Riceviamo e pubblichiamo questa riflessione-intervento della consulente della provincia in materia di pari opportunità, Maria Teresa Leone, in occasione della giornata internazionale delle donne:
"L'8 marzo si celebra quella che comunemente viene chiamata 'Festa della Donna', ma non dobbiamo scordare che questa giornata è dedicata al ricordo delle conquiste politiche, sociali ed economiche del genere femminile. Per questo, ritengo sia più opportuno parlare di Giornata internazionale delle donne, che deve rappresentare l'input per sottolineare la difesa dei diritti delle donne, evidenziare le conquiste fatte e quei traguardi ancora da raggiungere. E', quindi, da sottolineare come riflessioni di questo tipo sarebbe necessario farle ogni giorno dell'anno ed è fondamentale affrontare il tema della parità di genere, consapevoli che è un principio fondamentale, spesso sottovalutato.
C'è un filo rosso che lega la data del 25 novembre alla data dell'8 marzo e dobbiamo tenere sempre presente: per essere libere, per prima cosa bisogna essere vive. La negazione dei diritti è sempre un comportamento violento, anche quando la violenza è nascosta. Ecco che l'8 marzo diventa non solo un momento di riflessione, ma soprattutto un'opportunità per promuovere un cambiamento culturale profondo e duraturo.
Donne e uomini devono avere gli stessi diritti e trattamenti; le stesse opportunità in ogni ambito: occorre mettere al centro le persone, ad esempio, attraverso la conciliazione tra vita e lavoro e il miglioramento dei servizi rivolti all'assistenza all'infanzia e alla cura degli anziani.
La realtà, invece, ci pone davanti abusi e limitazioni nei diritti fondamentali subiti dalle donne in quanto tali: questo non è più accettabile. Il patriarcato non è superato e non è una parola vecchia ed antiquata, come molti pensano: è il principio sul quale si fondano la maggior parte delle diseguaglianze. Per costruire un futuro migliore per le donne è necessario un profondo cambiamento culturale che richiede il contributo concreto da parte di tutti: donne, uomini, ragazze e ragazze. Il diritto a un lavoro dignitoso e adeguatamente retribuito, il diritto all'accesso ai ruoli direttivi o di alto profilo, quello al riguardo verso la persona nella sua integrità, il diritto alla tutela della maternità come momento da vivere nella più grande serenità e protezione sono tra gli ambiti che richiedono particolare attenzione.
In questo cambiamento, un ruolo fondamentale lo ha la scuola che deve richiamare l'attenzione sulle ragioni di questa giornata, sulla sua importanza e sul valore che conserva anche - e soprattutto - nei periodi di crisi come quello che stiamo vivendo.
L'atteggiamento verso l'eguaglianza sta evolvendo, ma nemmeno la generazione più giovane è immune dagli stereotipi e dalle disparità di genere e su questo dobbiamo impegnarci per far sì che fin dall'infanzia, la scuola abbia un ruolo da protagonista nella diffusione dei principi di parità di genere".