In occasione della Settimana Fiocco Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), abbiamo intervistato la dottoressa Giulia Romei, psicologa e psicoterapeuta presso il Centro Clinico Das, per comprendere meglio questi disturbi, le loro cause, e come supportare chi ne soffre.
Di seguito, risponderà ad alcune domande per fare chiarezza su questi temi e promuovere una maggiore consapevolezza.
Quali sono le principali cause psicologiche dei disturbi alimentari?
"Le cause sottostanti sono complesse e multifattoriali. Riscontriamo fattori biologici (ruolo dei neurotrasmettitori della serotonina e il funzionamento alcune aree cerebrali), psicologici individuali e relazionali (bassa autostima, ansia, depressione, traumi pregressi o abusi, perfezionismo e tendenza al controllo, bullismo…), fattori socio-culturali (standard di bellezza irrealistici). L’influenza della famiglia rimane un elemento importante associato all’insorgenza o al mantenimento del disturbo. Dalla letteratura emerge l’importanza di valutare anche il funzionamento familiare".
Come possono i social media influenzare lo sviluppo di disturbi alimentari tra i giovani?
"I social media possono influenzare positivamente l’immagine corporea se espongono gli utenti a contenuti che valorizzano, rispettano e celebrano la diversità e la naturalità dei corpi. Possono influenzarla negativamente se espongono gli utenti a contenuti che promuovono uno standard di bellezza irraggiungibile, uniforme e artificiale, o che generano competizione. Alcuni esempi negativi sono quelli che promuovono diete estreme ed improvvisate, prodotti dimagranti miracolosi, immagini filtrate o ritoccate. I giovani nella ricerca della propria identità ed autoaffermazione possono interiorizzare e utilizzare le idee diffuse sui social come standard per autovalutarsi, correndo così un rischio maggiore di sviluppare un DCA".
Perché le donne sono più vulnerabili ai disturbi alimentari rispetto agli uomini?
"Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di interesse nei confronti del corpo femminile e dell’immagine “ideale” a cui si dovrebbe aspirare secondo i canoni della moda e dei mass media. Il genere femminile risulta più colpito dai DCA (sono però in aumento anche tra gli adolescenti maschi) per gli aspetti sociali e culturali, ma anche per gli aspetti biologici. Uno di questi è il ruolo degli ormoni regolati dalla serotonina. Studi rilevano che la riduzione della serotonina in seguito ad una restrizione calorica è molto più frequente nel sesso femminile, confermando la presenza di un possibile ruolo degli ormoni femminili o di una differenza legata al genere".
Esiste un legame tra disturbi alimentari e disordini ormonalinelle donne?
"I DCA possono provocare cambiamenti ormonali. La prolungata astensione dal cibo caratteristica dell’anoressia può comportare una riduzione dei livelli di estrogeni e progesterone nelle donne, accompagnato spesso da cicli mestruali irregolari o amenorrea (assenza del ciclo mestruale). Anche la bulimia e il Binge-eatingdisorder possono causare disfunzioni mestruali e alterare il livello di ormoni sessuali. In particolare si parla del sistema endocrino, con effetti sul metabolismo, sulla fertilità e sugli ormoni dello stress".
Quali sono i passi da fare se un figlio, un parente, un amico sembra avere i sintomi di un disturbo alimentare?
"Cercate di aprire la comunicazione con un ascolto partecipe e non giudicante. I commenti sul cibo e sull’aspetto fisico possono essere valutati negativamente e chiudere la comunicazione. Proponete un aiuto terapeutico e lasciate il tempo necessario, facendo presente che la persona non è sola nella sua difficoltà. È necessario cercare aiuto in centri specializzati, fondati sul principio di multidisciplinarità, dove si possono attivare percorsi di tipo psicologico/psicoterapeutico, psichiatrico, nutrizionale e riabilitativo".
Dott.ssa Beatrice Gentilini
Ho 32 anni, originaria di Lucca, sono laureata in psicologia clinica e della salute. Ho approfondito tematiche di salute mentale e mi sono sempre concentrata sull'esplorazione delle teorie psicologiche e sulle loro possibili applicazioni nella promozione del benessere individuale e collettivo. Attiva presso il centro clinico Das, che ha una sede - oltre che a Lucca - anche a Gallicano, curo su La Gazzetta del Serchio (www.lagazzettadelserchio.net) la rubrica "Abbi cura di te" avvalendomi della collaborazione attiva delle professioniste del centro nella realizzazione di articoli a tema benessere.