Non c'è fine, mentre crescono rabbia e sgomento. Ieri Carrara ha pianto un altro figlio, Paolo Lambruschi il quale poco dopo le 8, nella zona Fantiscritti, in località Miseglia ha perso la vita in un infortunio sul lavoro in cava, mentre era alla guida di un dumper che è finito giù precipitando per molti metri.
"Tutto ciò è avvenuto nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro - commentano Daniele Battistini (Feneal Uil Toscana), Lorenzo Sichei (Filca Cisl Toscana), Francesco Ventimiglia (Fillea Cgil Massa Carrara), Alessia Gambassi (Fillea Cgil Toscana) e Simona Riccio (Filca Cisl Toscana) -. Di lavoro si continua a morire. Tra gennaio e febbraio all'Istituto di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sono arrivate 89.556 denunce di infortunio, in calo del 3,4% rispetto alle 92.711 del primo bimestre del 2024. I casi mortali, però, sono in aumento: 138 contro 119 (+16%), un quadro a dir poco sconfortante e drammatico – chiara constatazione che la situazione non accenna in alcun modo a cambiare, che si consuma all'ombra dell'indifferenza e nell'inadeguatezza politica, istituzionale e morale. Una giornata nera, vite spezzate sul lavoro, una strage che non accenna a fermarsi, con la stessa cadenza che ci ritroviamo a dover richiamare l'attenzione di tutti gli attori coinvolti, che la sicurezza sul lavoro deve imporsi come priorità e come tema centrale nelle agende di tutti".
I lavoratori del distretto del marmo Apuo Versiliese oggi si sono fermati per tutta la giornata lavorativa per dare un segnale forte: basta morti sul lavoro. "Esprimiamo il più profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia ed ai colleghi di Paolo".
Oggi altri due episodi gravissimi: alle Cartiere Carrara a Capannori un giovane è caduto da circa cinque metri ed è stato portato in codice rosso al San Luca. Poi il crollo di un solaio a Forte dei Marmi dove sono rimasti coinvolti tre lavoratori, uno più grave trasferito al Cisanello.
"Due giornate drammatiche - sottolinea Lorenzo Sichei, segretario generale Filca Cisl - che ci fanno tornare in un balzo mille anni luce indietro, e rappresentano una pesantissima sconfitta per chi, come noi, ogni giorno mette serietà e impegno nella prevenzione. Dobbiamo riconoscere che, dopo un lungo lavoro, oggi le leggi ci sono. La sicurezza viene programmata, puntualmente progettata prima e entra a far parte integrante del cantiere. Evidentemente ci sono storture non degne di un paese civile. La formazione, punto su cui insistiamo da sempre, in certi casi non è così incisiva o così presente, penso anche alla fragilità di quei lavoratori che arrivano da paesi lontani e si trovano a lavorare in particolari situazioni e contesti".
"I dati Inail che evidenziano un calo degli incidenti, anche e soprattutto di fronte ai fatti di questi due giorni, non convincono - osserva il segretario generale Filca Cisl - . Di certo c'è che occorre attivare tavoli istituzionali per prendere in seria considerazione quello che sta accadendo a livello territoriale dopo che a livello nazionale è stata inserita negli ultimi mesi la patente a punti nell'edilizia. E' importante far sì che le buone pratiche attivate dalla normativa generale precipitino in modo puntuale anche a livello territoriale, il tavolo istituzionale diventa un passaggio fondamentale per responsabilizzare tutti a far fronte comune nella soluzione del problema".
"Il primo maggio a Montemurlo - conclude Sichei - la giornata sarà intestata al tema della sicurezza negli ambienti di lavoro, che vedrà sempre il nostro impegno totale perchè non possiamo più assistere a questi tragici bollettini".