“In data odierna si è svolto l’incontro tra la direzione aziendale Kme e il coordinamento sindacale nazionale Fim Fiom Uilm del gruppo Kme” lo comunica il coordinamento nazionale Fim Fiom Uilm Michele Folloni, Massimo Braccini e Giacomo Saisi.
“L’azienda ha illustrato i dati economici ed i carichi di lavoro, mettendo in evidenza che le flessioni produttive, in parte già presenti prima del Covid, si sono accentuate in presenza della fase del virus e che si stanno intravedendo leggeri segnali di ripresa. Permane tuttavia un importante ricorso agli ammortizzatori sociali che interessa molti laboratori nel gruppo Kme. A Fornaci di Barga i lavoratori che durante il Covid sono stati collocati a zero ore in cassa integrazione, dovrebbero riprendere a lavorare 8 giorni al mese, così come previsto dagli accordi. Riguardo la società SCT di Serravalle Scrivia non è chiaro se vi saranno le condizioni per una eventuale cessione e questo non lascia tranquillità nei lavoratori”.
“Nel settore delle Lingottiere a Fornaci di Barga permane un calo degli ordinativi dovuto principalmente alla crisi generale dell’acciaio. In questo quadro non appare ancora palese il ritorno alla stabilità produttiva. Soltanto nei prossimi mesi si potrà comprendere se vi sarà una ripresa strutturale degli ordinativi. Questa situazione necessita di ulteriori impegni finanziari ed investimenti da parte della proprietà in Italia e chiarezza sul mantenimento di tutti gli stabilimenti. Riteniamo che il settore metallurgico debba risentire della massima attenzione da parte del Governo e che non vadano esclusi possibili interventi pubblici, ben sapendo che senza un piano industriale di prospettiva nessun intervento di sostegno sarebbe possibile. Fim Fiom Uilm nelle prossime settimane convocheranno le assemblee dei lavoratori nel pieno rispetto delle norme di sicurezza”.