Un'associazione abituata all'ottimismo, a cercare il "bene e il sorriso" sempre e a donarlo ogni qualvolta recepisce dal territorio una necessità reale e concreta. Anche in questa occasione ha voluto trasformare una situazione spiacevole in qualcosa di buono.
Tutto è bene quel che finisce bene. Si potrebbe riassumere così, con questa massima, la vicenda che ha coinvolto, nell'anno appena trascorso, l'associazione di promozione sociale "ComeTe" di Castelnuovo di Garfagnana da sempre impegnata, sul territorio, a difesa e in aiuto dei cittadini della Garfagnana e Media Valle del Serchio in difficoltà. A un anno di distanza circa, si può finalmente dire che tutto si è concluso con un lieto fine: l'associazione ha ottenuto il rimborso di ciò che le era stato sottratto. "Questo – spiega Bianchini – verrà utilizzato per sostenere il progetto "Fondo di solidarietà" attraverso il quale, in collaborazione con l'istituto comprensivo di Castelnuovo, ogni anno aiutiamo molti bambini e famiglie in difficoltà economiche a sostenere le spese scolastiche".
Tutto è partito da alcune segnalazioni sospette che sono giunte all'indirizzo dei membri della Aps. Denuncia la presidente Silvia Bianchini: "Una persona di cui ci siamo fidati ha utilizzato il nome della nostra Associazione per raccogliere denaro che poi non arrivava a noi o, quantomeno, non del tutto". A quel punto, fortunatamente, sono giunte in soccorso le segnalazioni che hanno permesso di fare luce sul caso. "Ci siamo prontamente rivolti alle forze dell'ordine denunciando l'accaduto – riporta Bianchini -. Queste ci hanno affiancato in un percorso di ricostruzione dei fatti molto delicato e, infine, alla deposizione della relativa querela".
Inevitabile che la vicenda abbia lasciato l'amaro in bocca ai membri dell'associazione: "Siamo dispiaciuti, un po' ammaccati, ma sereni e convinti di aver trovato una soluzione che possa garantire e ripristinare, qualora ce ne fosse stato bisogno, i nostri saldi principi di trasparenza e di informazione verso tutte le persone che costantemente negli anni ci hanno dato fiducia. A conclusione della vicenda, siamo felici di poter dire che con il rimborso ottenuto, siamo finalmente riusciti a riconvogliare quelle offerte là dove erano destinate, cioè a donare un sorriso a chi ne ha bisogno" ha affermato la presidente.
"La nostra associazione è soprattutto questo: ottimismo, positività; voglia di capire e, talvolta, cercare di andare oltre: mettersi nei panni degli altri, ma anche, in caso di difficoltà, reagire correttamente e trovare la soluzione migliore. Lo facciamo sempre – ha concluso Bianchini - ed è questo che ci dà la forza di intercettare situazioni di disagio e di poter intervenire. Viviamo l'associazione con una coscienza che ci permette di guardare a testa alta le persone negli occhi e poter dire: noi ci proviamo! E adesso continueremo a rimboccarci le maniche come abbiamo sempre fatto, ancora più convinti che questa sia la cosa giusta da fare".