Arrivata ormai alla sua terza edizione, il festival “Mont’Alfonso sotto le stelle” ha conquistato un ruolo centrale nel variegato panorama dell’estate garfagnina, abituandoci a godere di artisti, musicisti, scrittori e attori di livello nazionale senza dover per forza lasciare l’aria fresca delle nostre valli.
Anche quest’anno il livello della kermesse resta invariato, se si pensa agli splendidi concerti di Ludovico Einaudi e Frida Bollani – che si terranno rispettivamente a Campocatino, nel comune di Vagli Sotto, e alla fortezza di Verrucole, nel comune di San Romano in Garfagnana – e i suggestivi spettacoli di Giorgio Panariello, Umberto Tozzi, Aka 7even, Danilo Rea e Maurizio Carucci.
Oltre ai già citati, un altro gigante è stato chiamato per calcare le scene del palco castelnovese: il cantautore e scrittore Vinicio Capossela.
Artista figlio del mondo – nato in Germania da genitori irpini e cresciuto in seguito a Scandiano, in Emilia-Romagna – Capossela si esibirà a Castelnuovo il 7 e l’8 agosto: una due giorni in cui l’artista si confronterà – e rielaborerà – la figura e il pensiero del grande poeta Ludovico Ariosto.
Uno spettacolo che vuole dunque unire la tradizione, e la conservazione di un patrimonio letterario unico, con una sensibilità moderna e interessata agli ultimi, terribili, eventi che stanno sconquassando la nostra quotidianità.
La messa in scena di un evento di questo tipo non è casuale, ma si inserisce nel cinquecentesimo anniversario della venuta di Ariosto in Garfagnana come governatore: un periodo durissimo per il poeta, ma – come raccontato dallo stesso Capossela – in grado di fargli capire le difficoltà di agire sul mondo attraverso i proprio semplici mezzi.
Per l’occasione, l’artista proporrà due inediti: Ariosto Governatore e Gloria all’archibugio. Entrambi i componimenti poggiano su una base tematica comune, legata all’idea del “Senno” e della “Follia” – fondamentali nell’Orlando Furioso – col primo sempre più difficile da incontrare, come se fosse rimasto “sulla luna”, mentre la seconda vera e propria regola dell’esistenza umana anche ai giorni nostri, vedasi gli atroci fatti bellici in corso in Ucraina e in altre parti del mondo.
Il nome della due giorni ariostesca – o per meglio dire, caposselliana – sarà “Di qua, di là, di su e di giù”, e si strutturerà come evento in grado di scavalcare le varie discipline artistiche e umanistiche: parteciperanno infatti musicisti, studiosi, scrittori e personalità del teatro.
La lista è lunga, ma è degno di nota citare i coinvolgimenti di Mimmo Cuticchio – maestro dell’Opera dei Pupi – lo scrittore e sceneggiatore Ermanno Cavazzo e lo studioso Corrado Bologna, con quest’ultimo che rifletterà su un testo incompiuto di Italo Svevo intitolato anch’esso “Ariosto Governatore”.
Spettacolo e divertimento, dunque, ma anche un luogo in cui confrontarsi per ragionare sia sul passato – e su una grande figura dell’immaginario nazionale – che sulle sfide del presente e del futuro. Una grande occasione, che – come sottolineato dal sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi – porterà la Garfagnana all’attenzione nazionale.
“A febbraio – racconta il sindaco – Vinicio Capossela è venuto a visitare il nostro borgo e la Fortezza di Mont’Alfonso. Noi avevamo già in mente di proporgli di partecipare all’evento in fortezza, ma dopo avergli regalato il libro con le lettere scritte dall’Ariosto durante il suo periodo garfagnino, è spontaneamente nata l’idea di allestire uno spettacolo omnicomprensivo in grado di raccontare e celebrare l’anniversario dell’arrivo del poeta nella nostra valle. Capossela si è subito interessato al progetto e alla figura dell’Ariosto, figura emblematica in grado di ricoprire sia il ruolo di fine umanista che di giusto governatore: una sintesi che ha portato alla luce una grande umanità e i normali dubbi sul proprio valore nel mondo reale. Non sarà però solo una due giorni in ricordo dell’Ariosto, ma anche un momento per mettere a confronto il nostro mondo – e le nostre difficoltà – con quelle di molti secoli fa, portando alla luce una riflessione dalla forte valenza contemporanea. Sarà inoltre un grande segnale per tutta la Garfagnana, poiché allestiremo uno spettacolo che solitamente è esclusivo delle grandi città, raccontando sì la nostra storia ma anche quella del mondo”.
Entrambe le serate apriranno le porte agli spettatori verso le 21:15, ma varierà la location dell’evento: il 7 agosto si svolgerà presso la Piazzetta dell’Ariosto, mentre il giorno successivo sarà nella splendida cornice della Fortezza castelnovese.