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Scritto da Redazione
Mediavalle
13 Gennaio 2025

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La conferenza zonale dei sindaci adotta il criterio della quota capitaria. Si tratta di una svolta nella gestione dei servizi socio-sanitari della Piana di Lucca. Come è infatti noto, alcuni rilevanti servizi sociali non vengono gestiti dai Comuni in forma autonoma, bensì nell'ambito di un livello territoriale più ampio - identificato nella 'Zona distretto' - che per la Piana di Lucca comprende i territori di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo, Pescaglia, Porcari e Villa Basilica.

I servizi sociali interessati, oggetto di apposita convenzione, quali i servizi residenziali per anziani non autosufficienti, i trasporti sociali e la disabilità, sono quindi attualmente oggetto di una 'governance' unitaria che coinvolge i Comuni della Piana e l'Azienda USL Toscana Nord-Ovest che trova nella Conferenza dei sindaci il massimo organo decisionale.

I sindaci Mario PardiniSara D'AmbrosioGiordano Del Chiaro,  la direttrice di Zona distretto Piana di Lucca Eluisa Lo Presti, gli assessori al sociale Giovanni MinnitiValentina BernardiniSilvia SartiUgo LunardiBeatrice GambiniMichele AdorniPatrizia Benedetti e il consigliere delegato Alessandro Di Vito martedì scorso (7 gennaio) hanno adottato la deliberazione con cui si sancisce un passaggio per epocale: il costo di tali servizi non sarà infatti più ripartito tra gli enti sulla base del costo storico, bensì con riferimento al numero degli abitanti di ciascun comune e quindi dei potenziali beneficiari dei servizi stessi.

"Si tratta di un cambio di prospettiva che segna un nuovo inizio per il percorso di integrazione socio-sanitaria, che nell'ultimo anno ha cambiato passo verso una gestione sempre più condivisa di servizi sociali – affermano i sindaci di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo, Pescaglia, Porcari e Villa Basilica – Le risorse sono sempre il tema centrale attorno al quale ruotano gran parte delle politiche sociali: stiamo facendo uno sforzo collettivo per reperire maggiori fondi e per erogare servizi e interventi sociali di qualità. Tutto questo per rispondere alle esigenze emergenti nella popolazione residente, riconoscendo alla ASL un ruolo di coordinamento e traino essenziali per garantire servizi efficaci e uniformi su tutto il territorio della Piana".

"La ripartizione dei costi dei servizi socio-sanitari a quota capitaria - spiega la direttrice di Zona distretto Piana di Lucca Eluisa Lo Presti - ci mette nel solco dell'equità, ci darà la possibilità di avere servizi omogenei per tutti i cittadini della Piana di Lucca. Da parte nostra, sarà quindi ancora maggiore l'impegno a definire modalità d'accesso ai servizi equi e tali da ampliare la platea dei beneficiari, vista la crescita dei bisogni sia per le famiglie che hanno persone anziane o persone con disabilità.  La gestione associata dei servizi socio-sanitari è una grande opportunità per seguire meglio le persone nei loro percorsi assistenziali, dall'inizio, senza frammentazioni e in maniera personalizzata".

In sostanza, precedentemente i servizi interessati erano gestiti in forma associata, ma poi ogni ente provvedeva a sostenere i costi riferibili ai propri residenti, che effettivamente ne usufruivano. Dal 2025 tutta la Piana di Lucca, per queste finalità, sarà considerata un unico territorio che - indipendentemente dal Comune di residenza - offrirà servizi uniformi ai suoi cittadini ed i costi saranno sostenuti da tutti gli enti coinvolti in proporzione alla popolazione residente.

Si tratta di un passaggio solo apparentemente tecnico, ma che apre la strada ad un diverso approccio nella gestione dei servizi sociali convenzionati. I bisogni del territorio saranno affrontati in modo univoco, senza considerare la capacità economica di ciascun ente, e poi i costi saranno suddivisi sulla base di un criterio demografico e quindi proporzionale alle disponibilità dei Comuni coinvolti. In questo modo anche i piccoli comuni avranno la certezza di poter affrontare anche emergenze sociali rilevanti che dovessero emergere sul proprio territorio senza rischiare di mettere a rischio i propri bilanci e i Comuni di maggiori dimensioni potranno svolgere un ruolo di attrazione e di servizio per tutta la Piana.

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