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Scritto da andrea cosimini
coreglia antelminelli
12 Marzo 2025

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Un documentario, patrocinato dal comune di Coreglia Antelminelli, che ricostruisce la storia del pilota inglese che trovò la morte nella nostra valle dopo un atterraggio di fortuna negli anni della seconda guerra mondiale.

Porta la firma del regista Nicola Tognetti e di Cristian Teanini (co-regia) il nuovo lavoro in uscita, incentrato sulla figura del sergente William Spencer, prodotto da Annalisa Albano per il progetto audiovisivo svolto per Accademia Cinema Toscana gestito da Nove Muse srl. Una ricostruzione dei fatti storici, liberamente inspirata dai libri "La mia guerra, da Livorno a Fornaci" di Mario Camaiani e "La morte del sergente pilota Spencer" scritto da Fabrizio Nicoli e Alberto Giannecchini.

Le riprese sono state effettuate al Museo Linea Gotica Garfagnana a Molazzana, a Ghivizzano, in Controneria, nel comune di Bagni di Lucca, e a Piano di Coreglia, con scene di rievocazione alle trincee del Grottorotondo. Un girato narrato dalla voce di Marco Genovese, doppiatore veneto, interpretato dall'attore pisano David Zoppi e da comparse locali quali Francesco Togneri e Denis Kalem, con un’intervista allo storico Fabrizio Nicoli, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Carristi d'Italia, e a Filiberto Frediani, testimone oculare dell’evento.  

La troupe che ha lavorato al documentario è composta da: Lorenzo Angeli, che si è occupato del montaggio e del suono, con Jasmine Contolini, ed è stato inoltre l’esecutore degli effetti speciali; Jacopo Silicani e Ilaria Amatori alla fotografia, con Riccardo Boldrini assistente. Due di loro, Lorenzo Angeli e Riccardo Boldrini, comparivano anche nei titoli del precedente documentario di Nicola Tognetti, “C’era una volta il mio Paese”, rispettivamente nei ruoli di direttore di fotografia e colorist.

Il sergente pilota Spencer perse la vita il lontano 4 giugno 1944 quando tentò di atterrare, con il suo Spitfire della RAF, sul greto del Serchio in località “Le piagge dei combattenti” a Ghivizzano dove oggi è stata apposta una lapide commemorativa in marmo in sua eterna memoria (iniziativa promossa proprio dal Museo Linea Gotica Garfagnana). Soccorso dalla locale misericordia, fu portato all’infermeria della SMI a Fornaci di Barga dove morì dopo poche ore.

“Il documentario – dichiara il regista Nicola Tognetti di Piano di Coreglia - è quasi finito e ci sarà la possibilità di proiettarlo localmente, oltre alla distribuzione presso festival ed emittenti televisive. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro, in particolar modo Paolo Riani (del museo di Molazzana) e Graziano Martinelli, i quali hanno fornito i costumi e le armi per le scene di rievocazione, Stefani Vittoria, Stefani Bruno, il Bar Sport di Ghivizzano e l'associazione “Croce di ferro” di Lucca”.

Il documentario vede la media-partnership de “La Gazzetta del Serchio” (www.lagazzettadelserchio.net).

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