«Un Paese senza agricoltori, allevatori e pescatori non è libero e non ha futuro». Quello che potrebbe sembrare l’ennesimo slogan è, invece, la ragione profonda di una protesta che vede scendere in strada agricoltori, pescatori e allevatori di tutta Italia. Da martedì a domenica, infatti, saranno allestiti dei presidi (complessivamente 43) in tutto il Paese da parte del Coapi-Coordinamento agricoltori e pescatori italiani, e, per quanto riguarda la nostra zona, il luogo scelto sono i parcheggi adiacenti al casello dell’uscita della A11 Pisa Nord a Migliarino Pisano.
Qua saranno sistemati i trattori e ogni giorno vi saranno manifestazioni per far conoscere le ragioni che hanno portato a questa forte protesta. «All’indomani dell’istituzione da parte del Governo del Tavolo di Crisi - dice Marco Paganelli del Coapi di Lucca - avevamo molte aspettative, invece abbiamo registrato solo timide e contraddittorie risposte dalle istituzioni, non ancora sufficienti per il primo obiettivo che attendiamo dalla politica: salvare le aziende produttive e garantire i territori e la sovranità alimentare del Paese. Invece, la crisi si è estesa e sta diventando mortale per tante aziende, compromettendo il diritto al cibo per i cittadini».
Secondo il Coapi, infatti, servono riforme di sistema, ma questo sarà possibile «solo se evitiamo - prosegue Paganelli - che la crisi arrivi alle estreme conseguenze e le aziende chiudano. Occorre un Piano Straordinario per salvare le piccole e medie imprese produttive dell’agricoltura, della pesca e della trasformazione artigianale e misure straordinarie, come prevedono anche i trattati comunitari, perché per l’Italia le aziende agricole e della pesca produttiva sono una risorsa economica, sociale e di tutela ambientale strategica».
E’ questa la motivazione per la quale il Coordinamento chiede che venga dichiarato immediatamente lo stato di crisi socio-economico delle piccole e medie aziende agricole e della pesca.
E, per far conoscere questa situazione, organizza i presidi: «Il nostro, a Migliarino Pisano - dice Paganelli - ci vedrà martedì allestire il punto con i nostri trattori e, successivamente, faremo una riunione organizzativa, alla quale parteciperanno anche quelle scuole superiori di Lucca con le quali già collaboriamo per vari progetti. Mercoledì, invece, è in programma il primo corteo di trattori che dal presidio arriverà al Porto di Viareggio, unendo così queste due realtà, quella agricola e quella della pesca. Giovedì effettueremo una giornata di informazione e saremo presenti nei mercati rionali e nei supermercati. Venerdì ci sarà un altro corteo di trattori e sabato ripeteremo la giornata di informazione nei mercati e nei supermercati, alla quale prenderanno parte anche gli studenti. Infine, domenica chiuderemo questa manifestazione di protesta invitando tutta la cittadinanza a venire ad assaggiare i nostri piatti tipici al presidio, aprendo così un altro momento di confronto con loro».
«Ci muoveremo in tutte le sedi istituzionali - conclude Paganelli -: chiamiamo i Comuni ad adottare delibere e gesti di sostegno concreti, la Regione a certificare la crisi e al Governo l’adozione delle sedi istituzionali. Ringraziamo, infine, la Cia Toscana Nord per essere sempre pronta all’ascolto, al dialogo e al farsi portatrice delle nostre richieste nelle sedi più opportune».