Un lettore ci invia questo 'pensiero di un italiano qualsiasi' che è una riflessione sullo stato della politica e i suoi protagonisti negli ultimi decenni nel nostro sfasciato paese. La condividiamo in gran parte e la pubblichiamo volentieri:
Credo che ad ogni buon Italiano sarebbe lecito spiegare che cosa spinga i nostro governanti ad essere tutto meno che una classe dirigente degna di essere credibile, e spiegare le motivazioni per come si sia giunti ad un tale disastro.
I fatti recenti che hanno sputtanato una politica demenziale composta da individui privi di ideali e senso del dovere verso lo Stato e i cittadini, hanno avuto come triste conseguenza, quella di far cadere per l’ennesima volta un governo che non è stato capace di fronteggiare i problemi più gravi come quelli della pandemia e il disastro economico che ne è derivato.
Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un primo governo composto dalla Lega e dal Movimento 5 stelle che invece di cercare di risolvere i mali cronici che tutti noi conosciamo, come il lavoro, la salute, le infrastrutture, le opere pubbliche, hanno invece fatto emergere i loro pseudo-ideali che gli hanno garantito con l’elezione la tanto ambita poltrona, ottenendo quota cento, il reddito di cittadinanza e un controllo sugli sbarchi dei migranti sul nostro territorio. Cose che sicuramente bisognava provare a mettere in atto dopo avere sistemato prima i veri problemi. Forse distribuendo il reddito di cittadinanza a chi ne aveva veramente bisogno o se lo fosse meritato, invece di elargire denaro alla rinfusa come avvenuto anche nel secondo Governo PD Movimento 5 stelle, dove grazie ai vari ristori, che non hanno premiato chi veramente ne aveva bisogno, abbiamo oltrepassato quota 150 miliardi, invece di investire sul lavoro che rimane l’unica opzione per uscire dalla crisi economica.
Se grazie al Recovery Fund riceveremo 209 miliardi, sarebbe bene dire agli Italiani che per investire per il futuro ne sono rimasti ben pochi.
Sarebbe utile ripartire dalla responsabilità che abbiamo noi Italiani quando ci rechiamo a votare, dove spesso, o quasi sempre, votiamo “il meno peggio”. Ma se in 70 anni abbiamo avuto 70 governi, senza contare i partiti che hanno governato senza essere stati eletti, evidentemente abbiamo messo anche tanto di nostro votando il meno peggio, che si è rivelato in seguito peggio delle aspettative. L’ultima cazzata trionfale da parte degli Italiani è stata quella di votare un partito di comici, non riferendomi solo al Movimento 5 stelle ma a tutti i politici in generale, elevandoli ad un terzo dell’elettorato e mandandoli a governare con un numero illimitato di Senatori. Ci siamo quindi ritrovati il pizzaiolo, il DJ, il venditore di bibite allo stadio, il “Che” romano e tanti altri, che dalla sera al mattino sono diventati non solo Senatori ma anche Ministri di Dicasteri importanti. Senza nulla togliere ai citati pizzaioli o DJ o venditori di bibite che eseguono il loro lavoro più che degnamente, ma per governare un Paese come il nostro abbiamo bisogno di gente che sappia gestire adeguatamente le Istituzioni con una notevole conoscenza della politica e sopra tutto tanta preparazione basata sull’esperienza.
Sono poco meno di trent’anni che l’Italia sprofonda in un baratro dove non si vede il fondo, mentre ne sono bastati solo quindici per ricostruire un Paese distrutto dalla guerra e portarlo ad essere uno fra i primi paesi al mondo nell’Industria. Forse i politici di allora, tanto criticati e miseramente eliminati con i soliti intrallazzi tipici del nostro Paese, erano migliori. Hanno lasciato basi solide per continuare a costruire, ma la nuova generazione politica nata dalle ceneri di “Mani Pulite” non è stata in grado di cogliere la grande opportunità di continuare quel Boom Economico che avevano saputo costruire i predecessori.
