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Yamila Bertieri e Loreno Bertolacci a Bruxelles con Roberto Vannacci e non solo... Ecco (alcuni) dei tanti amici del generale
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Elezioni ordinistiche per il quadriennio 2025-2028
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Lo champagne della famiglia Signorini dalla Francia ai Caraibi nella splendida isola di Barth
Ci sono isole da sogno che per essere raggiunte necessitano non solo di molte ore di viaggio in aereo, ma anche di un cospicuo bagaglio in euro se…
Il teatro per grandi e piccoli con "Matilde di Canossa, la donna che sfidò il suo tempo" a Barga e "Amerigo, il topolino che scoprì il mondo" a Borgo a Mozzano
Il teatro per grandi e piccoli in due appuntamenti a Barga e Borgo a Mozzano, sabato 16 novembre per il del terzo festival "I Musei del Sorriso", organizzato dal…
Una donna straordinaria, uno spettacolo per tutti. Sono aperte le prenotazioni per lo spettacolo "Matilde di Canossa, la donna che sfidò il suo tempo"
Ancora posti disponibili per assistere gratuitamente all'anteprima dello spettacolo "Matilde di Canossa, la donna che sfidò il suo tempo" nel calendario di questa settimana del terzo festival "I Musei del…
Consegnati il Premio Enzo Pedreschi e il Premio speciale alla memoria di Andrea Bertucci
Nell’ambito della cerimonia di apertura di “Garfagnana Terra Unica” alla tensostruttura di Castelnuovo, sono stati consegnati due importanti premi, il Premio Enzo Pedreschi e il Premio speciale alla memoria di Andrea Bertucci, assegnati a tre persone del territorio
Lions Club Antiche Valli Lucchesi - Lions Club Valle del Serchio, convegno su lavoro, diritto e produttività
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A Milano la consegna dei premi di ricerca promossi dalla fondazione Carlo Erba e Kedrion Biopharma
Oggi a Milano, presso la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano (Via Francesco Sforza, 35), si è svolta la cerimonia di consegna dei Premi di ricerca 2023 promossi dalla Fondazione Carlo Erba e Kedrion Biopharma in collaborazione con INGM
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Tre giorni di fuoco che, lentamente, si stanno placando grazie all’intervento dei numerosissimi gruppi, i quali stanno partecipando alle operazioni.
Tante le tecniche utilizzate per arrestare l’incessante cammino dell’incendio, molte delle quali innovative. Ieri sera sera il fuoco, che da Gualdo si era spostato verso Piazzano, è stato fermato con il fuoco. Una tecnica antichissima, ma che, per far spazio all’utilizzo dei mezzi aerei super performanti, è caduta in disuso.
E’ il gruppo G.A.U.F., gruppo addetti analisi uso del fuoco, dell’unione colline metallifere in collaborazione con i volontari G.A.U.F. del CSN, assistiti da ANPAS, VAB e croce verde che ieri sera hanno tentato questa particolare manovra. Un’operazione delicata, che necessita di sinergia. Arrivati sul posto, Riccardo Buratti, Gianluca Capitini e Saverio Tozzi hanno trovato il responsabile del gruppo antincendi boschivi, Antonello Antonelli, e, insieme alla squadra presente, hanno fatto un primo sopralluogo per capire la morfologia del territorio, la direzione del vento e da dove stessero arrivando le fiamme. Mentre la trinciatrice forestale puliva un lato del sentiero, il gruppo si è inerpicato dentro al bosco, raggiungendo l’incendio. Tutto intorno le foglie tinte di rosso, il colore residuo del ritardante presente nell’acqua del canadair, a dimostrazione dei passaggi effettuati.
Pronti a sorvolare nuovamente la zona nel caso non vi fossero state le condizioni giuste per poter operare in sicurezza, i mezzi aerei sono stati fermati per permettere le operazioni. Controllata la quantità d’acqua dell’auto-cisterna presente, è stata posizionata in modo da poter mettere in sicurezza l’operazione e far sì che il fuoco “restasse basso”.
C’è voluto un po’ per organizzare al meglio le tre linee di fuoco per fermare la corsa dell’incendio. Tante le cose importanti da tenere conto, in una calma strana, fatta di attenzione e senza sprechi di tempo. Vestizione, preparazione dei materiali, ultimo controllo e l’operazione fuoco contro fuoco ha avuto inizio. Affascinante, nonostante la drammaticità del momento, ascoltare il modo di vedere il fuoco di questo gruppo. Cercare di capire come attirarlo, come spostarlo, in una danza tattica, con la musica di sottofondo del vento, del sottobosco, delle salite e delle discese del terreno. La capacità di osservare a 360 gradi l’andamento delle fiamme, cercando di prevedere il crollo di un albero, la caduta di materiali, il movimento dell’aria.
