Ultimi giorni di apertura serale straordinaria per le mostre di Garfagnana FotografiaF. Andranno avanti fino alla sera di sabato 20 agosto in contemporanea con la Settimana del Commercio che anima Castelnuovo di Garfagnana. Location la Sala Suffredini, prospiciente la Rocca Ariostesca, meta in questi giorni di un continuo via vai di visite per l’apertura straordinaria.
La manifestazione Garfagnana FotografiaF ha portato anche quest’anno a Castelnuovo Garfagnana tanti personaggi della fotografia italiana, a cominciare dal giornalista di Repubblica Michele Smargiassi, protagonista principale del festival, destinatario della Fibula d’oro del Premio intestato al compianto Rodolfo Pucci, protagonista di due serate molto interessanti in cui ci ha parlato del sorriso in fotografia, della fotografia comica e ridicola e che si è svelato nell’intervista che Fulvio Merlak gli ha fatto dopo la consegna del premio. Michele Smargiassi, è un grande giornalista, uno scrittore affermato, un blogger reiterato. Ma soprattutto è un antropologo culturale che attraverso l’uso della parola, scritta e parlata, fotografa da sempre la Fotografia e ciò che ne è parte, con il disincanto liberatorio di chi sa trasformare la complessità della materia in condizione di limpidezza, e viceversa. Sparge domande e favorisce la dialettica del dubbio prima di sottoporci le proprie rivelazioni. Insegna con generosità l’arte del ragionamento evolutivo e rivoluzionario.
Insomma, Michele Smargiassi ci costringe a pensare e a ripensare e lo fa utilizzando Fotografie che già esistono e che nella loro singolarità oggettiva “condividono tutte una medesima, forte, semplice spinta antropologica, morale, umana: la voglia di vedere il mondo e di condividere quella visione”. L’appuntamento con il Portfolio dell’Ariosto, ha portato a Castelnuovo 54 partecipanti e qualcuno lo ha allontanato la tempesta di vento e grandine venuta nel primo pomeriggio. Primo Premio a «Il popolo dei boschi» di Gabriele TARTONI di Prato con la seguente motivazione: «Il non riuscire più ad adeguarsi al ritmo di vita imposto dal quotidiano contemporaneo consumistico ha generato e sostenuto il coraggio della scelta operata da una comunità polietnica che si è autodeterminata popolo dei boschi. L’autore, condividendone profondamente i valori etici, la racconta con l’occhio del cuore, regalando poesia allo sguardo.» 2° Premio a «Funerale Turchese» di Vera Lucia COVOLAN di Pisa dove «Togliendo l’oggettività derivante dall’argomento trattato, l’Autrice ha proposto immagini di straordinaria potenza evocativa e di grande magnetismo. Il Turchese rappresenta il passaggio rituale e diventa cifra espressiva dell’intero lavoro.»
Il Premio “Fosco Maraini” per il Miglior Reportage è stato appannaggio di «Adagio napoletano» di Stefania ADAMI di Gallicano (LU) «Dicono sia una città difficile, che forse si comprende nel tempo, ma quei volti ti guardano con profondità e attenzione, come una “domanda” continua che attende una conferma d’amore. Questo progetto è il cenno dell’Autrice; è il “Sì, Napoli ti amo”.» Il Premio “Terre Furiose” per il Miglior lavoro a carattere immaginario è andato a «Lettere dal fronte» di Monica BENASSI di Boretto (RE) «Questo lavoro sulle memorie di guerra ha la forma di una rievocazione fantastica che intreccia l’immaginario della battaglia con la suggestione della scrittura, e questi sono gli ingredienti dell’Orlando Furioso; può essere scomposto e ricomposto come un mazzo di tarocchi prestandosi a storie diverse, e questa è la pratica narrativa dell’Ariosto. Per questo motivo la Commissione Selezionatrice ritiene che quest’opera corrisponda perfettamente alla poetica e allo spirito del Premio “Terre Furiose”.» Segnalazioni per i lavori di Maurizio GUARINI di Prato, Monica MANGHI di Bagnolo in Piano (RE), Monica PARISI di Cascina (PI), Premio riservato ai Soci del Circolo Fotocine Garfagnana a «Il tempo» di Alice DINI di Castelnuovo di Garfagnana (LU). Lavori che saranno pubblicati sul sito www.fotocinegafagnana.it in attesa di vederli in mostra il prossimo anno.