La notizia della nuova asta indetta dall’amministrazione comunale per la vendita di Villa Fiori ha riacceso il dibattito sul futuro delle terme di Bagni di Lucca. Tra le voci critiche si distingue quella di Annamaria Frigo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che ha ribadito con fermezza la sua posizione.
«Da quasi quattro anni sostengo che Villa Fiori debba diventare un nuovo centro termale», dichiara la Frigo, sottolineando come questa struttura rappresenti «un’opportunità straordinaria per rilanciare il nostro patrimonio termale e ridare vita a un settore che potrebbe tornare a essere il pilastro dell’economia locale».
Il consigliere Frigo, infatti, vede in Villa Fiori una risorsa strategica per Bagni di Lucca, specialmente dopo la chiusura del complesso termale di Casa Bocella e Jan Varraud.
«Quella chiusura ha privato la nostra comunità di una risorsa fondamentale, e oggi rischiamo di perdere un’altra occasione importante. Il rischio è che il possibile acquirente non valorizzi il potenziale di Villa Fiori, che invece potrebbe diventare il fulcro di un nuovo rilancio».
Secondo la Frigo, il complesso ha tutte le caratteristiche per ospitare un centro termale moderno e orientato al benessere, come già dimostrato da esperienze virtuose sul territorio. «Lo Stabilimento Bernabò di Ponte a Serraglio è un esempio chiaro: puntando su un modello olistico che combina salute, relax e turismo, è riuscito ad attrarre un pubblico molto più ampio e diversificato. Questo ha portato benefici economici significativi e maggiore soddisfazione da parte dei clienti».
In tal senso la proposta del consigliere Frigo è chiara: «Trasformare Villa Fiori in un centro termale permetterebbe di attrarre turisti italiani e stranieri, creare nuovi posti di lavoro e stimolare lo sviluppo di attività economiche collegate. È un’occasione che non possiamo permetterci di perdere».
La Frigo si dice preoccupata per l’incertezza sull’esito dell’asta: «Senza una visione strategica, rischiamo di svendere Villa Fiori, privando il territorio di una risorsa unica. Sarebbe un errore irreparabile per il futuro della nostra economia e per l’immagine di Bagni di Lucca. Continuerò – conclude la Frigo - a vigilare e a promuovere una strategia che metta al centro lo sviluppo sostenibile e innovativo del nostro patrimonio termale. Villa Fiori deve essere una risorsa per tutti, non un’ennesima occasione perduta».