La Garfagnana si presenta a Lucca: questo il titolo dato alla doppia presentazione che si è tenuta questa mattina nella suggestiva cornice del festival letterario "Lucca città di carta" al Real Collegio di Lucca.
Due sono state le pubblicazioni presentate, entrambe incentrate sui territori e le storie della Garfagnana: un luogo che non finirà mai di stupire, sul quale possono essere stampati i famosi fiumi di inchiostro, tanto è vasto il patrimonio da scoprire e riscoprire. Entrambi i libri rientrano nella collana editoriale Banca dell’Identità e della Memoria dell’Unione Comuni Garfagnana. L'evento, realizzato con il patrocinio del Circolo della Stampa di Lucca, ha contribuito a valorizzare e condividere le meraviglie a disposizione di questi luoghi, dalla più appariscente opera architettonica alla più nascosta curiosità locale.
Ad introdurre la mattinata Martina Moriconi, responsabile della Banca dell’Identità e della Memoria, che ha esposto il progetto, ad oggi composto da oltre 100 pubblicazioni e da un vasto repertorio archivistico digitale, e ribadito la sua utilità sociale. Moderatore nonché editore dei due scritti tramite Edizioni Effigi, Mario Papalini ha sottolineato l’entusiasmo della casa editrice nei confronti del progetto: “Più che una collana è un’idea - ha affermato –, un progetto culturale come è difficile trovarne sui territori”, portando poi all’attenzione il connubio ideale tra identità, memoria e la rigorosità tecnica e scientifica, tipica del lavoro accademico.
È stato invece compito della dott.ssa Denise Ulivieri, docente all’università di Pisa per il dipartimento di ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, presentare il primo volume: “Architettura vernacolare in Garfagnana”, di cui è autrice. Si parla di architettura vernacolare, (dal latino vernaculus, ovvero domestico, familiare) in relazione alle costruzioni spontanee e popolari di un luogo, caratterizzate da materiali e tecniche che si tramandano da generazioni e si adattano alle esigenze abitative e climatiche. Proprio lo studio di queste tecniche è il fulcro del volume. Nello specifico i paesi presi ad oggetto sono Albiano, Minucciano, Sillico e Trassilico, frutti di una scelta non casuale: suggeriti dall’Unione Comuni stessa, sono infatti luoghi che delimitano la Garfagnana a nord e a sud, luoghi di confine e di comunicazione.
Sono intervenute inoltre Simona Lunatici e Lucia Morelli, entrambe coautrici dell’opera. La dott.ssa Lunatici ha esposto il suo lavoro di catalogazione e schedatura degli edifici, tramite l’utilizzo di moduli appositi per poter inserire informazioni preziose sul territorio, che vanno a costituire il cosiddetto patrimonio immateriale. Di tale patrimonio ha parlato, infine, la dott.ssa Morelli, che tramite la sua indagine sul campo, a contatto con la popolazione locale rimasta, ha raccolto informazioni riguardanti il folclore ed il tenore di vita di un tempo; una vita caratterizzata dalla povertà ma anche da tanti momenti conviviali di felicità, dal teatro alle feste in piazza. “In queste comunità tutto era incontro – ha raccontato – gli spazi e le vie dei paesi lo dimostrano; la gente era alla ricerca di una felicità semplice: nonostante la miseria, le situazioni di festa erano tantissime”.
La dott.ssa Patrizia Pieroni è intervenuta invece in veste di autrice della seconda pubblicazione presentata: “Garfagnana terra unica”. “Con Pinagli – ha esordito – ci siamo detti: vogliamo fare un libro per valorizzare le meraviglie della Garfagnana”. Francesco Pinagli è infatti coautore dell’opera, che viene presentata fin da subito come estremamente vasta nella sua costruzione, composta da tanti artefici tra studiosi e liberi professionisti, abitanti della Garfagnana che hanno voluto, con le loro parole, accendere un faro su vari argomenti. Le sezioni del testo spaziano dall’ambiente alle tradizioni, dall’arte ai personaggi illustri, con un grande apparato fotografico a cura del Circolo Fotocine Garfagnana.
Due titoli di taglio diverso ma di egual valore, al tempo stesso un invito agli abitanti a non dare mai per scontata la meraviglia del luogo che abitano, ed un appello a chiunque voglia scoprire ed innamorarsi di ambienti unici, che accompagnano storie uniche, gioielli che contribuiscono a rendere inestimabile la corona del patrimonio della nostra penisola.
Foto di Nicola Tognetti