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Scritto da andrea cosimini
Garfagnana
28 Dicembre 2024

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È un dato agghiacciante, che deve fare riflettere. L'Arma dei carabinieri ha attivato, solo quest'anno, ben 341 codici rossi per violenza di genere nel territorio della provincia di Lucca. Un dato in aumento, seppur di poco, rispetto al 2023 ma che rileva, in maniera lapalissiana, quanto questo fenomeno sia estremamente preoccupante.

Quasi un codice rosso al giorno. Da rabbrividire. Violenze sessuali, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori. 109 misure cautelari emesse nel 2024: tra carcere, domiciliari, divieti di avvicinamento, braccialetti elettronici. Si pensi che, in provincia di Lucca, sono - in media - 130 i braccialetti che i militari devono monitorare. Il che significa 150 alert quotidiani - per lo più falsi allarmi, per fortuna - da dover controllare e accertare dalle pattuglie. Un lavoro mastodontico.

Il dato è emerso questa mattina, nella nuova sala conferenze del comando provinciale in Cortile degli Svizzeri a Lucca, nell'incontro di fine anno convocato dal colonnello Arturo Sessa, alla presenza anche del capitano Biagio Oddo, comandante della compagnia dei carabinieri di Castelnuovo di Garfagnana, competente per tutta la Valle del Serchio.

"L'attivazione di un codice rosso, per la stazione competente, significa un ònere burocratico particolarmente impegnativo - ha esordito il comandante provinciale Sessa -. Significa seguire la vittima, proteggerla, acquisire testimonianze e documentazione sanitaria, attivare i centri antiviolenza".

Ci sono anche le buone notizie, ovviamente. C'è un leggero dei reati consumati in provincia ad esempio. Si è affievolito il fenomeno dei furti e, in particolare, di quelli in abitazione per cui si registra un calo di oltre il 22 per cento. Un dato, questo, estremamente confortante e significativo se si tiene conto che la provincia di Lucca è (fonte Sole 24 Ore) tra le prime in Italia - in proporzione al numero di abitanti - per questo genere di reato.

"L'Arma è impegnata, in prima linea, contro l'attività predatoria - ha spiegato il colonnello Sessa -. I dati di quest'anno ci indicano che le 33 stazioni territoriali stanno facendo un'efficace opera di prevenzione. Quasi 24 mila servizi preventivi, tra pattuglie e perlustrazioni, con una media di oltre 270 militari impegnati ogni giorno. Quasi 120 mila ore impegate sul territorio. Una percorrenza complessiva di quasi 1 milione e 400 mila chilometri con le 125 automobili a disposizione del comando. Numeri importanti".

Tanti sono stati, in generale, gli interventi operativi. Interventi che, purtroppo, hanno portato anche al ferimento di 16 militari. Tante pure le attività di controllo, con oltre 90 mila soggetti fermati, identificati, controllati ed inseriti nelle banche dati. In totale sono stati effettuati, rispetto allo scorso anno, il 30 per cento in più di arresti. 270 persone arrestate, di cui oltre 100 cittadini extra-comunitari. 

"La maggior parte di questi arresti - specifica il colonnello - sono stati eseguiti in flagranza di reato grazie ad un intervento tempestivo e ad un ottimo coordinamento con le altre forze di polizia. Una risposta anche a quel calo di reati di cui sopra. Segnalo anche un incremento delle denunce a piede libero del 15 per cento circa. Denunce, conseguenti alle attività investigative e legate all'attività giudiziaria".

L'80 per cento dei reati che vengono consumati in provincia sono stati denunciati all'Arma dei carabinieri. Anche questo dato la dice lunga sull'importanza di questo corpo. L'attività giudiziaria ha affidato oltre 6 mila e 300 deleghe all'Arma con l'onore - ma anche l'ònere - che questo comporta. 

Le tre centrali operative di Lucca, Viareggio e Castelnuovo di Garfagnana hanno ricevuto, quest'anno, un totale di 33 mila 90 chiamate. Ovvero una media di 90 chiamate al giorno al numero di emergenza 112. 

In provincia di Lucca, infine, ci sono il gruppo forestale dei carabinieri e l'ispettorato del lavoro. Quest'ultimo opera a stretto contatto con le stazioni territoriali, con un'attività molto mirata alla prevenzione di infortuni - altro tema tristemente attuale - che ha portato a ben 190 aziende controllate e 37 sospensioni di attività imprenditoriali. 175 imprenditori irregolari registrati sul territorio su 406 controlli. Altri dato allarmante. Significa che quasi il 40 per cento dei lavoratori controllati era irregolare. Un dato rilevante. Sono state comminate 250 mila euro di sanzioni amministrative e recuperate oltre 40 mila euro.

Il gruppo carabinieri forestali ha, infine, effettuato 4 mila 300 controlli ed elevato ben 276 mila euro di sanzioni amministrative. 

"Si tratta di un bilancio positivo - conclude il comandante Sessa - frutto di un'attività che ha portato a risultati concreti. Per me è l'occasione per ringraziare le donne e gli uomini dell'Arma, che quest'anno hanno dato il massimo, i giornalisti e gli organi di stampa, per la loro importante attività di comunicazione, e tutti i cittadini affinché il 2025 sia sereno e pieno di soddisfazioni". 

Foto Alcide

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