Il progressivo abbandono di servizi essenziali sta segnando profondamente il tessuto sociale ed economico delle comunità locali, in particolare dei piccoli comuni e ciò non ha risparmiato San Romano in Garfagnana dove la chiusura dell'unico sportello bancomat gestito dalla BPM solleva interrogativi sull'impatto della modernizzazione tecnologica e sulla necessità di tutelare i servizi di prossimità per garantire la vitalità delle aree rurali.
A San Romano, il comune si trova, improvvisamente, privo dell'unico sportello bancomat situato nei pressi della sede comunale. La chiusura ha generato forte preoccupazione tra i cittadini, che si vedono costretti a spostarsi per accedere a un servizio fondamentale.
Il gruppo consiliare di minoranza, guidato da Valerio Mattei, ha sollevato la questione con toni critici nei confronti dell'amministrazione comunale, accusandola di sottovalutare il problema e di non aver agito con la necessaria prontezza per evitare che il territorio subisse questa ulteriore privazione. “Non possiamo lasciare che questa decisione passi inosservata – ha dichiarato Mattei – perché la mancanza di un bancomat rappresenta un danno non solo per i cittadini, ma anche per le attività locali”.
Pronta, però, la risposta del sindaco Raffaella Mariani: “L’amministrazione comunale non ha responsabilità diretta sulla chiusura dello sportello – spiega -. Al contrario: grazie al suo interessamento, il servizio ha continuato a rimanere attivo per un altro anno e mezzo perché la banca, già nel 2023, era determinata a chiuderlo. Avevamo anche già contattato diversi altri istituti bancari per capire se fossero interessati ad aprire sul territorio. Pur di avere questo sportello, abbiamo addirittura tolto ogni onere di affitto alla banca che aveva i locali, praticamente, ad uso gratuito. Purtroppo, è un problema generale che riguarda la politica di digitalizzazione di un po’ tutte le banche e che colpisce, soprattutto, i comuni più piccoli come il nostro. Faremo di nuovo una manifestazione di interesse per sondare la disponibilità presso gli istituti bancari".
"Siamo molto dispiaciuti del comportamento della banca Bpm - aggiunge il primo cittadino - che, dopo aver soppresso l'agenzia all'interno del capoluogo qualche anno fa, aveva assicurato la presenza dello sportello bancomat. La direzione di Bpm ha diimostrato di non avere assolutamente attenzione al nostro territorio”.
La chiusura dello sportello bancomat riporta al centro del dibattito il ruolo dei servizi nel sostenere il commercio locale. La disponibilità di bancomat, filiali bancarie e altri presidi rappresenta un valore aggiunto per i negozi di vicinato, che già soffrono la concorrenza del commercio online e la diminuzione della frequentazione.
Ciò offre un'amara riflessione su come il futuro dei piccoli centri dipenda anche dalla capacità di preservare e innovare quei servizi fondamentali che li rendono vivi e attrattivi. È una sfida che non riguarda solo le amministrazioni comunali, ma coinvolge anche banche, enti pubblici e la comunità tutta.
La chiosa, amara, è proprio del sindaco Mariani: "Nonostante il sistema pubblico riconosca le particolarità dei piccoli borghi e prenda misure a favore del rilancio delle aree interne, riconoscendo la necessità di rigenerarle, riscontriamo purtroppo una chiusura del sistema bancario che, nonostante gestisca i risparmi di tutti i cittadini, continua ad andare nella direzione opposta".