“Non sempre ci sono le giuste condizioni, ma quando, come in questo caso, si può operare, il risultato è perfetto. Si dimezzano i tempi e i costi e si riesce a mettere in sicurezza una zona velocemente” spiega Capitini. “Si tenta sempre di salvare il bosco, ma la verità è che quando succedono incendi come questo si è perso in partenza. Puoi fermarlo, ma nel mentre lui ha bruciato gli uliveti, gli orti. Se riesci a fermarlo prima che arrivi al bosco hai vinto, ma non sempre è possibile” racconta Tozzi “Non sempre riusciamo a fare questo tipo di operazioni e non solo per le condizioni. Prima era normale, ora invece spesso c’è preoccupazione. Chi ha deciso di tentare anche questa via per fermare questo incendio, ha dimostrato una grande apertura mentale, perché ancora si guarda a questa tecnica con reticenza”.
Seguire le operazioni è un regalo più unico che raro “dobbiamo bloccarlo qua, lo facciamo scendere, lo attiriamo da questa parte e lo blocchiamo prima che salti. Voi state qua pronti e non fatelo alzare. Lo dovete tenere basso e non dovete farlo passare da qua mentre noi lo fermiamo giù” spiega Buratti alla squadra con la manichetta. E’ proprio un sinergia, un atto teatrale dove tutti gli attori devono fare al meglio la propria parte e dove tutti sono importanti. L’aria si tinge di rosso, le fiamme si alzano e vanno ad abbracciare le altre presenti. Sembra incredibile che abbiano tutto sotto controllo. Brucia, ma dopo poco c’è silenzio. Niente più crepitio del legno, niente più folate di vento innaturali. Piccoli sbuffi di fumo e tutto è finito.
Arrivano altre squadre, le notizie degli altri fronti di fuoco sono rincuoranti. “Voi stasera rimanete qua!” il tono di Buratti è gentile e al tempo stesso inderogabile “qua è tutto spento e in sicurezza, ma è meglio se per un po’ qualcuno monitora che non riparta”. Si allontanano dal sentiero, la trinciatrice forestale taglia via un pezzo di bosco e la casa, pochi metri dietro è salva.
Tutti bevono dalle bottigliette oramai calde, in una costante di questi tre giorni che accomuna tutti quelli che stanno lavorando a spegnere l’incendio. “E’ andata, sono tornate le lucciole” fa notare Capitini indicando la piccola luce intermittente dentro al bosco, un segno di normalità e bellezza che decreta la reale fine del pericolo per questo pezzo di vegetazione.
Arriva un’auto della misericordia di Capezzano e porta il pasto a tutto il gruppo. Nel meccanismo degli eventi, una dimostrazione, se pur piccola, di quanto le operazioni siano state efficienti.
Per un attimo si ride e si scherza, si raccontano storie passate e sembra che tutti si conoscano da sempre, poi ognuno torna al suo lavoro o come il gruppo G.A.U.F. a casa. Veloce la via di Tozzi rispetto agli altri due, che dopo questa giornata hanno ancora qualche ore di macchina prima di potersi riposare. Lavoro o volontariato, sicuramente quello che per tutti è uguale è la passione per questo mestiere. Antonello Antonelli che non riusciva a venire via nonostante la fine del turno, le ore insonni di tutti quelli che erano presenti, la correttezza impeccabile di Capitini, la professionalità di Buratti, la voglia di Tozzi di spiegare ad un’invadente giornalista ogni attimo di quello che stavano facendo perché ritiene importante si sappia e che questa tecnica venga conosciuta, tutti questi sono gli ingredienti che compongono la passione.
C’è chi li chiama eroi, chi angeli, di fatto queste sono le persone che da tre giorni si alternano incessantemente per fermare questo incendio assurdo che non è ancora sedato, ma che sta lentamente entrando in sicurezza.
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La stagione estiva al Bagno Biondetti/Viennaluce prende quota. Dopo l'incredibile successo della serata con Bobby Solo, iniziano i preparativi per un altro appuntamento di lusso alla corte di Giacomo Menici: ospite d'eccezione, domenica 7 agosto, il tenore e paroliere napoletano Gennaro Cosmo Parlato.
Con quattro album all'attivo, un film con John Tunturro ("Passione", a cui è conseguita una tournée nazionale) e tre anni in tv con Piero Chiambretti (ospite fisso della trasmissione "Markette"), Cosmo Parlato vanta nel suo lungo curriculum anche collaborazioni al microfono del calibro di Enrico Ruggeri, Giusy Ferreri e, non ultimo, Caparezza, con il quale, nel 2006, realizzò il travolgente singolo "La mia parte intollerante".
Nelle vesti di paroliere, Cosmo Parlato ha scritto testi per molte cantanti italiane di successo, come Donatella Rettore, Viola Valentino e Fiordaliso, anche se, su tutte, spicca la firma sul testo di "Fragile", canzone memorabile interpretata da Mina ed inserita nell'album - altrettanto indimenticabile - "Bula bula" del 2005.
Nel mezzo, un repertorio vasto che va dalla rivisitazione in chiave personale di brani di successo degli anni '80 (italiani e internazionali) al rifacimento di canzoni classiche napoletane, fino al cosiddetto pop operistico.
Il concerto sarà preceduto da una cena 'gourmet' con le mitiche focaccine atelier e altre primizie.
Inizio concerto: ore 22. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 371/3765085. La direzione artistica è affidata a Franca Dini Eventi.