Quello che i nostri politici ci hanno fatto vedere ultimamente è roba da manicomio, inoltre in Europa noi contiamo come il due di picche e non ci prendono sul serio definendoci poco affidabili rendendo difficile la loro fiducia nei nostri confronti. Con i continui tagli alla spesa pubblica, sono stati in grado di distruggere quello che veniva definito “Il Bel Paese” non solo a livello umano e psicologico, ma anche paesaggistico. Una semplice nevicata o una pioggerella e il Paese è in ginocchio in quanto non vengono effettuati i lavori di mantenimento del territorio. Una pandemia che ha causato finora oltre 90.000 vittime per colpa dei tagli alla sanità, come la mancanza di ventilatori, posti letto, siringhe, mascherine e altro. Mascherine fornite a tempo ai politici, ma non ai dottori e agli infermieri che hanno dovuto affrontare la pandemia senza le dovute precauzioni, causando innumerevoli morti fra coloro che provavano a salvare i malati.
Ma ci rendiamo conto in mano a chi siamo andati a finire se in questi giorni, grazie all’ennesima caduta del governo ed in seguito assegnato dal Presidente Mattarella a Draghi per formarne uno nuovo, dobbiamo sorbirci la solita e classica storiella all’Italiana di salire sempre sul carro del vincitore, dove quasi tutti offrono la massima disponibilità al nuovo governo nascente. Dovrebbero solo vergognarsi e tacere in quanto tutti coloro che ci hanno guidato recentemente hanno fallito il loro mandato e in un Paese democratico dovrebbero non solo tornare a casa, ma non farsi più vedere. Da noi non funziona così e i nostri politici, pur di salvare la poltrona, danno per scontato l’attaccamento alla patria e le motivazioni che forniscono nello spiegare il loro attaccamento, sono da tipica ed ennesima presa per il culo. Tutto finirà a tarallucci e vino, come è solito finire in questo bistrattato stivale. Ci ritroveremo i soliti noti al potere, forse con l’ennesimo inciucio fra il Movimento 5 Stelle e la Lega, e noi rivedremo le solite facce dietro Ministeri differenti, e tutto cambierà per non cambiare niente come al solito.
Se Mattarella e Draghi avessero capito in che situazione ci troviamo e volessero dare un esempio lampante a questi scappati di casa su come gestire l’azienda Italia, ed essendo Mattarella quasi a fine mandato e Draghi ufficialmente un non politico, e provassero a rendere amaro il calice a questa abominevole “Casta” di incapaci, intestando i vari Ministeri a persone veramente abili nel gestire e che non vengano dalla politica, ma da persone con un “Curriculum” eccellente che spieghi la loro preparazione presso tutti i Ministeri che dovranno dirigere, invitando tutti i politici che non sono d’accordo, ad andare a lavorare onestamente, sempre se troveranno un lavoro per 1300 euro al mese come fanno la maggioranza degli Italiani.
Forse lo capiranno non solo i politici, ma anche i cittadini quando si recheranno a votare, sempre che ci sia una legge elettorale adeguata, a votare persone con un curriculum importante, invece del solito comico di turno attaccato alla sua poltrona, ai suoi lauti stipendi e al vitalizio!
Senza dimenticare che il diritto al voto non è quello che racconta la domenica il prete dal pulpito ai suoi fedeli, o i soliti tradizionalisti che continuano a nominare la sinistra e la destra, il fascismo e il comunismo. Devono prendere atto che il fascismo è terminato da 76 anni e il comunismo da 32, e che ambedue non sono stati partiti illuminanti che meritano di continuare a parlarne. Chi rappresenta la politica attuale ha tutto meno che ideali, di conseguenza votare sinistra per non fare vincere la destra o viceversa, non serve a niente. Sarebbe utile parlare invece del personaggio che si va a votare, dimenticando la sinistra e la destra, sempre che i partiti ci fornissero le credenziali di tutti coloro che ci accingiamo a votare, e per ultimo, tanto per cercare di fare capire la differenza che esiste fra un Italiano, un Tedesco, un Inglese e un Americano, solo per nominare alcune Nazioni, noi abbiamo più di cento partiti, loro dai due ai tre partiti.
Sicuramente queste Nazioni, quando gli elettori si recano a votare, avendo pochi partiti da scegliere ottengono un voto politico decisionale migliore, che a noi chiaramente manca.