Riceviamo e pubblichiamo questo intervento del gruppo per l'ambiente - Valle del Serchio, La Libellula, in cui si rinnova la richiesta di collocare una centralina fissa di rilevamento della qualità dell’aria:
"Ormai è finito il 2020, segnato dall’emergenza COVID e, per gli abitanti della nostra valle, dall’allerta meteo delle ultime settimane. Ma, come recita il vecchio adagio, “non c’è due senza tre”: l’emergenza sanitaria e quella meteo ormai le conosciamo, ma c’è un terzo personaggio molesto che unisce i suoi fastidi ai due di cui sopra, anche se per lui nessuno dichiara lo stato di emergenza. È il particolato atmosferico.
Mentre gli scienziati si interrogano ancora sulle eventuali correlazioni tra PM10 e Covid (visto che le regioni più colpite dal virus sono anche quelle con l’aria più inquinata), il suddetto personaggio non sta con le mani in mano, e come si può vedere dalle rilevazioni delle nostre centraline fai-da-te, (rete di rilevamento “Che aria tira”) sembra ben intenzionato a farci superare di nuovo il famigerato limite dei 35 sforamenti annui consentiti dalla normativa vigente.
Certo, sappiamo bene che le nostre centraline non possono competere con la precisione di quelle ufficiali Arpat; proprio per questo rinnoviamo la richiesta, già avanzata ripetutamente dall’amministrazione comunale da anni, affinché la Regione Toscana collochi nel nostro comune una centralina fissa di rilevamento della qualità dell’aria.
Secondo la normativa vigente, l’adeguamento della rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria sarebbe dovuto avvenire a marzo 2020. Comprendiamo che l’emergenza Covid abbia causato problemi anche ai nostri amministratori, comprendiamo anche che dopo le elezioni regionali di settembre (anche quelle rinviate a causa del Covid) sia necessario un certo periodo di “assestamento”; ma ormai siamo a gennaio e sta passando anche questo inverno, ovvero il periodo più critico in cui il Particolato Ultrafine è più dannoso e in cui sarebbero più utili le informazioni sull’inquinamento atmosferico per poter attuare azioni di riduzione e mitigazione.
Chiediamo quindi nuovamente che la Regione acceleri le procedure affinché questa importante procedura di tutela della qualità dell’aria sia attuata, come peraltro suggerito dalla stessa Arpat in occasione delle ultime campagne di rilevamento con centralina mobile effettuate a Fornaci negli ultimi anni".