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Scritto da andrea cosimini
Sport
05 Febbraio 2025

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Una campionessa non la si giudica solo sul campo. La si misura anche - e, forse, soprattutto - fuori. 

Jasmine Paolini è il volto bello dello sport. Il suo sorriso, così lucente e radioso, ha conquistato il cuore di una miriade di tifosi. In faccia le si legge tutto l'amore che prova verso la disciplina che ha scelto, la gioia di chi ha fatto della propria passione un lavoro e del proprio sogno un mestiere di lusso. 

È privilegio di pochi vivere all'altezza delle proprie aspirazioni. Richiede sacrificio, impegno, determinazione. Forza, coraggio. E fortuna. Certo. Anche fortuna. Ma, quest'ultima, solo in minima parte. Il più lo fa il carattere. Lo fa la forza di reagire alle inevitabili difficoltà che si presentano lungo il percorso. Lo fa la voglia di non arrendersi. Di non cedere. Di non scendere a compromessi con una vita al ribasso. 

Jasmine, ieri, è tornata a casa. Nella 'sua' Bagni di Lucca. Nella 'sua' scuola elementare, e poi media. Nel luogo dove tutto questo è cominciato. Tra la 'sua' gente. "Non vedevo l'ora di uscire da scuola per andare a giocare a tennis" ha ricordato. Qui sta racchiuso il segreto del suo successo. Qui, sta l'origine del suo sorriso. Amare ciò che si fa. E farlo nonostante tutto. Senza limiti o paure.

I bimbi hanno letto nella luce dei suoi occhi la scintilla che, a cinque anni, l'ha messa in moto per la prima volta e che, ancora oggi, innesca il suo motore. Più che un'atleta, un esempio da seguire. Da ammirare nelle sue imprese, ma anche da apprezzare nella sua genuina umiltà. Nella sua semplicità pura. Non costruita. 

"Sono stata fortunata a crescere in un ambiente come questo" ha ammesso. E vengono i brividi pensando alla strada che ha fatto muovendo i primi passi da qui. Lontano dai grandi centri, dai riflettori. Jasmine ha ricordato i suoi primi allenatori. Che emozione. Ogni talento ha bisogno di essere scoperto e coltivato. Ogni lungo percorso ha alla radice un solo passo.

Brava, Jasmine. Nell'abbraccio alla nonna Ivonne, commovente; nel ringraziamento pubblico a tua mamma Jacqueline, a tuo papà Ugo, a tuo fratello William e a tuo zio Adriano; in tutto questo, sta il tuo spessore umano. Prima ancora che atletico.

Una pianta senza radici non cresce. E tu sei cresciuta così tanto che hai toccato vette immense. 

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