Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Enzo Coltelli, segretario locale del Pd, che - alla luce della guerra in corso - chiede all'amministrazione di Vagli Sotto di togliere dal parco dell'onore la statua in marmo del presidente russo Vladimir Putin:
"Quella statua deve essere immediatamente rimossa (e demolita) ne va dell’onore del nostro paese e di tutti i cittadini di Vagli.
Voglio in questo momento tralasciare di analizzare il perché da parte del comune di Vagli Sotto furono eseguite spese per la realizzazione di quelle statue, a mio modesto parere, anche di scarso valore ed approssimativa fattezza, ma concentrarmi su una in particolare, la statua eseguita al capo dell’oligarchia Russa Vladimir Putin.
Già al momento della sua realizzazione visto il soggetto a Vagli abbiamo sostenuto che era denaro sprecato ma ora più che mai non si può sopportare di avere sul territorio comunale un monumento a colui che stà conducendo una guerra allo scopo di “annettere” un paese con la propria indipendenza, perché di questo si tratta. Sarebbe un po’ come la Germania volesse annettere l’Italia perché ne ha fatto parte in periodi bellici.
Ci ricordiamo che l’Ucraina già aveva la propria indipendenza e dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, come altre aree, aveva con proprio Parlamento stabilito i propri principi di democrazia, l’economia politica e la propria indipendenza.
Tutti gli italiani condannano questa intollerabile aggressione che ha riportato la guerra in Europa, abbiamo sentito in questi giorni alti esponenti mondiali sia politici che del mondo civile condannare quanto avvenuto a danno del popolo Ucraino, il presidente del Consiglio Mario Draghi che afferma, con la condivisione di tutta la Nazione, che “L'Italia condanna con assoluta fermezza l'invasione, che giudichiamo inaccettabile e proseguendo che l'attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei".
Tale condanna è stata eseguita in modo unanime non solo da parte dell’Italia ma anche dell’Europa, dagli Stati Uniti di America e da parte di tutti i governi che si definiscono democratici, gli altri nascondono il proprio imbarazzo nel silenzio.
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, ha preso la decisione di estromettere dalla propria membership la Federazione Russa oltre alle sanzioni già avviate ed altre che vengono valutate in questi giorni. Queste sono le sanzioni minime che possono essere prese alla luce dell'inaccettabile aggressione militare che costituisce una grave violazione del diritto internazionale, pur coscienti che molte di queste si rivolgeranno anche contro noi ma il senso di libertà deve sempre prevalere.
Di queste ore l’appello lanciata dal presidente russo, Vladimir Putin, ai militari ucraini perché "prendano il potere" a Kiev, rovesciando il presidente Volodymyr Zelensky e il suo entourage, che ha definito "banda di neo-nazisti e drogati", affermando che la Russia non sta combattendo contro le unità dell'esercito ma contro formazioni nazionaliste che si comportano "come terroristi" usando i civili "come scudi umani". Non credo che necessiti dire altro per inquadrare il soggetto ma vorrei che non trovasse “sostegno politico e giustificazioni nel mio paese”.
Chiaramente le nostre possibilità di aiuto, a questo popolo ingiustamente assalito, sono molte poche ma quanto si può fare deve essere fatto, quale manifestare la nostra volontà contraria con tutti i mezzi, dimostrare anche manifestando una vicinanza e condannare certi gesti è importantissimo. Vedere il popolo Russo che manifesta contro questo attacco fa capire che questa è una guerra voluta da un sovranista e non dal popolo e questo ci conforta, per quanto possibile facciamo anche noi la nostra parte.
Per questo invito l’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco Lodovici a cambiare un po’ l’aspetto al territorio ed il modo di pensare che gli è stato tramandato, iniziando con la rimozione di quella statua e farla sparire dal territorio del Comune di Vagli, i Vaglini non vogliono avere niente a che fare con certe persone e neanche con loro rappresentazioni che infangano il territorio, così come non vogliono più avere a che fare con coloro che millantano di potere avere o avere avuto rapporti con Putin.
Il telegiornale del 25/2 ha trasmesso una tragica immagine di un carro armato russo che volutamente è passato sopra l’auto di un cittadino Ucraino con lui dentro, questa è la mia idea della fine che deve fare tale statua".