Che in Garfagnana e Mediavalle, negli ultimi anni, si sia puntato con decisione verso il potenziamento del settore turistico non è di certo un mistero. Lungo tutto il corso del Serchio, infatti, numerosi siti di interesse storico e naturalistico sono già stati riqualificati dalle amministrazioni locali o dati in gestione a privati, segno della rinnovata voglia di dare un nuovo futuro sociale ed economico alla valle seguendo i moderni principi della resilienza e della sostenibilità.
Nell’ottica di un nuovo approccio al territorio e alla montagna, i sentieri e i cammini boschivi o alpestri hanno un ruolo fondamentale per immaginarsi una nuova mobilità turistica, e non è un caso che l’Unione dei comuni della Mediavalle del Serchio si stia impegnando per sviluppare progetti atti al recupero di alcuni dei tratti di camminata più famosi, tra cui spicca il Sentiero del Giglio Selvatico.
Il piano di riqualificazione del cammino si è concluso nel 2023, con l’Unione che certifica un tracciato in grado di collegare i territori di Barga, Coreglia Antelminelli, Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca e Pescaglia.
Una notizia che non può che portare ottimismo in vista dei prossimi interventi di ripristino, ma su cui il consigliere dell’Unione Claudio Gemignani nutre più di un dubbio.
Lo stesso, infatti, ha spiegato, in un post uscito lo scorso lunedì sui suoi canali social, come avesse già presentato un’interpellanza in merito alle funzionalità e agli scopi del progetto il 21 novembre 2023, rendendo successivamente noto di aver ricevuto risposta solo i primi giorni di gennaio.
Indipendentemente dall’attesa, però, ciò che lascia perplesso il consigliere è il contenuto stesso della risposta, in cui, sottolinea Gemignani, si afferma come "L'intervento ha consentito di valorizzare le aree interessate dal percorso, portare turismo, far crescere l'economia circolare, migliorare la qualità di vita dei residenti e di evitare così lo spopolamento".
Com’è possibile, si chiede l’autore del post, che si sia avverato un tale “Miracolo” se “Tutto il tratto è stato terminato a fine 2023?”.
Ma c’è di più: il politico bagnaiolo rimarca infatti come la sentieristica non venga pubblicizzata in alcun modo, senza dimenticare la presenza di casi in cui i sentieri interessati da operazioni di riqualificazione non vengono nemmeno completati.
“Riguardo al cammino in oggetto – scrive Gemignani riferendosi al Giglio Selvatico – non c'è un sito, non ci sono indicazioni di nessun tipo. Pochissimi, forse gli addetti ai lavori, conoscono questo cammino. Sappiamo che collega Barga a Ponte a Gaio (da verificare ulteriormente se siano stati effettivamente completati tutti i lavori), ma non capiamo come il tracciato interessi Borgo a Mozzano e Pescaglia (scontato dire che i cammini hanno un inizio e una fine!). Mancano i contatti con la popolazione, i luoghi di ristoro per capire come e dove farli, i punti di pernottamento, la stessa informativa alla popolazione sulla sua esistenza. Dove si possono ritirare le credenziali e timbrare il passaggio? Non basta pulire alcuni sentieri (tra l'altro vari tratti sono nuovamente sporchi)”.
“Per cosa nasce questo progetto? Chi curerà la manutenzione nei prossimi anni?”: sono queste alcune delle domande che Gemignani si pone, con la speranza che l’Unione possa dargli una nuova risposta, dandosi finalmente “Una svegliata”. Dopotutto, chiosa il consigliere, “Con l’ambiente e coi soldi pubblici non si gioca”.