Dopo aver pubblicato le prime considerazioni apparse sul profilo facebook di Andrea Palmeri, siamo stati contattati, addirittura, dal corrispondente del Wall Street Journal e da un collega di Mediaset che ci hanno chiesto un contatto telefonico, che noi non abbiamo, per raggiungere Andrea Palmeri e poter parlare con lui. Ribadiamo ancora una volta, per chi non lo avesse ancora compreso, che noi non abbiamo un filo diretto con lui che, probabilmente, avrà ben altro a cui pensare, ma ci limitiamo a pubblicare sulla Gazzetta di Lucca, giornale non vaccinato in tutti i sensi, i suoi opunti di vista di persona che vive nella repubblica popolare di Lugansk. La nostra sensazione è che il mondo occidentale abbia ritrovato e ne sia contento, il nemico di sempre, la Russia e non si stia rendendo conto che, al di là di una invasione da condannare a prescindere, spingere Putin in un angolo come stanno facendo, potrà solo condurre il topo a ribellarsi nell'ultimo e disperato tentativo di sfuggire a morte certa. Questo, se qualcuno non lo ha ancora capito, significa solamente una cosa: la distruzione del genere umano. Ecco perché condividiamo quanto ha scritto alcune ore fa lo stesso Palmeri: serve gente che porti acqua, non benzina:
Cari amici avrò di rado la possibilità di aggiornarvi. Comunque e purtroppo la situazione sta sfuggendo di mano ed è pericolosa. L'Europa sta riempiendo l'Ucraina di armi letali, l'informazione è invasa da propaganda russofobica e fake news, la mia paura è che si voglia preparare l'opinione pubblica a qualcosa di grosso.
Una guerra Europa e Nato contro la Russia che poteva sembrare impossibile, a forza di buttare benzina sul fuoco potrebbe davvero concretizzarsi. Non esisterebbero vincitori questo lo dovrebbero capire tutti. Tutti i miei contatti comincino realmente a pensare che invece di benzina, bisogna cominciare a spegnere il fuoco. Questo vale soprattutto per chi si interessa di politica, servono pompieri non incendiari, anche se la propaganda sta lavorando perché siano tutti incendiari.