Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera di Tiziano Innocenti, noto commerciante di Castelnuovo di Garfagnana, che si chiede come mai alcune attività siano ferme ed altre no, come ad esempio il rally:
"Buon giorno, mi chiamo Tiziano Innocenti e sono un commerciante di Castelnuovo, non è la prima volta che scrivo a questo giornale.
Vorrei lamentarmi per la gestione del coronavirus perché è tutto sbagliato. Le attività commerciali e l’economia sono fermi da un anno ormai, la gente limita le proprie uscite, fa tanti sacrifici ma poi vede che le regole non valgono per tutti e questo non va bene!
Mi riferisco per esempio al Rally del Ciocco che, almeno così ho letto, si svolgerà a breve in Garfagnana. Ci saranno sicuramente misure di sicurezza e di distanziamento anti-covid che l’organizzazione rispetterà ma siamo proprio sicuri che sia sicuro, per la diffusione del virus, portare centinaia di persone in zona?
Non mi pare che per gli altri sport ci sia stato lo stesso trattamento! Guardate il calcio locale, per esempio: tra squadre dilettantistiche, amatoriali e giovanili ogni anno si muoveva un giro di migliaia di persone. Ora tutto questo è fermo da quasi un anno, e parlo anche di quegli impianti (per esempio lo stadio di Castelnuovo o quello di Piazza al Serchio ma anche altri minori come Gallicano, Fornaci) che per le loro dimensioni garantirebbero distanze e sicurezza per gli spettatori! Perché tenere tutto fermo? Io sono favorevole alla cautela ma allora la dobbiamo rispettare tutti e non favorire questo o quello per motivi, magari, politici!
Se poi lo scopo generale è quello di far ripartire l’economia, allora apriamo tutti! Ci dicono che il virus si attacca nei ristoranti o nei bar? A me non pare, vedendo gli ultimi casi in Garfagnana dove il covid è stato attaccato all’interno di uffici comunali, dove sicuramente sono stati attentissimi alle misure".