento del marmo non viene adoperato per la creazione di opere d’arte o arredamenti, ma utilizzato da diversi tipi di aziende: il marmo, sbriciolato, trova impiego, infatti, nell’edilizia, nell’agricoltura, nell’industria farmaceutica e in molte altre attività.
Innumerevoli gli interventi durante la giornata. Il divulgatore scientifico Gabriele Martinucci ha ricordato, nel suo discorso, l’unicità delle nostre montagne: “Le Alpi Apuane sono un’isola biogeografica. Esse sono diventate delle isole biogeografiche, le cui condizioni bioclimatiche sono uniche e hanno permesso, nel corso degli anni, la proliferazione di specie endemiche, ovvero che si trovano solo su questa catena montuosa”. Martinucci ha poi sottolineato i rischi dell’attività estrattiva per l'alterazione degli equilibri biogeochimici e la perdita dell’habitat in cui certe piante e certi animali vivono.
Durante l'incontro è intervenuto anche Gianluca Briccolani, presidente dell’associazione Apuane Libere, ma anche autore del libro “L’altezza della libertà” in cui racconta di un viaggio alpinistico dove è descritto l’impatto ambientale delle cave. Hanno portato, infine, il loro contributo anche Elia Pegollo, Franca Leverotti, Andrea Gobetti, Alberto Grossi, Carolina Leonardi e Mauro Chessa.
Foto di Nicola Tognetti
Partecipato il dibattito sulle cave e sull'impatto dell'attività estrattiva
Scritto da elisa togneri
Castelnuovo
06 Aprile 2025
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