Se c'è una cosa che ha insegnato la pandemia è che con il passare degli anni si diventa sempre più 'fragili', indifesi nel combattere patologie che si accavallano le une con le altre. Per questo andare in pensione a una giusta età, attorno ai 62 anni, diventa un elemento chiave per il futuro del Paese e per il benessere dei lavoratori. In pensione prima e senza perdere nulla.
E' questa una delle ricette che la Uil mette sul tavolo della discussione con il Governo per far ripartire l'Italia, così come emersa durante la discussione che si è svolta nei giorni scorsi alla Fortezza di Mont'Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana in occasione dell'attivo de quadri e delegati di Lucca e Massa Carrara della Uil area nord Toscana intitolato "Riprendiamoci il futuro".
Un'iniziativa che ha messo al centro i temi chiave del paese e del territorio alla presenza del segretario nazionale Uil Domenico Proietti, il segretario nazionale dei Bancari della Uil Fulvio Furlan, il segretario regionale della Uil Annalisa Nocentini e i dirigenti della Uil Area Nord Toscana, il segretario Franco Borghini e il segretario Uilm Giacomo Saisi. Ed è stato proprio Proietti a rilanciare con forza due temi chiave: "Fra i vari ingredienti necessari alla ripartenza, chiediamo al Governo maggiore attenzione all'evasione fiscale. Fra le nostre proposte per ricostruire il paese dopo la pandemia, c'è un fisco equo, una seria lotta all'evasione, una buona occupazione di qualità e maggiore flessibilità per l'accesso alla pensiona attorno ai 62 anni o 41 anni di lavoro senza penalizzazioni".
Il dibattito si è concentrato inoltre sulle situazioni concrete di Lucca e Massa Carrara, con oltre 100 delegati che si sono confrontati fra problemi e prospettive di sviluppo. "Ci sono aziende che presentano chiari elementi di ripresa – evidenzia il segretario Uilm area nord Toscana, Giacomo Saisi -, che sono uscite dall'emergenza Covid con prospettiva di sviluppo. Ma ce ne sono tante altre che fanno fatica a rialzarsi perché è difficile recuperare le perdite nel momento in cui comunque bisogna renderci conto che non siamo davvero tornati alla normalità. Inoltre il tema del Green Pass sta creando diverse difficoltà organizzative e gestionali. Infine tutte le realtà stanno scontando forse la più grave difficoltà del post pandemia che è quello dell'accesso alle materie prime, il cui costo continua a lievitare ed è ormai alle stelle. Servono dei correttivi da parte del Governo, sul lungo periodo, per consentire di abbattere i costi vivi di gestione come quelli di gas ed elettricità per non far andare in affanno le imprese che si troverebbero poi costrette a tagliare da qualche altra parte, spesso sui lavoratori".
Tra i temi locali emersi, la necessità di sfruttare meglio gli investimenti sul Pnrr per migliorare il sistema delle infrastrutture viarie e dei trasporti commerciali: c'è bisogno di collegamenti rapidi, veloci e sicuri sia su gomma sia, in particolare, su ferro per le merci mentre Lucca e la Valle del Serchio vivono ancora una insufficienza strutturale nei collegamenti stradali e ferroviari. Non è mancato infine il tema della sicurezza: continua la campagna Uil nazionale 'Zero morti sul lavoro': "Accelerare le circa 2.000 assunzioni promesse dal Governo sia nella medicina del lavoro sia negli ispettorati in modo da aumentare le insite ispettive, fermare gli impianti che presentano problemi di sicurezza, fermare il lavoro nero. Creare fin dalle scuole la cultura della sicurezza nei giovani studenti che saranno le future lavoratrici e lavoratori gli imprenditori di domani".
Lotta all'evasione, pensione a 62 anni e sicurezza sul lavoro: le ricette della Uil a Castelnuovo
Scritto da Redazione
Castelnuovo
30 Ottobre 2021
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