A novembre 2024 nella struttura di Pediatria di Lucca, come in tutti gli altri reparti pediatrici della Regione Toscana, è iniziata la campagna di immunoprofilassi nei confronti dell’infezione da virus respiratorio sinciziale (VRS) tramite uno specifico anticorpo monoclonale (nirsevimab). La somministrazione è stata proposta a tutti i bambini nati dal 1° aprile 2024, è stata offerta a partire dal 4 novembre 2024 con conclusione della campagna prevista per il 31 marzo 2025.
Uno studio portato avanti in questi ultimi mesi dai medici dell’unità operativa complessa di Neonatologia-Pediatria del “San Luca” Francesco Vierucci, Alessandra Carmignani e Angelina Vaccaro (direttrice) ha permesso di effettuare già una prima valutazione sugli effetti della profilassi sulla prevalenza di ricoveri per bronchiolite nella stagione 2024-2025 a confronto con la stagione 2023-2024.
“E’ emerso - evidenzia la dottoressa Vaccaro - che la campagna effettuata nella stagione in corso (2024-2025) ha permesso di ridurre di oltre il 75% i ricoveri per bronchiolite da virus respiratorio sinciziale rispetto alla stagione 2023-2024.
Contestualmente si è assistito anche a un calo del 40% dei ricoveri per bronchiolite non da VRS. Questa riduzione legata a patologie legate al virus respiratorio sinciziale è stata particolarmente rilevante (oltre l’80%) nei mesi di gennaio e febbraio 2025, periodo dell’anno solitamente caratterizzato dal picco di circolazione del VRS.
L’età dei bambini ricoverati per bronchiolite in questa stagione 2024-2025 è risultata significativamente superiore rispetto ai bambini ricoverati rispetto a quella precedente: nessun neonato è stato ricoverato per bronchiolite durante la campagna di immunoprofilassi, a conferma dell’efficacia preventiva di tale misura in questa delicata epoca di vita.
L’incremento dell’età media dei pazienti ricoverati per bronchiolite riscontrato negli ultimi mesi è dipeso probabilmente dal fatto che alcuni bambini nati prima del 1° aprile 2024 possono aver contratto la bronchiolite da VRS a un’età superiore ai 7 mesi di vita, in quanto non sono rientrati nella campagna di immunoprofilassi. Questo dato appare comunque rassicurante in quanto la gravità della bronchiolite correla inversamente con l’età del bambino. Infine, nella stagione 2024-2025 la prevalenza di infezione da VRS è risultata significativamente superiore nei bambini ricoverati per bronchiolite non sottoposti a profilassi, a ulteriore dimostrazione dell’efficacia preventiva di tale misura”.
“Entrando nel dettaglio dei numeri - prosegue la direttrice della Pediatria di Lucca - nella stagione 2023-2024 erano stati ricoverati 45 bambini con bronchiolite contro appena 16 da novembre 2024 a marzo 2025.
Nel 2023-2024 l’infezione da VRS era stata confermata in 30 casi su 45 (66,7%) nella stagione precedente e in 7 casi su 16 (43,7%) in quella attuale, con riduzione quindi del 76,7% dei ricoveri per bronchiolite da VRS e del 40% dei ricoveri per bronchiolite non da VRS in questi ultimi mesi.
La riduzione del numero dei ricoveri per bronchiolite da VRS è stata massima (-83,3%) nei mesi di gennaio e febbraio 2025.
Relativamente alla stagione 2024-2025 in 8 situazioni su 16 (50,0%) i bambini ricoverati per bronchiolite avevano ricevuto immunoprofilassi mentre in 5 su 16 (31,2%) la profilassi non era stata somministrata.
L’infezione da VRS è risultata quindi significativamente più frequente nei bambini non sottoposti a profilassi (6 su 7, l’85,7%) rispetto ai bambini che hanno preso parte alla campagna (1 su 7). Nell’unico bambino sottoposto a profilassi che ha presentato bronchiolite da VRS il tampone naso-faringeo ha evidenziato co-infezione da adenovirus e bocavirus, per cui si ipotizza un ruolo significativo di questi specifici agenti infettivi nella patogenesi della bronchiolite. Questo bambino è stato comunque ricoverato in regime di osservazione breve e non ha necessitato di ossigenoterapia”.
Da evidenziare quindi la rilevanza di questo studio retrospettivo, per il quale sono stati arruolati i bambini di età inferiore a 12 mesi ricoverati per bronchiolite in regime di osservazione breve o di ricovero ordinario nella struttura di Neonatologia-Pediatria di Lucca nel periodo compreso fra il 4 novembre 2024 e il 12 marzo 2025.
“I dati che abbiamo raccolto - chiude la dottoressa Vaccaro - confermano dunque l’efficacia di questo nuovo farmaco. L’anno scorso, infatti, l’epidemia di VRS era stata particolarmente grave, mettendo in crisi tutto il sistema ospedaliero pediatrico toscano per il numero e la complessità dei casi di bronchiolite, un'infezione delle vie respiratorie inferiori che colpisce principalmente i bambini al di sotto dei due anni di età ed è particolarmente grave se contratta nei primi sei mesi di vita. La nuova profilassi, da quello che abbiamo appurato con il nostro studio, ha avuto un impatto davvero importante su una patologia frequente e importante, visto che ha reso possibile una significativa riduzione del numero dei ricoveri per bronchiolite da VRS, in tutto il periodo invernale e soprattutto nei mesi di gennaio e febbraio 2025, quelli più a rischio”.