Nel 1971, dalle marne calcaree e rocciose nel cuore del Chianti Classico, a mezz’ora di macchina da Firenze, nacque senza particolari avvisi né annunci, l’“enfant terribile” dei vini Super Tuscan, il Tignanello. Fu una rivoluzione per l’enologia italiana.
Nessuno si aspettava altro che il solito vino. Nessuno tranne una persona: il Marchese Piero Antinori, che sapeva che nelle barrique della sua cantina si stava sviluppando qualcosa di eccezionale. “Speravamo, pensavamo di avere un vino eccezionale nelle nostre nuovissime barrique di rovere e sapevo che il nome Tignanello era difficile da pronunciare per il mercato estero ma ero convinto che fosse buono. Avevamo un vino destinato a cambiare le regole, dando inizio ad una nuova stagione per la nostra azienda e per la Toscana”.
La tenuta di Piero Antinori si estende su 300 ettari, ma solo 130 sono dedicati ai vigneti, mentre il resto è bosco con qualche uliveto. Il Tignanello è stato uno dei primi vini italiani a sfidare le norme tradizionali, rompendo con il sistema di Denominazione di Origine Controllata per affrontare nuove strade di espressione vinicola. Questo coraggio ha aperto la strada per una generazione di vini "Super Tuscan" che hanno ridefinito l'immagine della Toscana nel mondo del vino.
Tignanello è stato un vino ribelle, frutto di una rivoluzione silenziosa condotta da Piero Antinori ed iniziata invecchiando il suo Chianti Classico in barrique francesi, poi eliminando le due varietà bianche dal blend (Malvasia e Trebbiano), introducendo il nome del vigneto Tignanello e infine aggiungendo alle uve Sangiovese (80%) una percentuale di uve internazionali, ovvero Cabernet Sauvignon (15%) e Cabernet Franc (5%). Ci sono voluti alcuni anni per arrivare alla fatidica formula finale che è stata finalizzata con l'annata 1978, anche se a quel punto Tignanello non poteva più esporre il logo del gallo nero della denominazione Chianti Classico. Tuttavia, il successo di questo vino da tavola fu tale che quasi tutte le aziende vinicole toscane iniziarono a produrre il proprio vino in stile “Super Tuscan” seguendo proprio il modello del Tignanello.
Tignanello è stato un cavallo vincente anno dopo anno: semplicemente inarrestabile, grazie alla sua qualità affidabile, al suo tocco vellutato liscio e rotondo e ad un prezzo (oggi intorno ai 150-160 euro a bottiglia) che non ha subito eccessive speculazioni. Per questo il vino Tignanello è amato da sommelier, intenditori e appassionati e per scovare l’offerta migliore oggigiorno viene in soccorso il motore di ricerca Trovino, che mette a confronto prezzi, annate ed offerte di diverse enoteche online.
Con il passare degli anni la cantina di Antinori è cresciuta ed ha sviluppato un altro vino, l’altrettanto celebre Solaia, che sembra essere quasi un'immagine speculare del Tignanello, con il suo uvaggio di 80% di Cabernet Sauvignon e 20% di Sangiovese. Per il Tignanello l'uva viene raccolta manualmente e selezionata con cura. La fermentazione viene effettuata in serbatoi di acciaio inox con temperatura controllata, e successivamente per circa 14-18 mesi, avviene la maturazione in barriques di rovere francese. Questo processo permette al vino di acquisire una straordinaria complessità aromatica e una struttura elegante.
Il Tignanello di Antinori è un vino di grande profondità. Al primo sorso, si rivelano intense note di frutti rossi maturi, ciliegie e ribes nero, integrate con eleganti sentori di vaniglia, tabacco e spezie. In bocca, la sua struttura è avvolgente e morbida, con tannini vellutati che conferiscono al vino una lunga persistenza. L'equilibrio tra freschezza e complessità lo rende adatto a un invecchiamento prolungato in bottiglia. È inoltre il compagno ideale per una vasta gamma di piatti. Si abbina splendidamente a carni rosse grigliate, arrosti di agnello e formaggi stagionati. Tuttavia, la sua versatilità lo rende altrettanto adatto anche a piatti di pesce ricchi o a piatti vegetariani a base di funghi porcini. È un vino che si presta bene per le occasioni speciali, ma è altrettanto piacevole da gustare in momenti di relax.