Sono rimbalzate su tutto il territorio nazionale. Le scene di quanto accaduto sulla Costiera Amalfitana lo scorso martedì non hanno lasciato in silenzio nessuno. Il rappresentanti del movimento Io Apro erano appena giunti a Minori, sulla costiera amalfitana, così come da itinerario del tour iniziato qualche giorno prima, per far sentire pacificamente la loro voce e poter riaprire le imprese, chiuse da ormai troppo tempo, entro il 7 aprile.
Arrivati in territorio campano, poco prima di iniziare la manifestazione, si siedono sul lungomare di Minori per mangiare il loro pranzo al sacco, quando le autorità e il sindaco Andrea Reale intervengono per farli andare via. Da lì comincia un botta e risposta tra il primo cittadino e il direttivo del movimento che si trasforma in fretta in un litigio acceso e animato.
Questa sera è arrivata repentina la spiegazione di Reale il quale in un video spiega il malinteso e afferma come non fosse a conoscenza della manifestazione: "Ho appurato solo in seguito che si trattasse di una protesta finalizzata alla riapertura delle attività commerciali e certamente ne avrei dato l'autorizzazione come hanno fatto i sindaci delle altre città". Il tour in questione, infatti, è stato approvato da ogni autorità e il direttivo di IoApro è da gennaio che lotta in sicurezza contro le chiusure al fine di far tornare a lavorare tutti quei settori che da un anno si trovano con le saracinesche abbassate e le entrate quasi a zero.
Sembra dunque che questo sia anche l'obiettivo del primo cittadino di Minori il quale però tiene a precisare il suo allontanamento dal modo in cui i sostenitori del movimento si sono approcciati: "Ciò che condanno fermamente è il metodo - continua a spiegare nel video - Amo il rispetto delle regole. Sono stato descritto come un lanciatori di tavoli, ma l'unica cosa che lancio è la campagna vaccinale perché riaprire la costiera amalfitana e tutto il resto dell'Italia è anche il mio obiettivo".